Ho un cane possessivo: cosa fare?

Anche se è normale che i cani proteggano le proprie risorse, nel caso dell'aggressività possessiva i comportamenti di difesa superano il limite, pertanto la risposta risulterà più forte. Scoprite cosa fare in questi casi.
Ho un cane possessivo: cosa fare?
Georgelin Espinoza Medina

Scritto e verificato la biologa Georgelin Espinoza Medina.

Ultimo aggiornamento: 13 ottobre, 2022

Gli animali domestici sono creature adorabili che ci portano gioia e ci fanno compagnia. Tuttavia, la vita con loro non è tutta rosa e fiori, e in determinate circostanze possono manifestare comportamenti indesiderati, che dobbiamo imparare a gestire. Può capitare ad esempio di avere un cane possessivo, il quale ha bisogno di un’attenzione speciale.

La possessività è un tipo di comportamento aggressivo dei cani. Se avete un cane che mostra questi comportamenti, questo è l’articolo che fa per voi, perché vi mostreremo tutti i dettagli relativi al problema e vi offriremo delle linee guida da seguire per affrontare il problema: continuate a leggere.

Aggressività possessiva e protezione delle risorse

Un cane accanto ai suoi giocattoli

Esistono diversi tipi di comportamento aggressivo nei cani, uno di questi è l’aggressività possessiva. Questo si riferisce a tutti i comportamenti di difesa di un cane davanti a qualsiasi risorsa o oggetto: ciò significa che la risposta si manifesta per proteggere qualcosa di prezioso per lui, sia contro l’uomo che contro qualsiasi altro animale (che può essere o meno un cane).

È comune che i termini aggressività possessiva e protezione delle risorse vengano usati in modo intercambiabile. Tuttavia, per alcuni specialisti, il termine protezione è più ampio e include alcuni comportamenti, come bloccare il corpo, fare la guardia o scappare via con l’oggetto. Al contrario, altri affermano che, come indicato dal nome, l’aggressività possessiva sia la manifestazione più grave di questi comportamenti.

Come si comporta un cane possessivo?

Il cane è possessivo nei confronti di vari oggetti, ad esempio il cibo, un osso, un giocattolo, il suo lettino, ed è anche molto geloso del suo padrone. Il cane ringhia, mostra i denti, scatta e morde quando è vicino a quell’oggetto prezioso e qualcuno si avvicina o vuole prenderglielo. Può anche comportarsi in modo ostile nei confronti degli estranei che si avvicinano al suo proprietario.

La diagnosi non è così semplice, richiede la descrizione del comportamento, la specificazione degli stimoli e l’anamnesi. In molti casi, un’analisi accurata richiede l’osservazione o la simulazione del problema nell’ambiente naturale dell’animale, ossia la casa. Potrebbe essere necessario anche effettuare alcuni test per escludere eventuali problemi di salute che provocano il comportamento problematico (come ad esempio il dolore).

I comportamenti aggressivi possono essere vari e comprendono varie manifestazioni, dall’abbaiare e ringhiare, ringhiare e mordere, al mordere e attaccare.

Lo sviluppo di questo tipo di comportamento può essere dovuto ad un’alterazione nella gerarchia del cane e del proprietario, generando comportamenti problematici e pericolosi, soprattutto nei confronti dei bambini.

Razze di cani possessivi

Qualsiasi cane, indipendentemente dalla sua taglia o razza, può essere possessivo. Tuttavia, è vero che esiste una predisposizione genetica in  alcune tipologie di cani. Pertanto, questo comportamento si manifesta più frequentemente nelle seguenti razze:

  • Cocker spaniel.
  • Border collie.
  • Rottweiler.
  • Jack Russell.
  • Golden retriever.

In uno studio condotto nell’area metropolitana di New York, sono stati valutati 245 casi di problemi comportamentali di cani tenuti come animali da compagnia, di cui 65 presentavano aggressività possessiva. Di questi, 43 corrispondevano a maschi, 34 interi e 9 castrati. A loro volta, solo 22 femmine, 2 intere e 20 sterilizzate. Inoltre, la maggior parte degli esemplari erano di razza Cocker Spaniel.

Tuttavia, questo non significa che tutti i cani di queste razze presentino problemi comportamentali, poiché oltre al DNA ci sono altri fattori che influenzano il comportamento: uno molto importante è l’educazione.

Inoltre, vi è una variazione individuale nel comportamento del cane. Alcuni hanno una risposta aggressiva a fronte di poca stimolazione, mentre in altri è l’opposto, e non cercano mai di mordere.

Come correggere il comportamento di un cane possessivo?

La prima cosa da tenere a mente è che i casi di aggressione non possono essere risolti punendo l’animale, poiché questo atteggiamento incoraggia comportamenti violenti. Ecco alcuni consigli generali su cosa fare se avete un cane possessivo:

  • Cercate di insegnare al cane l’obbedienza di base in qualsiasi scenario, compreso insegnargli a seguire gli ordini (comandi come “vieni”, “siediti” o “mangia”). Questi esercizi lo aiutano a vedervi come il suo leader.
  • Altre opzioni includono dargli da mangiare con la mano, in luoghi diversi, fattore che aiuta anche ad affermare la vostra posizione di dominio su di lui.
  • Allo stesso modo, non dovreste lasciare che il cane dorma nel vostro letto sopra di voi o su un membro della famiglia, poiché questa pratica costituisce per i cani una forma di dominio. È consigliabile che ognuno abbia il proprio spazio e letto.
  • Se il cane mostra un comportamento possessivo nei confronti di giocattoli o altri oggetti, dovreste insegnargli a lasciarli cadere e darveli quando glieli chiedete. All’inizio sarà difficile: potete iniziare scambiando l’oggetto con un altro di suo gradimento.
  • Si consiglia inoltre di praticare l’obbedienza, partendo dall’esposizione a cose che gli sono indifferenti e avanzando poco a poco fino a raggiungere gli oggetti più preziosi per il cane e con i quali presenta un comportamento possessivo.

Consultate un esperto

Il mio cane non mi dà la palla

Tenere sotto controllo un cane possessivo richiede molta cura e pazienza e potrebbe richiedere anche l’intervento di uno specialista del comportamento del cane. Per questo, parlatene con il vostro veterinario di fiducia in modo che possa stabilire un programma di lavoro per voi e il vostro animale domestico o, se lo ritiene necessario, indirizzarvi a un etologo.

La prognosi può essere variabile: alcuni esemplari migliorano significativamente e in modo rapido, mentre altri richiedono più tempo (settimane o mesi). Non scoraggiatevi e seguite sempre le istruzioni fornite in modo da ottenere risultati soddisfacenti.


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