La fauna della Guinea
Situata nell’Australia settentrionale, la seconda isola più grande del mondo – dopo la Groenlandia – ospita una grande quantità di esseri che vivono in modo naturale e selvaggio. In questo articolo vi parleremo della fauna della Guinea. Siete pronti per questo viaggio pieno di curiosità e avventure? Allora, continuate a leggere!
Fauna della Guinea: quali animali vivono su quest’isola?
La Guinea è un’isola dell’Oceania divisa in due parti uguali (Papua Nuova Guinea e Nuova Guinea Occidentale). L’ecosistema principale qui presente è quello della giungla, molto vasta e considerata la terza più grande al mondo.
Con condizioni climatiche calde e molto umide, oltre ad una temperatura media annuale superiore a 28 °C e due stagioni ben marcate (secche e piovose), gli animali che appartengono alla fauna della Guinea sopravvivono in uno stato quasi totalmente selvaggio. Alcune specie che possiamo trovare sono:
1. Petauro dello zucchero
È anche conosciuto come “scoiattolo volante” ed è un mammifero molto piccolo, con abitudini notturne e arboricole che ama cibi dolci o zuccherati. Misura circa 18 centimetri di lunghezza fino alla base della coda, che è più lunga del corpo stesso.
Il petauro dello zucchero – che potete vedere nella foto che apre questo articolo – è simile a uno scoiattolo: ha una pelliccia marrone per mimetizzarsi tra gli alberi, davanti bianco, muso bianco e nero e grandi occhi scuri. Dopo una gestazione di poco più di due settimane, le femmine possono dare alla luce solamente due cuccioli.
2. Echidna istrice
Questo mammifero monotrema, che fa parte della fauna della Guinea, si nutre di termiti e formiche sfruttando la forma del suo muso allungato e usando una lingua molto agile. Due delle caratteristiche più notevoli di questo animale sono che, da un lato, il suo corpo è coperto di spine e, dall’altro, che depone uova come uccelli o rettili.
Può misurare circa 50 centimetri e pesare 6 chili. Dal momento che il collo è nascosto, sembra che corpo e testa siano fusi assieme. I suoi occhi sono piccoli, ha sviluppato forti unghie per scavare, ha due artigli retrattili e spunzoni che però non sono velenosi. Quando nota il pericolo, si raggomitola su se stesso, come un riccio, e forma uno scudo con le sue spine.
3. Casuario
È il più grande uccello dell’isola – tra i più grandi del mondo – e ne esistono tre sottospecie native. I casuari possono essere alti quasi due metri e sono piuttosto pericolosi: possono ferire mortalmente con le loro zampe e gli artigli affilati.
Hanno un piumaggio scuro, ad eccezione della testa più chiara e zampe rosa. Inoltre, i casuari hanno una sporgenza ossea sul cranio nota come “sacco” e una caruncola sul petto, principalmente rossa. Le femmine si accoppiano con diversi maschi e costruiscono un nido differente con ognuno. Entrambi i genitori si prendono cura della cova e proteggono i piccoli.
4. Rospo delle canne
All’interno dell’ordine degli anfibi, questo animale è stato introdotto nell’isola – è originario del Sud America – ed è attualmente considerato una delle specie esotiche più dannose al mondo. Ciò è dovuto, in parte, al fatto che è un riproduttore prolifico e, inoltre, che si nutre di materia vivente o morta.
Il rospo delle canne possiede grandi ghiandole velenose e, sia da girino che da adulto, può intossicare la stragrande maggioranza degli animali nella giungla. Questo grande anfibio – misura circa 15 centimetri – ha una pelle marrone giallastra, con rughe e grandi occhi neri.
5. Coccodrillo marino
Non potevamo concludere questa lista dedicata alla fauna della Guinea senza parlare di questo rettile che è il più grande del mondo. Vive in zone paludose, fiumi, estuari e zone costiere sparse in tutto il Sud-est asiatico.
Il coccodrillo d’acqua salata è molto agile in acqua: può nuotare a circa 43 km/h e avanzare di cinque metri con il solo impulso della coda. È un carnivoro opportunista con il morso più potente del regno animale, grazie alla mascella dotata da ben 66 denti.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.