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I lemuri si curano contro i parassiti

3 minuti
I lemuri si proteggono succhiando il millepiedi, attraverso piccoli morsi che non uccidono l'animale. Talvolta lo ingeriscono per combattere i parassiti intestinali
I lemuri si curano contro i parassiti
Eugenio Fernández Suárez

Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Recentemente un gruppo di ricercatori ha scoperto quello che sembra essere un’ulteriore prova del fatto che i lemuri si curano da soli, così come altre specie animali.

In questo articolo, cercheremo di capire come i lemuri si curano contro i parassiti.

Auto-medicazione animale

L’auto-medicazione negli animali è un fenomeno affascinante e frequente: il babbuino, la scimmia cappuccina e alcuni insetti sembrano usare agenti antiparassitari per proteggersi dal contagio di questi organismi.

Non sono le uniche specie osservate: gli orangotango masticano le piante con proprietà anti-infiammatorie e poi le distribuiscono in tutto il corpo.

Sembra che anche altri animali si auto-medicano. In questo caso, i lemuri si curano succhiando il millepiedi, la cui linfa vitale sembra avere effetti antiparassitari.

I lemuri e i millepiedi

I lemuri sono un tipo di primate che vive solo in Madagascar: su quest’isola si possono trovare più di cento specie, dai lemuri di 30 grammi a quelli più grandi, che possono raggiungere i 200 chili di peso.

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In questa enorme varietà di specie, sono stati rilevati molti comportamenti particolari. Nel 2016 l’etologo Louise Peckre ha osservato un lemure spalmarsi addosso del liquido di millepiedi sulla coda e sui genitali. L’obiettivo di una simile pratica era allora sconosciuto.

I millepiedi sono insetti diplopodi, piccoli animali che, sebbene in molti casi superino i 100 arti, non raggiungono il migliaio. I millepiedi hanno ghiandole che secernono sostanze chimiche di natura caustica, che possono sciogliere l’esoscheletro delle formiche.

Con queste proprietà, non sorprende che questo elemento chimico sia in grado di annientare l’azione di alcuni parassiti. Per questo motivo, le scimmie cappuccine e i lemuri lo utilizzano come medicina naturale in modo efficace.

I lemuri marroni dalla faccia rossa

In particolare, la specie in cui è stato osservato questo comportamento è il lemure marrone dalla faccia rossa. Questo primate è noto come il lemure con il più alto carico di parassiti nell’intestino: vale a dire che è molto comune che questa specie venga infettata da parassiti.

Questa specie di lemure, che pesa circa due chili, ha la pelliccia marrone che diventa rossiccia sul viso e l’estremità della coda di colore arancione. Vive nelle foreste tropicali e si nutre di foglie, steli, fiori, frutti e corteccia di tamarindo.

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È una specie arborea che può avere picchi di attività motoria sia di notte che di giorno, il che dipende dalla specie.

Il nucleo del gruppo è formato da esemplari femmine, che espellono le figlie delle femmine subordinate prima che raggiungano la maturità sessuale. I maschi lasciano sempre il gruppo, indipendentemente dalla loro gerarchia.

Come è stato scoperto che i lemuri si curano con il millepiedi?

Questi lemuri si curano infastidendo i millepiedi per mezzo di piccoli morsi che non li uccidono direttamente. Ciò che al lemure serve, sono solamente le sostanze antiparassitarie del millepiedi, che usa per difendersi.

È interessante notare che talvolta i lemuri si curano ingoiando i millepiedi. L’ingestione, infatti, potrebbe ulteriormente aumentare i suoi effetti, dal momento che questo comportamento elimina i parassiti intestinali.

Infatti, il carico parassitario dei lemuri si riduce drasticamente all’inizio della stagione delle piogge, ed è a quel punto che i millepiedi iniziano ad abbondare.

Proprio come i lemuri, ci sono molte altre specie che usano simili tattiche di auto-difesa. Un’ulteriore conferma che il mondo animale non smetterà mai di stupirci.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.