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I cani assomigliano ai loro padroni?

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Che sia perché la scelta del cane da parte del padrone è orientata alla ricerca di un carattere o un’attitudine simile al proprio, o a causa della capacità di adattamento o di “imitazione” dei cani nei confronti dei loro proprietari, si dice che i cani assomiglino ai loro padroni.
I cani assomigliano ai loro padroni?
Ultimo aggiornamento: 16 aprile, 2019

Quante volte vi è capitato di incontrare per strada una persona che cammina con il suo cane e pensare: “sono identici!”. Il loro modo di camminare, il loro stile e a volte perfino la loro fisionomia sembrano identiche. I cani assomigliano ai loro padroni?

Leggete il resto dell’articolo per scoprire come mai i cani assomigliano ai loro padroni.

I padroni somigliano ai loro animali domestici

Alcuni hanno un’andatura molto rilassata, altri invece sembrano delle trottole. C’è chi ama dormire e chi adora fare esercizio fisico. A chi ci stiamo riferendo? Padroni o cani? A entrambi!

Chi ha un cane in casa sa che ci sono abitudini o dettagli della sua personalità che sembra abbia copiato da noi.

“Gli piace crogiolarsi al sole per ore”, “ha paura dei temporali”, “è timido con gli sconosciuti” o “non sta fermo un secondo”. Sono tutte affermazioni che facciamo spesso sui nostri amici a quattro zampe, ma che spesso si adattano perfettamente anche a noi stessi.

Chi convive con animali affermerà sicuramente che l’ipotesi di una somiglianza tra cani e padroni, è più che veritiera. E in effetti, i nostri amici a quattro zampe possono essere sedentari o attivi, dormiglioni o energici, timidi o estroversi, ghiotti o frugali verso il cibo, proprio come noi.

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Ma qual è la spiegazione? Una teoria afferma che le persone scelgono i loro cani per affinità, in maniera istintiva. Per questo motivo accanto a padroni nervosi troviamo cani irrequieti, mentre accanto a padroni tranquilli cani rilassati.

Spesso non si tratta di una strategia di scelta che decidiamo consapevolmente quando adottiamo un cane, ma più di una “tendenza” inconscia che guida le nostre scelte.

Per esempio, se siamo dei tipi sedentari e ci piace l’acqua, è probabile che sceglieremo un Labrador Retriever.

Se ci piace fare molto esercizio ed essere attivi potremmo preferire la compagnia di un Dalmata o di un Jack Russell.

Pensate a quando scegliamo un partner. È più facile che ad attrarci sia una persona con una personalità simile alla nostra o alla quale piacciono le nostre stesse cose. La stessa cosa avviene con i cani, portandoci a sceglierli in base a caratteristiche estetiche a noi simili: pelo lungo o corto, dimensioni del muso o del volto, ecc.

Somiglianze tra cani e padroni

Un’altra teoria sostiene come non sia in realtà il padrone a scegliere un cane “affine”, ma che sia il cane ad avere la grande capacità di imitare chi gli sta accanto, specialmente la persona che considera come “leader”.

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L’adattamento all’ambiente è molto importante se vuole sopravvivere. Per questo motivo il cane cerca di assomigliare a chi gli dà da mangiare e gli offre rifugio. I cani dopotutto si considerano nostri simili, senza comprendere le differenze di specie. Ecco perché cercano di ispirarsi ai loro padroni.

Cosa succede quindi ai cani che sono stati cresciuti da una famiglia per poi essere affidati a un’altra? Probabilmente hanno la capacità di cambiare le abitudini assimilate, per adattarle a quelle degli attuali padroni, anche se è possibile che continuino a conservare qualche attitudine ereditata dai precedenti proprietari.

D’altra parte, spesso a prevalere tra indole del cane e abitudini del padrone sono queste ultime. Se per esempio siamo persone molto attive e portiamo a passeggio il nostro cane tutti i giorni, è probabile che, anche se appartenente ad una razza per natura sedentaria, finisca con l’adattarsi alle attività del padrone.

Infine, bisogna menzionare come i cani non siano gli unici animali capaci di imitare le attitudini umane.

I delfini, le balene e le scimmie sono in grado di imitarci, a differenza di animali come i gatti, che pur condividendo casa con noi, non hanno queste capacità.


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Elgier, Á. M., Fosacheca, S. E., Mustaca, A. E., & Bentosela, M. (2008). La relación entre los perros domésticos (canis familiaris) y sus dueños; efectos sobre el aprendizaje de una tarea comunicativa. In XV Jornadas de Investigación y Cuarto Encuentro de Investigadores en Psicología del Mercosur.


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