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La scoperta degli squali camminanti

3 minuti
Con il nome squali camminanti si fa riferimento a varie specie di squali molto particolari che popolano le acque dell'Australia e dell'Indonesia. Scopriamo di più!
La scoperta degli squali camminanti
Silvia Conde

Scritto e verificato la biologa Silvia Conde

Ultimo aggiornamento: 28 ottobre, 2022

Gli squali popolano le nostre acque da milioni di anni. Si tratta di animali noti all’umanità da quando questa ha cominciato a navigare in mare, ma nonostante questo alcune specie sono state scoperte solo di recente. Una fra le più straordinarie è quella degli squali camminanti.

Anche se potremmo pensare che non esistano più animali da scoprire, la biodiversità del pianeta Terra non la smette di sorprenderci. Si stima infatti che resti ancora da scoprire circa l’86% delle specie terrestri e il 91% di quelle marine. Di queste ultime si sa ben poco in quanto i nostri oceani sono per la maggior parte inesplorati.

La scoperta degli squali camminanti risulta per questo ancora più sorprendente; le specie sono state rinvenute nelle acque della Nuova Guinea, dell’Australia del nord ed dell’est dell’Indonesia.

Tutte queste specie appartengono al genere Hemiscyllium, famiglia di squali tropicali che vivono in acque poco profonde e che non lasciano mai la barriera corallina.

Perché sono denominati ‘camminanti’?

La nuova specie scoperta appoggia le pinne sul fondo roccioso delle acque tropicali per “camminare”. Osservandoli, appare chiaro come il movimento ricordi più una camminata che il moto del nuoto.

Gli squali camminanti si muovono sfruttando le pinne pettorali anteriori insieme alle pinne ventrali posteriori. In questo modo si muovono in modo lento e pesante per il fondale marino e persino affiorando dalla barriera corallina durante la bassa marea.

Questo tipo di movimento gli dà un vantaggio sulle loro prede durante la marea, permettendogli di diventare il principale predatore della barriera corallina.

Gli squali camminanti si spostano tra gli stagni d’acqua per catturare granchi, gamberi e altri piccoli pesci che compongono la loro dieta principale.

Caratteristiche degli squali camminanti

Questo tipo di squali è di piccole dimensioni, di circa un metro di lunghezza, e ha un corpo fine, cilindrico, la lunga coda e la bocca in posizione ventrale. Queste specie si distinguono grazie ai motivi presenti sul loro manto, con macchie bianche e nere a puntini nella regione dorsale.

La loro capacità di muoversi in questo modo e di sopravvivere in ambienti con poco ossigeno li rende degli ottimi predatori, anche se sono totalmente inoffensivi per l’essere umano. Attaccarli non è assolutamente necessario.

L’evoluzione degli squali camminanti

Gli squali sono una di quelle specie animali che sembra ancorata nel tempo, essendo cambiata ben poco negli ultimi 400 milioni di anni. Per questo motivo scoprire una nuova specie è stato un evento assolutamente unico.

La spiegazione può essere data dal fatto che sono relegati alle acque tropicali, dove vivono per tutta la vita senza mai allontanarsi troppo dal posto in cui depongono le uova.

Si crede che le specie di squali camminanti si siano sviluppate dopo che gli squali si allontanarono dalla popolazione originale separandosi geneticamente in nuove aree, per poi dar luogo a nuove specie dopo milioni di anni di evoluzione.

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Foto: Mark Erdmann | Conservation International

Le principali minacce per gli squali camminanti

Questo genere di squali è stato inserito nella categoria di animali vulnerabili secondo la Lista Rossa delle specie minacciate, anche se in realtà non si sa molto della loro situazione e ancor meno della loro biologia.

La pesca intensiva e la cattura per essere venduti come pesci d’acquario sono le principali minacce che colpiscono la nuova specie. D’altra parte, il cambiamento climatico e la conseguente distruzione del loro habitat sono fattori di grande rischio per la loro conservazione.

La distruzione del loro habitat rischia di danneggiarli enormemente, già che alcune specie sono limitate ad aree molto piccole e sono autoctone del luogo.

È fondamentale investire sulla conservazione della biodiversità che oggi giorno conosciamo (e di quella che resta da scoprire) per poter continuare a studiare e ammirare gli animali nel loro habitat naturale. La biodiversità arricchisce il nostro pianeta.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • BBC. Calculan en 8,7 millones el número de especies del planeta, 2011.
  • National Geographic. Descubren nuevas especies de tiburones que caminan, 2020.
  • National Geographic. Los tiburones caminantes del archipiélago Indo-Australiano, 2020.
  • Dudgeon, C.L., Heupel, M.R., Kyne, P.M. & Allen, G. 2016. Hemiscyllium hallstromi The IUCN Red List of Threatened Species 2016.
  • Yoppy Jutan, ASW Retraubun, AS Khouw, VPH Nikijuluw and JA Pattikawa. Study on the population of Halmahera walking shark
    (Hemiscyllium halmahera) in kao bay, north maluku, Indonesia. International Journal of Fisheries and Aquatic Studies 2018; 6(4): 36-41.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.