L'endoscopia nei cani: di cosa si tratta?
Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García
L’endoscopia è un esame clinico semplice che permette di osservare e di diagnosticare delle alterazioni nel tratto gastrointestinale e respiratorio.
Sebbene sia un procedimento poco invasivo, richiede che il paziente stia sotto anestesia per evitare qualsiasi complicazione o lesione accidentale.
Che cos’è un’endoscopia?
Si tratta di un esame clinico dell’apparato digerente e respiratorio che può essere realizzato solo da un medico. Viene usato un tubo lungo di piccolo spessore, molto flessibile e con una piccola telecamera posizionata sulla punta. Questo apparato chiamato endoscopio è il protagonista e il garante del successo dell’endoscopia.
Al suo interno c’è un piccolo canale che permette l’introduzione di una grande varietà di strumenti medici. E’ proprio per questo che può essere usato per diagnosticare e per trattare numerosi disturbi respiratori e gastrointestinali.
La tecnica presenta molto benefici per il cane, per il padrone e per il professionista. E’ semplice, indolore, poco invasivo, ha un costo ragionevole e favorisce un rapido recupero del paziente. Inoltre, richiede poche cure pre e post operatorie.
Come viene realizzata un’endoscopia nei cani?
Il veterinario dovrà prima assicurarsi che il cane sia in condizioni di subire un’operazione chirurgica.
Dopo un’autorizzazione medica, il cane dovrà essere ricoverato in una clinica o in un ospedale veterinario. Dopodiché, verrà sottoposto ad un’anestesia generale. Una volta sedato, gli verrà inserito un tubo endotracheale per farlo respirare correttamente.
Successivamente, il veterinario introdurrà l’endoscopio nella bocca dell’animale. La punta dell’apparecchio viene lubrificata per permettere un miglior accesso nell’apparato digerente. Il professionista orienterà la telecamera dell’endoscopio per osservare tutte le pareti dell’apparato gastrointestinale e respiratorio.
Molte volte è necessario iniettare una buona quantità d’ossigeno nella bocca del cane per favorire una migliore visualizzazione. Nel caso in cui venga trovato un corpo estraneo, il veterinario potrà optare per un’incisione chirurgica per toglierlo immediatamente.
Terminato il procedimento, il medico aspirerà l’eccesso di aria dalla cavità gastrointestinale; poi ritirerà l’endoscopio dalla bocca del cane. Dopodiché, si dovranno solo aspettare i risultati, che arriveranno dopo tre-sette giorni. L’endoscopia può durare da una a tre ore. L’anestesia deve durare mezz’ora dopo che è finito l’intervento.
Quando viene consigliata un’endoscopia ad un cane?
In genere, l’endoscopia non è un trattamento di routine, né per le persone né per gli animali. Quasi sempre viene raccomandata da un medico dopo qualche anomalia riscontrata nell’esame del sangue, delle urine, etc.
All’inizio, il veterinario può consigliare un’endoscopia per constatare l’esistenza di qualsiasi anomalia nell’apparato digerente o respiratorio del cane. Il procedimento permette di osservare le mucose, oltre a prelevare dei campioni o delle masse anomale, per poi analizzarle tramite la biopsia.
L’endoscopia può anche essere utilizzata come un trattamento immediato o per evitare delle complicazioni causate da alcune patologie. E’ il caso della torsione gastrica o della gastropessi. Può essere applicata anche per le seguenti finalità:
- Collocazione di sonde intestinali o gastriche (alimentazione enterale).
- Resezione parziale del pancreas e dell’addome.
- Rimozione di corpi estranei o di masse anomale.
Recupero del cane dopo l’endoscopia
Il recupero dopo l’endoscopia è molto semplice. Normalmente, l’animale si sveglierà un po’ disorientato, quindi non dovete fare dei movimenti bruschi, lasciate che si riprenda da solo.
Non dategli né da mangiare né da bere dopo che si è svegliato. La gola, l’esofago e lo stomaco saranno sensibili per alcune ore.
Da bere potrà essergli dato 30 minuti dopo che ha ripreso conoscenza. Il cibo invece dopo 3 o 4 ore, e in piccole quantità.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.