La rana pescatrice, un pesce davvero bizzarro

Volete saperne di più sulla rana pescatrice? Tra le altre caratteristiche, siamo sicuri che rimarrete sorpresi dalla sua curiosa modalità di riproduzione.
La rana pescatrice, un pesce davvero bizzarro
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Ci si riferisce al rospo di mare o alla rana pescatrice per definire varie specie di pesci lofiformi appartenenti alla famiglia dei Lophiidae. A causa del loro aspetto peculiare e della strana modalità di riproduzione, questi animali sono davvero interessanti e strani.

In questo articolo, vi presentiamo meglio la rana pescatrice, le sue caratteristiche fisiche, il suo habitat e il suo stile di vita.

Rana pescatrice o rospo marino: tassonomia e aspetti morfologici

La rana pescatrice costituisce un genere non molto esteso (Lophius) all’interno della famiglia molto popolata dei Lophiidae. In questo genere troviamo le seguenti specie di rana pescatrice:

  • Rana pescatrice comune o bianca (Lophius piscatorius);
  • Rana pescatrice nera o rossastra (Lophius budegassa);
  • Rana pescatrice americana (Lophius americanus);
  • Rana pescatrice cinese (Lophius litulon);
  • Lophius lugubris;
  • Lophius gastrophysus;
  • Lophius vomerinus.

Tuttavia, è comune riferirsi a tutti i pesci della famiglia Lophiidae come rana pescatrice. In questo caso, bisogna  considerare che ci sono più di 100 diverse specie di rana pescatrice. Sebbene i rappresentanti del genere Lophius siano generalmente considerati autentiche rane pescatrici.

Cosa sono i pesci lotiformi?

L’ordine dei lotiformi (Lophiiformes) comprende una grande varietà di pesci teleostei che sono caratterizzati da pelle nuda, bocca e testa enormi e pinne senza spine. Inoltre, le pinne del pesce lotiforme sono supportate da un braccio corto.

Se osserviamo da vicino una rana pescatrice comune, la specie più riconosciuta tra i lotiformi, vediamo che il resto del suo corpo sembra un’appendice della testa. Ciò è dovuto alla grande differenza di dimensioni tra la sua grande testa larga e piatta e il suo corpo notevolmente più sottile e più piccolo.

Nella sua grande bocca ci sono denti grandi, appuntiti e affilati che sono leggermente inclinati verso l’interno. Grazie alla loro capacità di distendere la mascella e lo stomaco, le rane pescatrici possono ingoiare prede grandi fino al doppio delle loro dimensioni.

Habitat

La stragrande maggioranza dei pesci lutiformi vive negli abissi marini. Tuttavia, la rana pescatrice di solito vive in acque di media profondità, tra 20 e 1000 metri.

La rana pescatrice preferisce vivere nei fondali sabbiosi o fangosi moderatamente vicini alla costa. Tuttavia, può essere trovata anche nelle regioni rocciose del fondo oceanico. In generale, trascorre la maggior parte della sua vita nascosta o semi-sepolta in attesa delle sue prede.

Ecosistema del mare


Dieta e caccia

Una peculiarità di questo pesce è che ha una specie di esca appesa sulla testa. Si tratta di una variante dei raggi spinosi della sua pinna dorsale che danno origine a una ramificazione.

La rana pescatrice usa questa esca per attirare la sua preda, configurandosi come un metodo molto particolare di caccia tra i pesci. In alcuni lotiformi degli abissi, come il Melanocetus johnsonii, questo prolungamento è pieno di batteri luminosi, grazie ai quali può brillare nell’oscurità delle acque profonde.

L’alimentazione di questo pesce carnivoro si basa sul consumo di qualsiasi pesce attratto dalla sua esca luminosa. Inoltre, alcune specie di rospo marino possono catturare gli uccelli marini in modo molto veloce.

La peculiare riproduzione della rana pescatrice

Uno degli aspetti più curiosi di questo pesce è la sua peculiare modalità di riproduzione. Quando la rana pescatrice iniziò a essere catturata per essere studiata, i ricercatori furono sorpresi di trovare solo esemplari di sesso femminile. Inoltre, osservarono che tutte le femmine presentavano dei parassiti attaccati al corpo.

La grande sorpresa arrivò nel momento in cui venne scoperto che questi “parassiti” erano, in effetti, i resti di ceratioidi dei maschi. Ma come è stato possibile che questi resti si incollino alle femmine?

Il sistema digestivo della rana pescatrice maschio si atrofizza rapidamente fin dalla nascita. Pertanto, non sono in grado di vivere in modo indipendente e devono trovare una femmina per nutrirsi e riprodursi.

Rana pescatrice

Fortunatamente, questo pesce nasce anche con un olfatto altamente sviluppato che le consente di distinguere gli odori nell’acqua. Grazie a ciò, riesce facilmente a percepire i feromoni che indicano la vicinanza di una femmina.

Come si riproduce un rospo marino?

Quando avviene l’incontro con una femmina, il maschio si attacca ad essa e secerne immediatamente un enzima sulla pelle su cui si appoggia. Successivamente, la sua bocca si fonde con la femmina fino a quando non raggiunge il suo flusso sanguigno.

Attraverso questo processo, i maschi lasciano i loro gameti sessuali fusi sul corpo femminile, allo stesso modo in cui farebbe un parassita. Così, possono secernere il loro seme come una risposta diretta agli ormoni presenti nel sangue della femmina.

In sintesi, questa specie si è evoluta per allungare la breve vita dei maschi. Invece di perdere tempo a cercare le femmine in ogni periodo di accoppiamento, i maschi si uniscono in modo tempestivo a loro e si accoppiano con i loro organi riproduttivi.

Come risultato dell’incontro, ogni volta che la femmina entra nel suo periodo fertile, viene fecondata dal seme del maschio, senza dipendere dall’incontro con essi.


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