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Il mio coniglio fatica a reggersi sulle zampe posteriori: perché?

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Quando un coniglio fatica a reggersi sulle zampe posteriori, bisogna portarlo dal veterinario e prepararsi a fare tutto il possibile per la sua salute. Questo problema infatti può essere un sintomo di varie malattie, come pododermatite o altre irritazioni delle zampe.
Il mio coniglio fatica a reggersi sulle zampe posteriori: perché?
Ultimo aggiornamento: 26 marzo, 2022

I lagomorfi sono animali la cui locomozione risulta vitale per poter sopravvivere. Per questo motivo, quando un coniglio fatica a reggersi sulle zampe posteriori, può attraversare un brutto momento, sia per il disturbo in sé che per lo stress a lungo termine causato da questa situazione.

Il cedimento delle zampe posteriori del coniglio è sempre un problema. In questo articolo vi diciamo come dovreste comportarvi in una situazione così complessa, poiché da ciò potrebbe dipendere la vita o la morte dell’animale. Continuate a leggere.

Come funziona la locomozione dei conigli?

Le 2 paia di zampe del coniglio hanno funzioni diverse. Mentre quelle posteriori sono molto grandi e permettono loro di fare ampi salti, quelle anteriori sono più piccole e permettono al coniglio di mantenersi stabile in seguito ai bruschi cambi di direzione nella corsa a zig zag.

La particolare anatomia delle zampe posteriori di questi mammiferi è il loro miglior tratto adattivo: l’angolo del femore e della tibia, insieme alla solidità del tarso e alla lunghezza dei metatarsi rendono immensa e dirompente la potenza dei loro passi. In questo modo il coniglio è in grado di scattare al minimo segnale di pericolo.

Le zampe posteriori del coniglio non servono solo a correre. Gli consentono infatti anche di muoversi nei seguenti modi:

  • Camminare: il coniglio si appoggia sugli arti anteriori per fare dei piccoli salti.
  • Corsa veloce: un coniglio è in grado di raggiungere i 40 chilometri orari correndo in linea retta, anche se di solito corre a zigzag per fuorviare i suoi predatori.
  • Sollevarsi: il coniglio si alza sulle zampe posteriori in modo da scrutare l’ambiente circostante.
  • Correre e saltare di gioia: quando questo piccolo mammifero gioca o è allegro, lo vedrete correre e saltare, lanciando le zampe posteriori in aria.
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Perché il vostro coniglio fatica a reggersi sulle zampe posteriori?

Come potete vedere, questi animali dipendono molto dagli arti posteriori nelle attività quotidiane. Pertanto, se notate che il vostro coniglio fatica a reggersi sulle zampe posteriori, portatelo immediatamente dal veterinario. Ecco le malattie più comuni che possono causare questa condizione.

Ulcere e pododermatite

I conigli, a differenza di cani e gatti, non hanno cuscinetti sotto le zampe. Ecco perché sono più inclini a pododermatite e ulcere, perché la loro pelle è più esposta alla pressione esercitata dalla zampa sul terreno.

Queste lesioni sono facilmente riconoscibili, poiché è possibile notare un’area alopecica sulla pianta del tarso, oltre alla pelle arrossata e infiammata. Se la pododermatite evolve e provoca una ferita aperta, si parla di ulcere.

Un’ulcera aperta può dare luogo a infezioni opportunistiche, che a loro volta possono raggiungere l’osso se non trattate in tempo. Pertanto, non appena rilevate un’area simile sulle zampe del vostro coniglio, andate subito dal veterinario.

Encefalitozoonosi

Si tratta di una malattia causata da un parassita intracellulare chiamato Encephalitozoon cuniculi, che risiede principalmente nel tessuto cerebrale e nei reni dell’animale. Si trasmette orizzontalmente, in particolare attraverso l’ingestione di urina contaminata dalle spore del parassita.

Può essere trasmessa anche verticalmente, cioè dalle madri ai feti.

Il sintomo più significativo dell’encefalitezoonosi è il coniglio che pende la testa da un lato (torcicollo). Questo sintomo può persistere per il resto della sua vita, anche in caso di guarigione. Altri segni clinici tipici sono i seguenti:

  • Incoordinazione e squilibrio.
  • Movimenti circolari.
  • Paresi o paralisi.
  • Tremori.
  • Convulsioni.
  • Nistagmo: movimenti oculari involontari.
  • Sordità causata da otite infettiva.
  • Incontinenza.
  • Morte improvvisa.
  • Sintomi agli occhi e ai reni, quando il parassita raggiunge questi organi.

Danni al midollo spinale

Il coniglio ha delle zampe posteriori molto potenti, ma una spina dorsale delicata. Pertanto, un movimento improvviso e in una cattiva postura può causare la frattura della colonna vertebrale del coniglio.

Maneggiare questi animali è una cosa delicata, poiché una cattiva postura o un improvviso tentativo di fuga possono provocare danni al midollo spinale.

Quando il coniglio subisce un danno al midollo spinale, il sintomo più comune è la paralisi delle zampe posteriori, condizione che gli fa trascinare uno o entrambi gli arti. Come è intuibile, in questi casi bisogna andare subito dal veterinario, poiché questa condizione provoca all’animale un dolore lancinante.

La prognosi è riservata a seconda del caso, poiché in alcune situazioni è possibile che il coniglio si adatti alla mobilità limitata. Se tra le caratteristiche rimaste preservate vi sono la capacità di controllare l’intestino e un certo grado di sensibilità, è possibile garantire al coniglio una buona qualità di vita attraverso l’uso di una sedia a rotelle.

Fratture

I conigli possono subire fratture ossee e le lesioni del midollo spinale per via della fragilità e potenza che caratterizzano il loro apparato muscolo-scheletrico. Inoltre, a questi animali piace arrampicarsi in luoghi alti per osservare meglio l’ambiente circostante, ma così facendo rischiano di cadere e farsi molto male.

Il trattamento e la prognosi dipenderanno dal tipo e dalla posizione della frattura. Applicare una stecca a una gamba e curare una vertebra fratturata sono due cose ben diverse. In ogni caso, se è presente una frattura noterete chiaramente che le zampe posteriori del vostro coniglio stanno cedendo e che l’animale soffre visibilmente, e potrete portarlo il prima possibile dal veterinario.

Displasia dell’anca

La displasia dell’anca o lussazione dell’anca è una condizione comune nei conigli di razza (a causa dell’allevamento selettivo che ricerca l’estetica a discapito della salute) e negli animali più anziani. In questa malattia, il femore si discosta dal suo attacco all’anca (l’acetabolo), causando stress, attrito e infiammazione articolare.

In questo caso noterete che il coniglio ha le gambe in posizioni diverse, una più aperta o più chiusa dell’altra. Altri segni evidenti saranno difficoltà nella locomozione, segni di dolore e il fatto che l’animale allarga le zampe quando la superficie è antiaderente.

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Può capitare che i conigli non si adattino bene alla cattività. Pertanto, la chiave per preservare la salute del vostro animale domestico (come se si trovasse ancora in natura) sono una buona dieta, esercizio fisico e controlli quotidiani.


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