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L'isola dei serpenti: uno dei luoghi più pericolosi al mondo

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L'isola dei serpenti è un vero e proprio laboratorio della natura, nel quale è evidente la scelta tra due sole possibilità: uccidere o morire; quest'isola rappresenta un esperimento evolutivo incredibilmente interessante.
L'isola dei serpenti: uno dei luoghi più pericolosi al mondo
Luz Eduviges Thomas-Romero

Scritto e verificato la biochimica Luz Eduviges Thomas-Romero

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Vicino alla costa del Brasile, a circa 33 chilometri di distanza da San Paolo del Brasile, si trova un’isola davvero insolita. Si tratta dell’isola di Queimada Grande, nota anche come “isola dei serpenti”.

L’isola, che presenta una superficie di oltre 40 ettari, non è abitata da esseri umani, e per un’ottima ragione. I ricercatori stimano che sull’isola di Queimada Grande viva un serpente per ogni metro quadrato di territorio.

Il letale inquilino dell’isola dei serpenti

Tra i serpenti presenti a Queimada Grande, si trova una specie endemica, quella del Bothrops insularis. Questo crotalo, che vive esclusivamente su quest’isola, possiede un colore dorato ed è conosciuto con il nome di “ferro di lancia dorato”.

Si ritiene che Bothrops insularis sia una delle specie di serpente più velenose al mondo. Il suo veleno può essere fino a cinque volte più potente di quello di qualunque altro serpente. In Brasile, secondo le registrazioni di morti dovute al morso di un serpente, il 90% dei decessi sono dovuti al veleno dei rettili di questa famiglia, simili a Bothrops insularis.

Si tratta di un veleno ad azione rapida. Il morso di questo tipo di serpenti può causare la morte in meno di un’ora, in un individuo adulto. Il suo veleno, infatti, possiede dei componenti che inducono la necrosi della pelle nella zona circostante il morso e provocano insufficienza renale, emorragia cerebrale ed emorragia intestinale.

Uno studio del 2014 ha determinato che, in particolare, la popolazione di questa specie si colloca tra i 2.000 e i 4.000 esemplari. Questi ultimi sono concentrarti nella parte dell’isola dotata di foreste tropicali semiarboree.

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Da dove provengono questi serpenti?

Più di 11.000 anni fa, il territorio di questo isolotto comunicava con la terraferma. In quel periodo, il livello del mare subì un innalzamento, dando origine all’isola. I serpenti residenti rimasero intrappolati su questo territorio.

Improvvisamente, le loro fonti di cibo divennero scarse, costringendo i serpenti a diventare dipendenti dagli uccelli. In funzione delle loro prede volanti, i serpenti ferro di lancia dorato evolsero, sviluppando potenti tossine ad azione rapida, utili per uccidere le proprie prede.

Gli uccelli locali, in allerta a causa del pericolo esistente, evitano di visitare l’isola. I serpenti cacciano e mangiano gli uccelli migratori più grandi, che, impreparati, raggiungono l’isola alla ricerca di riposo. La mancanza di un predatore in questo habitat avrebbe contribuito all’aumento della popolazione di serpenti.

Proibito entrare nell’isola dei serpenti

Sull’isola non è presente nessun residente umano, con l’eccezione costituita dalla visita occasionale di alcuni gruppi di scienziati. I ferri di lancia dorati sono così pericolosi che il governo del Brasile ha espressamente proibito a chiunque di mettere piede sull’isola. Questa norma ha lo scopo di proteggere l’integrità sia delle persone che dei serpenti.

Serpenti salvatori

Ironicamente, i tanto temuti ferri di lancia dorati svolgono anche un ruolo cruciale nel salvataggio di vite umane. Il loro veleno, infatti, viene estratto innanzi tutto per ricavarne un antidoto, ma viene impiegato anche nello sviluppo di farmaci salvavita e, in futuro, potrebbe contribuire alla preparazione di nuove medicine.

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Fonte: www.antenasanluis.mx

Come riferiscono gli scienziati dell’Istituto Brasiliano Butantan, potrebbe contenere componenti utili per il trattamento di malattie umane di diverso genere. Fino a ora, gli esperti di questo istituto hanno indicato componenti dotate del potenziale per contribuire al trattamento di coaguli di sangue, problemi della circolazione e patologie cardiache.

Esiste un farmaco per la pressione arteriosa (il Captopril) che è stato sviluppato 40 anni fa a partire dal veleno dei serpenti ferri di lancia dorati. Questa medicina è enormemente diffusa e molto utilizzata ancora oggi.

In che modo possiamo vedere il serpente ferro di lancia dorato

Dal momento che non è possibile vedere questa temibile specie nel suo habitat naturale, possiamo però osservarla nel Brasile continentale, in cattività.

Per farlo, i visitatori hanno a disposizione tre possibilità: questi serpenti possono essere visti legalmente nel Serpentario del Instituto Butantã a San Paolo del Brasile. In alternativa, è possibile dirigersi al giardino zoologico di San Paolo: nella casa casa dei serpenti si trova un recinto che contiene cinque esemplari adulti di ferro di lancia dorato.

L’ultima possibilità, infine, consiste nel recarsi allo zoo municipale Quinzinho de Barros nella città di Sorocaba, nello stato di San Paolo. Qui è possibile vedere questi serpenti così speciali vivere tranquillamente nella casa dei rettili.

Anche se l’isola dei serpenti è molto lontana dall’ideale idilliaco rappresentato dall’isola caraibica, dobbiamo ricordare che non si tratta di un paradiso nemmeno per i serpenti.

Da quando si è formata l’isola, i rettili residenti hanno combattuto alla ricerca di cibo e la loro strategia di sviluppare un potentissimo veleno rappresenta un loro sforzo per l’adattamento. La lotta del ferro di lancia dorato è stata lunga e perfino oggi questa specie si trova in serio pericolo.


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