Kinessa Johnson, la paladina degli animali
Kinessa Johnson è una delle donne più conosciute del pianeta per il fatto di essere una famosa veterana dell’esercito americano: una professione non così diffusa tra le donne.
Ha svolto servizi militari in zone così pericolose ed estreme come l’Afganistan…chi ha detto, dunque, che amare gli animali è segnale di debolezza?
Quando Kinessa finì il servizio militare, il suo istinto per dare la caccia ai cattivi non si era ancora esaurito: dovette quindi pensare al modo per incanalare queste energie e verso chi.
Le venne in mente di unire due delle sue passioni: la lotta contro il male e il suo smisurato amore per gli animali.
Al servizio della VETPAW
VETPAW è la sigla di Veterans Empowered to Protect African Wildlife (che in inglese significa Veterani autorizzati a prendersi cura della fauna selvatica africana). Questa organizzazione senza scopo di lucro ha la sua sede in Africa e si occupa di formare e allenare i guardiaparchi perché siano in grado di catturare i cacciatori di frodo.
In Africa ci sono moltissimi animali selvatici, ricercati purtroppo per la loro pelle, il loro avorio o per altre caratteristiche su cui i più ambiziosi vogliono mettere le mani per trarne profitto. VETPAW si occupa di legare le mani proprio ad individui come questi.
Alcuni sono addirittura arrivati a chiamare Kinessa con il soprannome di “Cacciatrice di cacciatori”.
“La nostra intenzione è di non danneggiare nessuno, vogliamo solo proteggere gli animali. Quindi, anche se i guardiaparchi sono addestrati per catturare e arrestare i cacciatori di frodo, hanno anche la licenza di sparare a tutto ciò che rappresenti una minaccia: qualsiasi persona che permanga nel parco armata e non si decida ad arrendersi verrà considerata come tale” afferma Kinessa.
“Il nostro obiettivo, comunque -continua Kinessa- è quello di evitare che i guardiaparchi sparino senza motivo e senza prima aver tentato un’altra strada. È per questa ragione che il nostro addestramento include tecniche per muoversi in modo strategico e metodi di prevenzione”.
Kinessa Johnson si è unita a questa organizzazione nel novembre dello scorso anno. Ma quale sarà stata la motivazione che l’ha spinta a collaborare proprio con la VETPAW?
Perché proprio VETPAW
La presenza e il predominio di cacciatori furtivi in Africa è davvero imponente. Secondo i dati a nostra disposizione, gli esemplari di rinoceronte nero sono diminuiti di un 97,6% dal 1960. Gli elefanti, di cui si contavano 1,2 milioni di esemplari, oggi sono scesi a 400.000. Rimangono appena duemila zebre di Grévy, meno di novecento gorilla di montagna e in almeno sette paesi africani si sono già perse le tracce dei leoni: si tratta di cifre davvero raccapriccianti!
È evidente che Kinessa Johnson ha considerato bene le opzioni che aveva e alla fine ha scelto di aiutare, tra le organizzazioni senza scopo di lucro che difendono i diritti degli animali, quella più bisognosa.
Criticata da tutti
Tuttavia, il suo passato macchiato di sangue le ha remato contro: sono stati molti i commenti negativi che le sono piovuti addosso quando ha deciso di iniziare a collaborare con questo progetto.
Girano voci che Kinessa Johnson abbia un temperamento molto aggressivo, al punto che avrebbe minacciato di far volare in aria il cervello al dentista che aveva ucciso il leone Cecil, nello Zimbabwe. Nonostante la ex marine abbia smentito tali voci, la situazione è degenerata, al punto che il suo profilo su Facebook è stato violato con lo scopo di denigrarla e offenderla con commenti sessisti e maschilisti.
Il direttore di Survival ha detto che in Africa ci sono molte tribù che cacciano per sussistenza, mentre quelli della VETPAW non fanno distinzione e sparano senza pietà, dando vita ad un militarismo nelle zone delle riserve naturali che causa la morte di persone innocenti.
La risposta di Kinessa Johnson non si è fatta attendere: “Se un animale è in grado di riconoscere e differenziare un guardiaparchi da un cacciatore, di sicuro lo possiamo fare anche noi. Sarei davvero grata che non venisse sottovalutato il lavoro che portiamo avanti e, ancor di più, che non venisse insultata la nostra intelligenza”.
Senza comunque dare troppo peso a questi commenti negativi, Kinessa Johnson continua con determinazione a difendere gli animali e fare in modo che sopravvivano le specie che oggi si trovano in pericolo di estinzione.
Conoscere la storia di Kinessa Johnson fa sperare, senza dubbio, che forse esiste una possibilità per il genere umano, che non tutto è perduto e che esistono ancora persone di cuore, disposte a prendersi cura dei nostri amici animali.
L’immagine è stata gentilmente ceduta da Allison Mickel.
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