Il pony della Mongolia: tutto su un cavallino che ha fatto la storia
Più simile a un asino e ad un pony che ad un cavallo, il pony della Mongolia è una delle poche razze che non ha subito grandi cambiamenti fisici da quando l’uomo lo ha scoperto secoli fa. In questo articolo vi informiamo sulle abitudini e sulla riproduzione del pony della Mongolia, nonché della storia del suo addomesticamento da parte dell’uomo.
Breve storia del pony della Mongolia
Come indica il nome, questo equino è originario della Mongolia. Sono stati ritrovati dei documenti che testimoniano che l’Imperatore Gengis Khan, vissuto nel XI secolo, lo usava come animale da soma durante le battaglie.
Tuttavia, i rapporti del pony della Mongolia con l’uomo sono addirittura precedenti, perché ci sono tracce che i cavalli mongoli esistessero già nelle steppe dell’Asia centrale 2000 anni prima di Cristo. È una razza molto arcaica, che tuttavia non ha subito molte variazioni dal suo addomesticamento.
Il cavallo fu un animale chiave nella formazione dell’impero mongolo durante il tredicesimo secolo, e da questo emersero altre sotto razze in Asia, come il cheju o lo yunan.
Oggi è l’equino preferito dai nomadi di questo paese, e si dice addirittura che la popolazione di cavalli superi quella degli esseri umani nella regione. Il latte di cavalla viene lavorato e utilizzato per produrre la bevanda nazionale mongola, chiamata airag. Nella maggior parte dei casi, gli esemplari vengono utilizzati per l’equitazione e per il lavoro quotidiano dei nomadi.
Caratteristiche del pony della Mongolia
Con una corporatura robusta, le zampe corte e forti e la testa piuttosto grande, il pony della Mongolia può misurare un massimo di 140 centimetri e pesare circa 300 chili.
La sua corporatura è molto resistente e può galoppare senza riposare per più di 10 chilometri. Pensate che una mandria di quattro pony della Mongolia è capace di trasportare un carico di 2.000 chili per 60 chilometri al giorno.
Sia la criniera che la coda di questo equino sono molto lunghe e di solito sono intrecciate. Gli zoccoli non sono tagliati e non sono dotati di ferro di cavallo (si dice che camminino a piedi nudi), perché sono molto duri e forti.
Il pony della Mongolia può essere di colore sabbia o marrone, con zone più chiare su pancia, muso e fianchi; sia la criniera che la coda sono nere. Il mantello in estate è più corto e più morbido rispetto all’inverno.
A seconda della regione in cui vive, questo equino possiede delle caratteristiche fisiche diverse. Ad esempio, quelli che vivono nel deserto hanno le zampe più grandi, mentre quelli che abitano le montagne mongole sono più robusti; infine il pony della steppa è più alto.
A causa della grande somiglianza con il cavallo di Przewalski, si è creduto a lungo che avessero un’origine comune. Tuttavia, il vero antenato del pony della Mongolia è il tarpan (E. Ferus).
Comportamento e riproduzione
Questi cavalli vivono all’aperto tutto l’anno e possono sopportare -40 °C in inverno e 30 °C in estate. Si procurano il cibo da soli e passano molte ore mangiando erba, radici, frutti, foglie e germogli. Sono più attivi di notte, stanno sempre attenti e sono molto socievoli. Gli adulti vivono in mandrie formate da uno stallone maschio e alcune femmine.
Per quanto riguarda la riproduzione, durante la stagione fertile la femmina viene ‘avvicinata’ dal maschio lateralmente, per evitare un calcio nel caso in cui venga respinto.
Dopo l’accoppiamento, la gestazione dura da 11 a 12 mesi, da cui nasce un solo puledro, di solito durante la notte. Un’ora dopo la nascita, il puledro può già camminare da solo. Infatti, non impiegherà più di due settimane per tenere il passo con la madre, ma rimarrà al suo fianco fino a un anno, nutrendosi per metà di latte e per metà di erbe.
Una volta che il puledro si sarà separato dalla madre, ci vogliono un massimo di due settimane affinché la femmina vada di nuovo in calore. Gli esemplari maschi lasciano la mandria a quattro anni e le femmine a due anni, sebbene entrambi raggiungano la maturità sessuale a 24 mesi.
In alcune zone della Mongolia il pony si è estinto a causa della caccia da parte del suo predatore naturale: il lupo. Inoltre, oggi il numero di esemplari si è drasticamente ridotto a causa degli incroci con altre razze, come il cavallo arabo o il purosangue.
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- Zhao, Y., Li, B., Bai, D., Huang, J., Shiraigo, W., Yang, L., … Dugarjaviin, M. (2016). Comparison of fecal microbiota of Mongolian and thoroughbred horses by high-Throughput sequencing of the V4 Region of the 16S rRNA Gene. Asian-Australasian Journal of Animal Sciences. https://doi.org/10.5713/ajas.15.0587
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