Il lutto negli animali: il caso dei gorilla
Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez
In molti casi abbiamo visto episodi di lutto negli animali. Tuttavia, ci sorprende sempre come gli animali vivano la morte di un individuo della loro specie. A volte, si assiste a delle scene veramente drammatiche.
Il lutto nei gorilla
Oggi vi racconteremo come è stato vissuto il lutto in alcuni gorilla dell’Africa centrale. Alcuni ricercatori, sia in Ruanda che nella Repubblica Democratica del Congo, hanno registrato tre diverse morti di gorilla ed hanno pubblicato i loro studi in una prestigiosa rivista scientifica.
Il team era composto da ricercatori dell’Università di Uppsala, dell’Università della California Davis, dell’Istituto Congolese per la Conservazione della Natura e della Dian Fossey Gorilla Fund International.
Si è analizzato il lutto negli animali, in particolare in due specie di gorilla: due decessi avvenuti tra i gorilla di montagna, un primate di cui rimangono a malapena mille esemplari in natura, e un decesso tra i gorilla di Grauer che vivono nel Parco Nazionale Kahuzi- Biega.
In tutti e tre i casi, i gorilla hanno adottato lo stesso comportamento: i primati si sono seduti accanto al corpo dell’esemplare deceduto e sono rimasti ad osservarlo per un po’. Inoltre, annusavano, toccavano, leccavano e pulivano il corpo dell’animale morto.
I ricercatori hanno ipotizzato che i gorilla che interagivano maggiormente con i cadaveri e trascorrevano più tempo con loro erano quelli che avevano condiviso con il morto un gruppo sociale o che avevano avuto con lui rapporti stretti.
Lo stesso accadde nel caso dei due gorilla di montagna. Ciò che ha colpito i ricercatori è il caso di un giovane gorilla che aveva una relazione stretta con uno dei maschi deceduti e che ha trascorso due giorni vicino al corpo di Titus (il gorilla in questione) dormendo addirittura al suo fianco.
Un altro caso di lutto negli animali è quello della morte della madre di Tuck. Il gorilla rimase accanto al corpo della madre cercando di allattarsi nonostante fosse stato già svezzato. Un comportamento giudicato “strano” da parte dei ricercatori.
Lutto negli animali: Titus, il re dei gorilla
Titus non era un gorilla qualunque. Discendente diretto di zio Bert, è uno dei protagonisti dell’autobiografia della naturalista americana Dian Fossey, Gorillas in the mist (Gorilla nella nebbia), e dell’omonimo film interpretato da Segourney Weaver. Nato nel 1974 con un problema respiratorio, la Fossey pensò che quell’esemplare, che sarebbe poi diventato un imponente gorilla, non riuscisse a sopravvivere.
Tuttavia, si sbagliava. Titus diventò uno degli animali più studiati dalla primatologa statunitense. Dopo aver abbandonato il suo gruppo, Titus formò una piccola coalizione con altri maschi trascorrendo otto anni senza avere una femmina nel gruppo; cosa alquanto curiosa in un gruppo guidato da un esemplare maschio (a differenza dei bonobo).
Anni dopo, Titus sarebbe diventato il secondo nella catena di comando dopo Beetsme , un maschio silverback che Titus avrebbe sposato durante la sua vecchiaia. Ciò permise al gorilla di avere più di un decennio di leadership. Inoltre, Titus ebbe più prole di qualsiasi altro gorilla conosciuto.
Il fatto curioso è che la morte di Titus avvenne a causa di uno scontro con il figlio Kuryama. Kuryama (o Rano), molto più giovane del padre, sarebbe tornato nel gruppo per affrontare il leggendario gorilla.
Le ferite riportate a causa dello scontro sono state tali che Titus, ormai debilitato, morì nel 2009. Nello stesse anno fu pubblicato lo studio sul lutto negli animali.
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- Porter A, Eckardt W, Vecellio V, Guschanski K, Niehoff PP, Ngobobo-As-Ibungu U, Nishuli Pekeyake R, Stoinski T, Caillaud D. 2019. “Behavioral responses around conspecific corpses in adult eastern gorillas (Gorilla beringei spp.)” PeerJ 7:e6655 https://doi.org/10.7717/peerj.6655
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