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I gatti, un'ottima terapia per l'autismo

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I gatti, un'ottima terapia per l'autismo
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Negli ultimi anni, gli animali sono diventati fondamentali nei trattamenti contro diverse malattie. Ciò si deve al fatto che è stato dimostrato il loro effetto benefico su pazienti di tutte le età. Per esempio, i gatti sono utilissimi come terapia per l’autismo. E sempre più famiglie scelgono di affidarsi a loro per migliorare le condizioni di vita dei loro cari.

Circa il 2% dei bambini nasce con un disturbo dello spettro autistico (ASD); è una malattia neurologica che influenza le capacità di socializzazione. Aspetti relativi all’interazione emotiva, dalla comunicazione alla pianificazione, che non si sviluppano correttamente.

L’autismo implica un isolamento sociale della persona che lo soffre. In altri casi, c’è un interesse nelle relazioni, ma non si riconoscono i modi sociali per farlo. O il malato non riesce a strutturare conversazioni e relazioni basate sulla reciprocità emotiva.

L’importanza dei gatti nel trattamento dell’autismo

Una delle caratteristiche dei gatti è precisamente la loro connessione interiore. Sono animali calmi, equilibrati e riservati. Proprio queste condizioni li rendono ideali nelle terapie contro l’autismo. Sono compagni non invadenti, ed è ciò di cui ha bisogno un bambino autistico.

È dimostrato che l’inclusione dei gatti nella terapia per l’autismo aumenta la fiducia e rafforza le espressioni emotive. I bambini autistici iniziano a sviluppare i loro meccanismi di comunicazione proprio grazie a questi animali domestici.

I gatti fanno sentire la loro presenza, e il loro affetto, ma senza pressioni. Accettano le carezza quando le vogliono, ma non sono ansiosi di riceverle in ogni momento. Così facendo, si rivelano degli amici speciali che possono trasmettere sensazioni molto positive, in maniera bilanciata. I bambini si rilassano e l’amore incondizionato verso il loro animale domestico,  permette loro di andare avanti e progredire.

Sembra quasi che i bambini autistici si sentano identificati con i gatti. Si comportano in modo simile a loro. Possono passare ore a guardare qualcosa e nel silenzio più assoluto. Agiscono solo quando è necessario farlo. La differenza, semmai, va ricercata a livello di relazioni. E vedendo il loro gatto agire, possono avere la sicurezza di poterlo fare anche loro.

Esempi di gatti nella terapia per l’autismo

Ci sono due storie di bambini autistici le cui famiglie hanno scoperto il beneficio dei gatti, per caso. Fino ad allora, avevano provato diversi trattamenti senza però notare progressi evidenti. E le difficoltà di convivenza con un figlio autistico possono diventare un vero incubo.

A volte non sapevano come affrontare certe reazioni. I tempi del bagno, del sonno, del viaggio o dei limiti imposti erano completamente sfalsati e imprevedibili. La mancanza di connessione visiva, le fobie e altri problemi, impedivano una normale convivenza.

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Ma, un giorno, un gatto entrò nelle loro vite, dando vita a una terapia tanto naturale quanto efficace. È successo tutto improvvisamente, senza alcuna pianificazione. E i benefici ottenuti lasciavano presupporre che questa era la strada da seguire, per tutte le famiglie con un bambino affetto da disturbo dello spettro autistico.

Clover è un gatto bianco adottato dalla famiglia di un bambino autistico di quattro anni. Richard vive con suo padre e un fratello maggiore. Quando sua madre morì, gli fu diagnosticato l’ASD.

Nel tempo, il piccolo Richard ha iniziato a creare un legame speciale con il suo felino. Quando il bambino vuole, ci parla e ci gioca insieme. Altre volte, il gatto resta semplicemente al suo fianco in silenzio. Un giorno, Richard disse al padre questa frase: “I gatti sono come me“, in modo molto convinto e felice.

Gatti e autismo: un altro caso di successo

Thula è un gatto che è diventato il migliore amico di Iris, un’artista con autismo. Questa sindrome le fu diagnosticata quando aveva solo due anni. Vive con i suoi genitori, che provarono di tutto contro l’autismo. Realizzarono persino una terapia con cani, ma questa alternativa non produsse i risultati attesi.

Da quando Thula è entrato nella vita di Iris, i miglioramenti sono stati evidenti. Le grandi paure della ragazza sono ormai scomparse. Ora può fare un bagno in piscina, viaggiare in auto con il suo gatto in grembo. Quando è vittima dell’insonnia, il micio le si avvicina e l’aiuta a recuperare la calma. E nei momenti di ispirazione artistica, il gatto è il suo fedele compagno. Entrambi si siedono nel parco per dipingere in un silenzio che non fa più male.

La vita di queste famiglie è cambiata notevolmente. I gatti sono un’ottima terapia per l’autismo e sono in grado di dare una nuova e insperata vita a chi ne soffre. Con l’aiuto dei felini, oggi molti bambini hanno iniziato a sviluppare le loro capacità comunicative e di espressione emotiva. Per la felicità delle loro famiglie.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.