Sapevate che in Giappone si dà lavoro ai gatti?
Gli animali sono una grande compagnia e in molti casi vengono impiegati per diverse attività. Finora i felini si erano “salvati” dal dover lavorare. Adesso, però, in Giappone si dà lavoro ai gatti. In questo articolo vi spieghiamo perché questi animali ricevono un lavoro nel paese asiatico.
Perché e come si dà lavoro ai gatti in Giappone?
Sono sempre di più le aziende nipponiche che danno lavoro ai gatti per via dei numerosi benefici che offrono ai loro impiegati. Secondo le ricerche e l’esperienza, i felini riducono lo stress e l’ansia negli uffici.
Non si tratta di un progetto né di un’iniziativa dal nome “Porta il tuo animale domestico al lavoro”, bensì gli imprenditori assumono gatti affinché lavorino come antistress. In queste compagnie vengono sfruttati i benefici della “terapia delle fusa”, possibile, ovviamente, solo con i felini.
I terapeuti a quattro zampe apportano calma, energia, pace e divertimento agli impiegati. Permettono alle persone di sentirsi più rilassate e di essere persino più produttive. In un paese così esigente da un punto di vista lavorativo come il Giappone, nel quale le giornate lavorative sono molto prolungate e le gerarchie sono ben definite, molti impiegati risentono delle conseguenze di stress e pressione estremi.
Gli esperti affermano che questa idea ha molti risvolti positivi, purché i gatti abbiano una personalità piuttosto docile e vadano piuttosto d’accordo con le persone.
Sebbene alcune imprese sollecitino i propri dipendenti a portare i loro animali domestici in ufficio, questa soluzione non è molto vantaggiosa. Ciò si deve al fatto che i felini sono animali molto territoriali e sensibili ai cambiamenti ambientali, inoltre non amano essere circondati da persone che non conoscono.
Se, invece, i gatti vivono nell’ufficio sin da cuccioli e sono stati abituati a condividere lo spazio con molte persone (e con altri animali della stessa specie), può essere un’ottima idea.
L’aspetto più vantaggioso è che l’animale non soffre, anzi si diverte molto con la sua “famiglia”. Tuttavia, devono essere esemplari socievoli, equilibrati, che possano fare ciò che desiderano, che non si spaventino, che si adattino a tutto, che non abbiano alcun problema a restare da soli di notte o durante il fine settimana e che salutino gli impiegati quando arrivano al mattino.
Perché i gatti sono l’opzione migliore al lavoro?
I felini possiedono caratteristiche che nessun’altra specie presenta. Ad esempio, hanno un’aura speciale, sono calmi e ci infondono grande pace. I gatti sono esperti nel pulire gli ambienti dagli “spiriti maligni” o dalle “onde negative”. Un punto senz’altro a vantaggio delle aziende. I gatti, inoltre, sono molto sensibili e riconoscono quando una persona non sta bene.
Per tutti questi motivi, sono divenuti ottimi terapeuti. Con la loro presenza, aiutano le persone solitarie, malate, depresse, stressate…e dato che in Giappone adorano i gatti, non è difficile capire perché sono stati scelti per aiutare la gente a svolgere i propri doveri lavorativi.
Ferray: pioniera nell’assumere i gatti
Una delle prime aziende ad aver investito sulla “terapia delle fusa” è stata Ferray, che si dedica all’informatica. I risultati, secondo quanto affermano gli esecutivi, sono stati più che soddisfacenti. L’ansia e lo stress nei dipendenti si sono ridotti notevolmente.
Il direttore della compagnia, Hidenobu Fukuda, ha introdotto la politica dei “gatti in ufficio” qualche anno fa. L’azienda, inoltre, retribuisce chi adotta un felino e se lo porta a casa.
Dare e ricevere affetto fisico è molto importante per gli esseri umani. Ci rilassa e ci permette di “staccare la spina” e di scacciare le preoccupazioni. Tramite le fusa del gatto, inoltre, ci sentiamo più equilibrati grazie alle vibrazioni che producono.
La buona notizia è che anche i gatti ne traggono beneficio. Facendo le fusa, infatti, liberano endorfine, conosciute come gli ormoni del benessere.
Fonte delle immagini: www.duna.cl, lavozdelmuro.net e bucket1.glanacion.com
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