La filaria nei gatti: cosa bisogna fare?

La filaria o filariosi è una delle malattie più letali che i nostri animali domestici possono contrarre. Sapete come comportarvi se sospettate che il vostro gatto ne sia affetto?
La filaria nei gatti: cosa bisogna fare?
Ana Díaz Maqueda

Scritto e verificato la biologa Ana Díaz Maqueda.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

La filaria nei gatti non è così comune, né è stata così profondamente studiata rispetto ad altre malattie. Lo stesso succede per la filariasi nei cani. Il motivo di questa situazione può essere dovuto al fatto che, in primo luogo, i gatti non sono l’ospite principale del parassita e, in secondo luogo, questi animali di solito non mostrano sintomi dell’infezione o questi sintomi si confondono con altri problemi respiratori. Dunque quando si presenta questa malattia cosa bisogna fare?

Se avete il sospetto che il vostro gatto abbia la filaria, dovete recarvi urgentemente dal veterinario. Questa infezione è una zoonosi, quindi potrebbe essere trasmessa all’uomo e, in aggiunta, ad altri animali, come i cani.

Tipi di filaria

Le filariosi sono un gruppo di malattie, principalmente tropicali, causate da nematodi – vermi rotondi – della famiglia Filaroidea e trasmesse dalle zanzare. Nei paesi in cui queste infezioni sono endemiche, la malattia può diventare cronica e può sterminare la popolazione. Pensate che ci sono circa 40 milioni di esseri umani che soffrono di un qualche tipo di filariasi cronica.

Questi parassiti, quando sono adulti, misurano tra i 17 e i 100 millimetri. Nelle loro fasi larvali sono conosciute come microfilarie e non superano i 340 micrometri, cioè 0,34 millimetri.

Le filariosi vengono classificate in base alla morfologia e al tipo di tessuto che infettano. Tra queste, troviamo:

  • Filariosi linfatiche, che colpiscono i linfonodi. Sono causate dalle specie Wuchereria bancrofti, Brugia malayi e Brugia timori.
  • I parassiti delle cavità sierose – membrane che coprono gli organi – sono causate dalle filariosi Mansonella pertans e Mansonella ozzardi.
  • Le filariosi che infettano il tessuto cutaneo sono la Mansonella streptocerca e Dracunculus medinensis.
  • Loa loa e Onchocerca volvulus sono filariasi che infettano il tessuto sottocutaneo e congiuntivale. La specie Loa loa è anche conosciuta come il verme dell’occhio.
  • Infine, le filaria nei gatti, le filariasi canine o la dirofilariosi sono causate dal verme della Dirofilaria immite e infettano le arterie polmonari e il cuore. A differenza di altri tipi di filariasi, la dirofilaria può proliferare nelle zone temperate, quindi è comune trovarla nell’Europa meridionale.
    Malattia del cuore

Dirofilaria: il gatto come ospite

La filariasi nei gatti non è così comune come nei cani. La prevalenza dell’infezione nei felini è tra circa il 5 e il 20% rispetto ai cani nella stessa regione. In effetti, nei luoghi in cui la malattia è endemica, di solito è interessato non più del 10% degli individui.

Come nei cani, la dirofilaria si presenta con dei vermi nell’arteria polmonare e nel ventricolo destro del cuore. Una delle differenze che troviamo tra la filariasi nei gatti e nei cani è che i primi hanno pochissimi vermi, tra uno e due (eccezionalmente sono stati trovati fino a 19 vermi).

Inoltre, i parassiti maturano più lentamente rispetto ai cani e vivono solo due anni all’interno del corpo del gatto. Ciò contrasta con l’aspettativa di vita – cinque o sei anni – del parassita che infetta il cane.

D’altra parte, i gatti mancano di microfilarie – la forma larvale di filaria – perché il loro sistema immunitario è molto efficace contro questi virus. Infatti, secondo gli studiosi, l’80% dei gatti affetti da dirofilaria non è microfilaremico. La filariasi nei gatti: cosa bisogna fare.

La filaria nei gatti: cosa bisogna fare


Sintomi di filaria nei gatti

La maggior parte dei gatti affetti da dirofilaria è asintomatica. La sintomatologia o il quadro clinico, quando presenti, sono molto simili a quello dei cani:

  • Ascite o liquido nell’addome.
  • Edema vascolare.
  • Mancanza di appetito.
  • Apatia.
  • Disidratazione.
  • Comparsa di aritmie.
  • Insufficienza cardiaca.
  • Sincope.
  • Insufficienza respiratoria o dispnea.
  • Emoglobinuria (urine scure).

La morte dell’animale è improvvisa e di solito si verifica con un arresto cardio respiratorio. Ciò può essere dovuto a diverse ragioni, come il trombo prodotto dall’accumulo di vermi morti nelle arterie. Anche le lesioni che compaiono nei polmoni o nel cuore possono porre fine alla vita dell’animale. La filaria nei gatti: ecco cosa bisogna fare.

Trattamento della filaria nei gatti

Prima di tutto, in nessun caso bisogna somministrare farmaci all’animale senza una preventiva prescrizione veterinaria. Badate bene che la filariasi nei gatti non può essere trattata come nei cani. I farmaci usati nella dirofilariosi canina possono causare la morte del gatto perché sono molto epatici e nefro tossici.

In generale, si consiglia ai gatti con sintomi di filariasi di riposare e di usare corticosteroidi per alleviare i sintomi. Inoltre, possono essere utilizzati altri farmaci se il felino presenta insufficienza cardiaca.


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