Insegnare al cane a fare i bisogni sul giornale
Quando un cucciolo entra nella vostra vita e nella vostra casa, oltre a colmarvi di felicità, vi riempie anche di una serie di responsabilità da assumervi per garantirne il benessere. Tra di esse la prima cosa da fare è insegnargli a fare i bisogni sul giornale o sui tappetini assorbenti.
Indicate al cucciolo sin dal primo momento dove fare i bisogni
I cani hanno ereditato dai propri antenati lupi l’abitudine di urinare e defecare lontano dalla propria tana, in questo caso dalla propria cuccia. Il motivo principale: mantenere pulito il luogo affinché i predatori non li scovino grazie all’odore. Si tratta anche di un modo per mantenere lo spazio privo di parassiti.
In ogni caso, salvo che la madre abbia avuto l’opportunità di insegnargli a fondo tale questione, dovrete essere voi che, con pazienza e dedizione, dovrete spiegare al vostro amico che cacca e pipì non si possono fare in qualsiasi luogo.
Dato che il cucciolo non potrà uscire fuori di casa finché non avrà completato il primo ciclo di vaccini, di seguito vi spieghiamo come potete riuscire a fargli fare i suoi bisogni su un foglio di giornale.
Insegnare ad un cucciolo a fare i propri bisogni su un foglio di giornale è un compito in cui dovrete investire abbastanza tempo, pazienza e, soprattutto, amore.
Consigli per insegnare ad un cane a fare cacca e pipì su un foglio di giornale
Per prima cosa, bisognerà scegliere il luogo in cui il cane dovrà passare la maggior parte del tempo. Lì collocheremo la sua cuccia, i suoi giochi e le scodelle con cibo e acqua.
Dovrete anche coprire una zona del pavimento con della carta di giornale e portare lì il cucciolo quando mostra la necessità di espletare i suoi bisogni.
Una volta che ha fatto i propri bisogni nel luogo indicato, occorre complimentarsi con lui rivolgendogli parole dolci, carezze e dandogli anche qualche dolcetto adatto ai cuccioli.
Ricordate che il rinforzo positivo è sempre una buona opzione per educare il cane. Non affidatevi alle punizioni, perché non daranno mai i risultati sperati. Riuscirete solo a spaventare il vostro animale e a traumatizzarlo. Potrebbe anche iniziare a urinare e defecare in qualsiasi posto.
Pazienza e osservazione, i pilastri fondamentali per addestrare il cane
Tenete presente che insegnare al vostro animale a fare sempre i suoi bisogni dove volete non sarà un procedimento veloce. I cuccioli imparano molto lentamente, dunque bisogna essere persistenti e pazienti.
Dovete prestare molta attenzione ai momenti più frequenti in cui il cucciolo urina e defeca, per poterlo così spostare nel posto adeguato in tempo. Di solito ciò avviene:
- Quando si svegliano.
- Dopo aver mangiato.
- Dopo aver giocato.
- Se si alterano o innervosiscono di fronte a determinate circostanze.
Considerate che un cucciolo di due mesi può passare dalle 3 alle 4 ore senza fare cacca e pipì. Tale periodo si prolunga man mano che cresce. Inoltre, quando i cuccioli si apprestano a defecare, cominciano a fare dei giri e ad annusare il pavimento come se stessero cercando qualcosa.
Dal giornale alla passeggiata, sempre passo dopo passo
Man mano che passano i giorni, vedrete come la vostra dedizione darà i propri frutti e noterete che il cucciolo comincia a capire che deve fare i propri bisogni solo nel posto che avete predisposto. Consultate il veterinario rispetto a qualsiasi dubbio al riguardo.
Un’alternativa al tradizionale foglio di giornale sono dei teli venduti nei negozi di animali impregnati di determinati odori che stimolano il cucciolo a sceglierli come luogo predisposto ai suoi bisogni.
Quando il cagnolino potrà realizzare le sue prime passeggiate, dovrete farlo abituare poco a poco alla nuova routine finché non avrà capito che i suoi bisogni dovranno esser fatti fuori casa.
Questa però e una questione che affronteremo in un altro articolo. Nel frattempo pazienza, persistenza e una grande dose di affetto vi porteranno ben presto a far imparare al cucciolo che deve fare i bisogni sui fogli di giornale.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.