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La cultura negli animali

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Sebbene gli esempi di cultura negli animali di solito non raggiungano la complessità di quella umana, molte manifestazioni sono davvero sorprendenti.
La cultura negli animali
Eugenio Fernández Suárez

Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Cultura negli animali? Sarà forse possibile? Viviamo in una società antropocentrica, in cui l’essere umano non è solo il centro di tutto, ma anche la sua misura. Questo approccio ha fatto sì che, nel corso della storia, gli altri animali siano stati visti come esseri assolutamente “subalterni”.

Oggi, fortunatamente, si sta iniziando a dare importanza alla cultura negli animali. Vediamo quindi di che cosa si tratta, in questo articolo.

Gli umani non sono unici

Non possiamo dimenticare che anche noi stessi siamo animali. Eccezionali e diversi dagli altri, ma pur sempre tali. Insomma, gli esseri umani hanno molto in comune con altre specie, e alcune prerogative, atteggiamenti o spunti emotivi, non sono esclusivamente nostri.

Un esempio è la capacità di utilizzare strumenti. Cinquant’anni fa l’essere umano fu definito per la sua capacità di costruire e usare utensili, fino a quando Jane Goodall non scoprì che era una pratica adottata anche dagli scimpanzé.

Parlando con l’etologa e antropologa inglese, il suo mentore Louis Leakey le assicurò che finalmente la definizione di “uomo” sarebbe potuta cambiare, riconoscendo agli scimpanzé il “privilegio” di possedere una personalità.

Cos’è la cultura?

Questo è solo un esempio delle numerose occasioni in cui una caratteristica, presuntamente considerata solo umana, è stata poi verificata anche in altri esseri viventi. La cultura negli animali è un altro esempio di tutto ciò.

La cultura potrebbe essere definita come l’insieme di conoscenze e comportamenti di un gruppo sociale, trasmessa di generazione in generazione. Cioè, non è qualcosa che viene condiviso necessariamente dall’intera specie, ma che si configura all’interno dello stesso gruppo in una specifica zona o regione.

Cultura negli animali: primati non umani

Questo concetto di cultura è riscontrabile in molti animali. Così come venne intuito in seguito agli studi realizzati sui macachi giapponesi, che mostravano comportamenti differenziati. Alcuni di loro, che vivevano sulla spiaggia, lavavano le patate nell’acqua di mare, mentre altre no.

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Sebbene gli esempi di cultura negli animali di solito non raggiungano la complessità di quella umana, molte manifestazioni sono davvero sorprendenti.

Se parliamo degli scimpanzé, ad esempio, che sono stati studiati in profondità, si è visto che alcuni usano bastoni per cacciarefoglie per bere e pietre per rompere le noci.

Che esistano animali in grado di utilizzare strumenti, in modo simile all’uomo, è stato ampiamente dimostrato. La cultura negli animali sottolinea il fatto che gruppi diversi usino gli stessi strumenti in modo differente. Ovvero secondo concetti, impostazioni e abitudini specificamente marcate.

Cultura negli animali: i cetacei

Tra gli altri animali che sono stati studiati a fondo, troviamo sicuramente i mammiferi marini. Orche, delfini, balene e focene sono cetacei con comportamenti sorprendenti, che hanno un enorme componente culturale.

Un chiaro esempio è l’orca. Oggi non si parla più dell’esistenza di una sola specie, andando verso una concettualizzazione di diversi ecotipi. I diversi gruppi di orche sul pianeta mostrano comportamenti differenti.

Le orche possono persino creare organizzazioni sociali diverse, formando gruppi in base alle condizioni in cui vivono.

E, sorprendentemente, tra questi gruppi di orche si sviluppano dialetti specifici.

Proprio come le lingue umane: sembra che questi animali imparino un linguaggio diverso e lo usino in base alla latitudine in cui nascono e vivono.

Un altro esempio di cultura negli animali, sempre parlando di orche, è l’uso di tecniche di caccia particolari: alcune si avvicinano alle spiagge per cibarsi di foche, mentre altre rompono le lastre di ghiaccio su cui si trovano o disorientano i banchi di pesci, quando nuotano in gruppo.

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Un altro grande esempio di cultura negli animali ci è dato dai delfini. Questi animali collaborano con gli esseri umani nel settore della pesca, ma solo in alcuni luoghi. Questi animali spingono i pesci nelle reti e segnalano ai pescatori quando lanciarle. In cambio questi delfini selvatici ricevono qualche “premio” sotto forma di cibo.

Cultura negli animali, ancora inesplorata

Oltre ai primati, altri mammiferi hanno dimostrato l’esistenza di cultura negli animali. Ad esempio, Joseph Terkel ha scoperto che i ratti neri possono insegnare agli altri a sbucciare un ananas per poterlo mangiare.

Un comportamento tipico che viene trasmesso di padre in figlio.

Anche alcuni uccelli hanno dimostrato di avere comportamenti culturali. Gli storni sembrano avere dialetti regionali ed seguono diversi schemi di volo. In generale, ci sono molti dialetti distintivi in ​​molte specie di uccelli, come anche in tordi e passeri.

La verità è che ci sono centinaia di specie con comportamenti culturali sorprendenti, come si può vedere nei pappagalli e negli elefanti.

Ciò che è chiaro è che siamo ancora lontani dal conoscere, in profondità, la cultura negli animali. E, forse, questo ritardo è solo il frutto di chi (e parliamo dell’uomo) non ha troppa voglia di riconoscere che non è così unico e speciale.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.