Indagata la donna che gettò un cane nel canale
Oggi vi racconteremo un’altra triste storia di maltrattamento animale. Non c’è nulla che si possa nascondere, tutto prima o poi viene a galla. Ed è questo il caso di un povero cane morto in un canale a causa dei problemi mentali di una giovane donna.
L’inizio della storia
Una famiglia spagnola di Saragozza, in procinto di intraprendere un viaggio, decise di affidare l’amato boxer a una parente, una donna di 28 anni. Mai scelta si rivelò più infelice di questa! Ma ovviamente nessuno avrebbe mai potuto immaginare tanta cattiveria!
Quando la famiglia tornò dal viaggio, il cane non c’era più. Non sappiamo cosa disse esattamente la donna per giustificarsi; forse che il cane era scappato o che era stato rubato, dato che si trattava di un cane di razza e abbastanza costoso. In ogni caso, tutto sembrava indicare che si fosse trattato di un incidente e, anche se la famiglia era comprensibilmente addolorata, non sembrava ci fosse nulla da fare.
La comparsa del cane nel canale
Un giorno, un signore residente nei pressi di Saragozza, si accorse di un fagotto che galleggiava avvolto in un lenzuolo nel Canale Imperiale di Aragona, nelle vicinanze della casa in cui viveva la famiglia del boxer smarrito. Immediatamente, una pattuglia della Guardia Civil spagnola, si recò sul posto, e prelevò il fagotto dall’acqua.
La sorpresa e lo sgomento furono grandi quando videro che si trattava di un cane! Il povero animale era stato lanciato in acqua con un blocco di cemento legato al collo.
Era morto ormai da diversi giorni. Sul collo erano presenti segni profondi, causati dalla pressione che la corda attaccata al blocco di cemento aveva lasciato sulla pelle dello sfortunato animale.
Proprio perché era morto da vari giorni, fu impossibile fare un’autopsia, per capire se il cane era stato lanciato in acqua vivo o se era già morto.
Dato che la famiglia del cane aveva dotato il boxer di un microchip, i padroni furono localizzati velocemente e vennero informati della triste notizia.
La giovane verrà processata per aver gettato il cane nel canale
Una profonda tristezza e un senso di sgomento venne provato dai proprietari del boxer, oltre ad un grande senso di impotenza per quanto accaduto. Non fu necessario denunciare la loro parente, perché lo fece la stessa Guardia Civil spagnola.
Questa donna di Saragozza, assolutamente priva di scrupoli e cuore, verrà processata con l’accusa di maltrattamento di animali e ci auguriamo con tutto il cuore che l’esito del processo sia negativo per lei.
Le leggi sul maltrattamento di animali
Nonostante gli ultimi miglioramenti, le leggi in Europa sul maltrattamento degli animali sono in generale poco chiare.
Molte associazioni animaliste lottano senza sosta per delle leggi più chiare e severe, che permettano di punire a dovere chi maltratta gli animali e che difendano i loro diritti, evitando così sia i casi di abbandono, che quelli di violenza, come quello narrato in questo articolo.
È davvero triste che ancora non si prenda sul serio la morte di un animale, specialmente se avvenuta in modo tanto crudele, e che non ci siano leggi chiare che conducano a qualcosa di diverso rispetto a una semplice multa.
No al maltrattamento degli animali
Autore: Juanedc
Un assassinio merita di finire in carcere. Siamo lieti che ci siano organizzazioni che lottano in tutto il mondo per ottenere leggi chiare e severe contro quelle persone che maltrattano gli animali.
Come vi abbiamo detto molte volte, se siete testimoni di un maltrattamento animale e siete in grado di fare qualcosa per lui, per favore non esitate. Non vi chiediamo di adottarlo, ma se potete curare una sua ferita o portarlo da un veterinario, o comunque chiamare la protezione animali, farete il vostro dovere. E se sapete di qualcuno che maltratta gli animali, non esitiate a denunciarlo!
Se tutti ci prendessimo questo impegno, renderemmo molto più semplice la convivenza tra gli animali e gli esseri umani.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.