L'alimentazione del leone

La sua magnifica criniera è degna di un vero re, così come la sua alimentazione e le sue strategie di caccia. Scoprite tutto quello che c'è da sapere sull'alimentazione e le strategie di caccia del leone.
L'alimentazione del leone
Samuel Sanchez

Scritto e verificato il biologo Samuel Sanchez.

Ultimo aggiornamento: 08 febbraio, 2022

Il leone (Panthera leo) è originario dell’Africa e dell’India. È l’unico grande felino che vive in branco, in quanto specie sociale. In questo modo lavora in gruppo per difendere il proprio territorio e cacciare.

In genere sono le femmine del gruppo a cacciare. In gruppo, fanno uso di tattiche ingegnose per catturare prede più veloci di loro e che quindi non riuscirebbero a sopraffare da sole. Vi siete mai chiesti che cosa mangiano questi felini? In questo articolo potrete scoprire su cosa si basa l’alimentazione del leone.

Caratteristiche generali del leone

Il branco del leone è costituito da alcuni maschi adulti, le femmine e i cuccioli. Questo grande felino abita praterie, savane, boscaglie e foreste decidue secche e tende ad essere più diurno rispetto ad altri felini selvatici.

D’altra parte, la leonessa si comporta da madre amorevole, e si prende cura anche dei cuccioli abbandonati. Secondo One Kind Planet, due o più femmine in un gruppo tendono a partorire nello stesso periodo e allevano insieme i cuccioli (che in genere sono estremamente giocherelloni).

Un’altra caratteristica generale del leone è la sua capacità di comunicare attraverso una varietà di comportamenti e movimenti espressivi. Come i gatti domestici, questi grossi felini utilizzano un linguaggio tattile, come leccare e strofinare la testa contro altri membri del branco, per salutarsi e legare tra loro.

Oltre a ciò, il leone comunica attraverso una varietà di vocalizzazioni tra cui fusa, ringhi e miagolii, che possono variare in intensità e tono. Il suo ruggito, il più forte di tutti i grandi felini, serve a comunicare la sua posizione agli altri branchi.

Un grande felino.

L’importanza del leone nella cultura

La criniera del leone maschio è una caratteristica distintiva, in quanto non ce l’ha nessun altro grosso felino. Questo tratto dona al maschio un aspetto più grande e intimidatorio rispetto al resto dei membri del suo branco. Inoltre, indica maturità sessuale e buona salute. Per questo motivo la femmina tende a preferire i maschi con le criniere più folte e scure.

Il leone è sempre stato simbolo di forza e coraggio ed è stato riconosciuto nel corso della storia per queste caratteristiche. Rappresenta regalità e maestà, da qui il suo famoso soprannome di “re della giungla”.

Gli antichi egizi veneravano questo felino come una divinità guerriera per via della sua forza, potenza e ferocia e si possono trovare sue rappresentazioni in quasi tutte le culture antiche e medievali nel corso della storia (e al giorno d’oggi). Si può trovare rappresentato anche in sculture e dipinti, nelle bandiere nazionali, nel cinema e nella letteratura.

Forse è per via del simbolismo che ruota intorno a loro che i leoni sono stati tenuti in cattività sin dai tempi dell’Impero Romano e rappresentano una specie chiave esposta nei giardini zoologici di tutto il mondo dalla fine del XVIII secolo. Senza dubbio, il peggior nemico di questo affascinante animale siamo noi.

Arriva l’ora della caccia

Il leone ama rilassarsi e oziare. Trascorre dalle 16 alle 20 ore al giorno riposando e dormendo, tuttavia quando arriva il momento della caccia sfrutta la sua eccellente visione notturna. È 6 volte più sensibile alla luce degli umani, il che gli conferisce un netto vantaggio su determinate prede quando caccia di notte.

Questo animale è anche noto per essere avido quando si tratta di cacciare, poiché di solito cattura animali anche quando non ha fame. Tuttavia, la sua popolarità deriva anche dalle tecniche di caccia molto ingegnose, dovute al fatto di non essere il più veloce tra tutti i felini.

Incapace di correre a lungo senza avere il fiato corto, il leone si avvicina alla sua preda il più lentamente possibile prima di dre inizio alla caccia. Discreto, e accovacciato a terra, si assicura di non essere visto o sentito per poi saltare sull’animale velocemente e coglierlo così di sorpresa.

In cosa consiste l’alimentazione del leone?

Il leone ama la carne, mangia molti tipi di animali ed è in grado di mangiarne in quantità sbalorditive, secondo l’organizzazione Alert. Il maschio mangia in media 7 chilogrammi di cibo al giorno e la femmina circa 4,5 chilogrammi. Entrambi sono in grado di consumare una quantità di cibo corrispondente fino al 15% del loro peso corporeo in una sola volta.

Quali animali caccia il leone?

Un animale carnivoro soddisfa il suo fabbisogno di energia e sostanze nutritive attraverso un’alimentazione basata sulla carne animale, che ottiene sia attraverso strategie di caccia che nutrendosi di carcasse. Nel caso del leone, alcune delle sue prede sono le seguenti:

  • Antilopi.
  • Bufali.
  • Zebre.
  • Piccoli di elefante.
  • Rinoceronti.

Anche ippopotami, cinghiali, coccodrilli e persino giraffe spesso finiscono per far parte dell’alimentazione del leone. Non solo, il leone si nutre anche di uccelli, lepri, tartarughe, topi, lucertole, licaoni, ghepardi e persino leopardi.

Si crede che il leone mangi ogni 3-4 giorni, ma può passare più di una settimana senza mangiare prima di catturare una nuova preda, ingerendo fino a 50 chilogrammi di carne alla volta. Un grande vantaggio di questo felino è che è un predatore all’apice della piramide alimentare, il che significa che caccia la maggior parte degli animali che si trovano nel suo habitat, un altro motivo per cui viene considerato “il re”.

D’altra parte, occorre far presente che nessun predatore caccia il leone per nutrirsene. Tuttavia, ha alcuni nemici naturali, come iene e ghepardi. Le iene competono con i leoni per il cibo e spesso cercano di rubargli le prede.

Stato attuale

Durante il Neolitico il leone si diffuse in Africa, Europa sudorientale, Caucaso, Asia occidentale e meridionale. Tuttavia, la distribuzione della specie è stata ridotta a popolazioni frammentate nell’Africa subsahariana e a una popolazione presente nell’India occidentale.

Per questo motivo, questo maestoso felino è stato classificato come “Vulnerabile (VU)” nella Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) a partire dal 1996. Le popolazioni dei paesi africani sono diminuite di circa il 43% dall’inizio degli anni ’90.

Un leone lotta contro le iene.

Ora che sapete di più sull’alimentazione del leone, facciamo presente che è importante opporsi al maltrattamento e alla prigionia di questa specie negli zoo. Il re della giungla appartiene al suo habitat naturale, come ogni altro animale del pianeta.


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