Gli scorpioni brillano al buio: cosa dice la scienza
Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García
Sebbene si tratti dell’ordine più antico degli aracnidi, gli scorpioni non smettono mai di sorprenderci. Non molto tempo fa, diverse persone si sono meravigliate nello scoprire che gli scorpioni brillano al buio. C’è chi si è chiesto, di fatto, se è davvero possibile o se si tratta di una bufala del web.
Nelle prossime righe vi spieghiamo se gli scorpioni brillano davvero al buio e come riescono a farlo. Non perdetevi questo articolo.
Gli scorpioni brillano al buio, mito o realtà?
Può sembrare strano, ma la verità è che esiste uno scorpione che brilla al buio. Ma questo non è tutto: in realtà la fluorescenza è una caratteristica innata di tutte le specie di scorpioni riconosciute al giorno d’oggi.
Finora sono state catalogate oltre 1700 specie di scorpioni che si distribuiscono soprattutto nei Paesi caldi e temperati. La capacità di adattamento e la resistenza, di fatto, sono caratteristiche per eccellenza degli scorpioni.
In genere tendiamo ad associare lo scorpione direttamente al suo potente aculeo contenente veleno. È bene sottolineare che sebbene tutte le specie contengano certe tossine nel loro aculeo, solo 25 specie della famiglia dei butidi sono potenzialmente pericolose per l’essere umano.
Ciononostante, esiste un’altra caratteristica affascinante su questi aracnidi che ricevono ancora scarsa attenzione. Ci riferiamo, logicamente, alla loro meravigliosa capacità di brillare al buio, ovvero alla loro naturale fluorescenza.
Perché gli scorpioni brillano al buio?
Non esiste, in realtà, un solo scorpione che brilla la buio, come già detto. Tutte le specie emettono raggi fluorescenti molto evidenti quando sono esposti alla luce ultravioletta.
Questo meccanismo di fluorescenza dello scorpione è stato scoperto nel 1954 quasi simultaneamente da due zoologi: il sudafricano R. F. Lawrence e l’italiano M. Pavan.
Questa importante scoperta ha dato il via a una reazione a catena nelle ricerche su questi aracnidi. Una volta consci della loro naturale fluorescenza, fu possibile iniziare a studiare e osservare le abitudini notturne degli scorpioni. Ciò ha permesso di approfondire enormemente le nostre conoscenze su questi animali.
In un secondo momento è stato stabilito che l’intensità della fluorescenza emessa da uno scorpione dipende dalla sua età e dalla durezza del suo rivestimento esterno, detto cuticola. Tanto più è dura la cuticola e più è anziano lo scorpione, quanto più intensi saranno i raggi fluorescenti emessi dal suo corpo.
Gli esemplari giovani, di fatto, mostrano una fluorescenza quasi nulla. Questo meccanismo si trova totalmente sviluppato e può essere osservato facilmente a partire dalla terza muta. In modo incredibile, la fluorescenza è presente persino dopo la morte dell’animale.
Perché gli scorpioni sono fluorescenti?
L’incredibile fluorescenza degli scorpioni si deve ad alcuni composti chimici presenti sul rivestimento esterno dell’animale: la β-carbolina e la 7-hydroxy-4-metilcumarina.
La cuticola dello scorpione consiste in una specie di pelle rigida che agisce da armatura; questo strato naturale lo protegge dagli attacchi e dalle avversità del mondo esterno. Oltre a ciò, dà forma al corpo di questi aracnidi.
Presenta tre strati diversi: l’epicuticola, l’esocuticola e l’endocuticola. La composizione chimica che consente la fluorescenza si trova nella parte esterna dell’esocuticola, ovvero l’esocuticola ialina.
Queste sostanze sono presenti in diverse specie di piante e animali. Possiamo trovare qualche molecola di β-carbolina persino negli occhi degli umani con diagnosi di cataratta.
A cosa serve la fluorescenza degli scorpioni?
Purtroppo non siamo ancora in grado di dare una risposta esatta a questa domanda. A oggi gli scienziati si trovano in disaccordo riguardo alla funzione della fluorescenza negli scorpioni.
Alcune ipotesi indicano che la fluorescenza potrebbe essere usata come forma di comunicazione e riconoscimento. Poiché gli scorpioni sono animali notturni, questa abilità potrebbe garantire essi anche una vista migliore e li aiuterebbe a scappare dalle prede.
D’altro canto, è in fase di studio l’idea per cui le sostanze fluorescenti nella cuticola dello scorpione potrebbero agire come filtro solare. La loro presenza nello strato esterno della pelle dell’animale lo proteggerebbe dalle radiazioni ultraviolette.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.