Tutte le informazioni sui feromoni felini

Grazie ai feromoni i gatti comunicano, poiché queste sostanze sono associate a delle funzioni territoriali, sessuali, di tranquillità e di allerta.
Tutte le informazioni sui feromoni felini

Ultimo aggiornamento: 04 febbraio, 2019

In questo articolo vi daremo delle informazioni sui feromoni felini. Esistono determinate sostanze chimiche che permettono di inviare diversi segnali tra animali della stessa specie.

Vengono captate, principalmente, dal cosiddetto organo vomeronasale o del Jacobson. Ecco tutto quello che c’è da sapere sui feromoni felini.

Dati preliminari sui feromoni felini

Queste sostanze che emettono i gatti sono associate a diverse funzioni: 

  • Territoriali
  • Sessuali
  • Rasserenanti
  • Di allerta

D’altro canto, i feromoni felini vengono segregati dalle ghiandole presenti in varie parti del corpo. Prendete nota:

  • Testa (intorno alla bocca e ai lati del muso)
  • Polpastrelli plantari
  • Zona delle mammelle
  • Area perianale
  • Regione urogenitale

In ogni caso, i feromoni vengono considerati essenziali per la comunicazione, per l’interazione sociale e per la riproduzione dei Felis catus.

Diverse funzioni di queste sostanze

Esistono almeno 5 tipi di feromoni che i gatti usano per trasmettere i loro messaggi. Vengono chiamati F1, F2, F3, F4 e F5.

Queste sostanze vengono captate soprattutto dall’organo vomeronasale felino, e le informazioni che portano sono trasmesse al cervello emotivo, quello che provoca dei cambiamenti fisiologici e comportamentali.

Gatto per strada

Per esempio, quando un gatto struscia il muso sulle persone o su degli oggetti, sta marcando il territorio. 

Questa azione non solo avvisa gli altri felini della sua presenza, ma dona tranquillità all’animale che la esegue; gli ricorda che si trova in un ambiente sicuro.

Questo tipo di marcamento può compiersi anche attraverso l’urina, soprattutto quando il felino si trova in un nuovo ambiente o è stressato. 

Si manifesta anche grattando vari elementi. In questo caso, oltre ai feromoni rilasciati dai polpastrelli, lasciano dei segnali verticali visibili.

D’altro canto, quando le femmine vanno in calore, emanano dei feromoni che possono essere percepiti dai maschi, anche se sono molto lontani. E le madri li usano per trasmettere tranquillità ai loro cuccioli e per aiutarli ad orientarsi.

Esistono anche i feromoni sintetici

Al giorno d’oggi, esistono dei prodotti sintetici analoghi ai feromoni facciali F3 e F4. Si utilizzano, soprattutto, per far tranquillizzare i felini quando sono stressati per diverse situazioni.

Queste sostanze possono contribuire a risolvere alcuni problemi di comportamento. Per esempio:

  • Miagolii eccessivi
  • Nascondersi
  • Fare i bisogni fuori dalla lettiera
  • Distruggere i mobili graffiandoli eccessivamente

Si usano in forma di aerosol e in dei diffusori. Esistono anche dei collari. 

Sebbene non siano farmaci, consultate il veterinario sul modo di utilizzare i feromoni sintetici se il vostro gatto è ansioso, alterato o intimorito.

Gatto che gratta scale

Gatti, feromoni e convivenza

Tuttavia, prima di ricorrere a dei sostituti sintetici dei feromoni, tenete in conto questi consigli per una buona convivenza con il vostro felino:

  • Procurategli un tiragraffi adeguato per evitare che usi i mobili e altri oggetti della casa.
  • Cercate di non pulire le zone nelle quali il gatto ha realizzato dei marcamenti facciali.
  • Igienizzate i luoghi che utilizza il felino uno ad uno per garantire la presenza del suo odore in almeno un posto.
  • Non usate la sabbia profumata per la lettiera.
  • Dato il sensibile olfatto dei gatti, utilizzate con attenzione i prodotti disinfettanti dall’aroma molto forte.

Ma, soprattutto, non dovete mai sgridare il vostro gatto perché marca il territorio. Si tratta di un suo istinto naturale che non deve essere represso.

E, come vi abbiamo spiegato, esistono degli strumenti e delle strategie per controllarlo se diventa fastidioso o se esagera.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.