La malattia del velluto nei pesci: cos'è?
Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García
Sapere quali sono i sintomi e le cause della malattia del velluto è piuttosto importante per tutti coloro che hanno un pesce come animale domestico e non sanno ancora bene come prendersi cura di lui.
In questo articolo, analizzeremo alcuni degli aspetti più rilevanti della malattia del velluto, che colpisce sia i pesci d’acqua dolce che quelli d’acqua salata.
Cos’è la malattia del velluto?
La malattia del velluto nei pesci è una malattia causata da parassiti unicellulari che, nel caso di quelli d’acqua dolce, sono noti come Oodinium pillularis, e nel caso dell’acqua salata, come Oodinium ocellatum.
Una delle principali caratteristiche di questa malattia è che la pelle del pesce si riempie di piccole macchie o di soffici puntini di lanugine.
Questi puntini possono essere di diversi colori: giallastro, biancastro o grigio, tra gli altri. Questo strato, ad occhio nudo, sembra velluto, da cui la malattia prende il nome.
I sintomi della malattia del velluto nei pesci
Comportamento
Uno dei primi sintomi della malattia del velluto si manifesta sul comportamento del pesce. Infatti, un cambiamento nel comportamento può manifestarsi prima che i puntini vellutati siano visibili sulla pelle.
Durante la fase iniziale della malattia, il pesce tende a strofinare il corpo su rocce e piante.
Inoltre, potrà mostrare apatia e ridotta mobilità. Quindi, bisogna stare attenti al comportamento dei propri animali domestici per percepire qualsiasi tipo di cambiamento.
Macchie sulla pelle
Con il progredire della malattia, diventano visibili delle macchie e dei puntini sulla pelle. Questi, come abbiamo visto, possono essere di diversi colori: punti gialli, bianchi, grigi ma anche molto piccoli, quasi invisibili.
La malattia di solito compare nella zona delle pinne, e a poco a poco si diffonde sul resto del corpo.
In molti casi le aree interessate presentano un aspetto più opaco.
Inoltre, se guardate il pesce lateralmente, sarà possibile visualizzare lo strato di velluto che si sta formando sul suo corpo.
Quando la malattia si trova ad uno stadio avanzato, la pelle dell’animale può staccarsi sotto forma di strisce.
Inoltre, il pesce avrà problemi a respirare normalmente, quindi tenderà a boccheggiare più spesso del solito.
Cura
È importante sottolineare che questa malattia è altamente contagiosa, quindi, nel caso in cui vengano rilevati eventuali sintomi, il pesce interessato deve essere isolato immediatamente.
Inoltre, l’animale dovrebbe essere portato dal veterinario per valutare il modo più efficace per eliminare il parassita della pelle.
Per attaccare questo tipo di parassiti, il veterinario può indicare una serie di farmaci come trattamento.
I farmaci generalmente raccomandati sono: metronidazolo, solfato di rame, blu di metilene, sale o altri trattamenti simili di natura commerciale.
Prevenzione
Per quanto riguarda la prevenzione, l’igiene è essenziale. Infatti, in molti casi, dei cambiamenti improvvisi della temperatura o del pH dell’acqua sono responsabili della comparsa di questi parassiti.
Per prevenire, è necessario pulire l’acqua dell’acquario costantemente e aggiungere i prodotti chimici necessari per mantenere l’acquario in condizioni ottimali.
Un altro aspetto di vitale importanza per prevenire questa e altre malattie è tenere i nuovi pesci e le piante in quarantena prima di trasferirli nell’acquario finale.
Inoltre, bisogna osservare sempre il comportamento dei pesci, compresa l’interazione tra loro.
La dieta del pesce è un altro fattore chiave nella prevenzione delle malattie.
La cosa più consigliabile è offrire loro un’alimentazione sana e varia, sempre secondo le indicazioni del veterinario e in base al tipo di pesce.
La malattia del velluto è piuttosto grave, quindi dovrete stare molto attenti al comportamento e ai cambiamenti fisici del pesce nell’acquario.
È importante intervenire in tempo, per evitare che il pesce soffra o addirittura muoia.
La prevenzione è un altro degli aspetti più importanti. Un’azione fondamentale consiste nel valutare bene il pH dell’acqua e l’igiene dell’acquario.
Inoltre, bisogna ricorrere alla quarantena di nuovi pesci e piante per prevenire la proliferazione della malattia.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.