La sopravvivenza dell'orango del Borneo è a rischio
L’orango del Borneo è stato dichiarato a rischio di estinzione secondo un rapporto della IUCN (International Union for the Conservation of Nature). Ciò significa che gli sforzi per favorirne la conservazione e la sopravvivenza negli ultimi 50 anni non sono stati abbastanza. In questo articolo, cercheremo di capire perché la sopravvivenza dell’orango del Borneo è a rischio.
I dati più recenti pubblicati da un team di 38 istituzioni internazionali suggeriscono che, tra il 1999 e il 2015, il numero totale di oranghi si è ridotto di oltre 100.000 esemplari.
Ciò significa che la specie sta scomparendo più rapidamente di quanto gli esperti avevano previsto.
Indipendentemente dai risultati positivi dei precedenti sforzi di conservazione, l’unico obiettivo significativo non è stato raggiunto: una popolazione stabile o in aumento. La triste realtà è che c’è ben poco da fare per modificare questo fenomeno che sembra inarrestabile e difficile da controllare. Vediamo insieme perché la sopravvivenza dell’orango del Borneo è a rischio.
Le minacce per la sopravvivenza dell’orango del Borneo
Secondo gli studi condotti dalla IUCN, nel 2010 solo il 59,6% delle foreste del Borneo erano adatte agli oranghi. Nonostante gran parte di questa terra sia tecnicamente protetta dai governi di Indonesia, Malesia e Brunei, ci sono ancora delle minacce in corso.
Queste minacce sono rappresentate principalmente dall’attività umana. L’intenso disboscamento illegale, la trasformazione delle foreste in vaste piantagioni di palme da olio e la distruzione di alcune foreste per la costruzione di strade sono solo alcuni esempi.
L’habitat dell’orango del Borneo viene danneggiato anche da incendi di grandi dimensioni, facilitati dal fenomeno meteorologico di El Niño-Oscillazione Meridionale. Inoltre, il commercio illegale di animali influenza il declino delle popolazioni di questa specie. Infine, questi esemplari vengono persino cacciati per essere mangiati da alcune popolazioni indigene.
Le stime sono allarmanti
In passato, le popolazioni dell’orango del Borneo comprendevano centinaia di migliaia di individui. Secondo le stime attuali, il numero totale è diminuito del 50%. Le cifre più recenti e accurate si possono trovare sul sito web della IUCN.
Secondo la Lista rossa IUCN delle specie minacciate, rimangono circa 14.600 oranghi di Sumatra in libertà. L’orango del Borneo, d’altra parte, è stimato in circa 104.700 esemplari.
La sostanziale perdita di habitat per questi primati su entrambe le isole suggerisce che le cifre attuali sono effettivamente inferiori ai numeri della Lista Rossa IUCN. Inoltre, durante gli ultimi quarant’anni, ogni anno sono stati uccisi tra 2.000 e 3.000 oranghi del Borneo.
L’orango del Borneo è una specie adattiva
Gli oranghi, in generale, sono una specie altamente sensibile che può sopravvivere solo nelle condizioni ecologiche più vergini. Tuttavia, più i ricercatori apprendono su questa specie, più scoprono che questi primati sono stati in grado, nel corso degli ultimi anni, di adattarsi alle nuove sfide.
Ad esempio, è stato osservato che l’orango del Borneo cammina sul terreno più spesso di quanto si pensasse in precedenza. Inoltre, talvolta si nutre di piante che non fanno parte della sua dieta naturale, come l’acacia o la palma da olio.Questi comportamenti permettono loro di sopravvivere in paesaggi frammentati e in aree forestali molto più piccole. Tuttavia, non bastano per far fronte all’elevato tasso di mortalità osservato oggi.
L’orango del Borneo è una specie con una riproduzione molto lenta. Le femmine si riproducono solo una volta ogni sei o otto anni.
Questo è l’intervallo di nascita più lungo di qualsiasi mammifero terrestre, quindi il recupero della popolazione è molto lento e complicato.
La sopravvivenza dell’orango del Borneo è a rischio
Oggi, ci sono popolazioni protette nelle foreste del Borneo, dell’isola di Sumatra, della Malesia e in alcuni parchi nazionali più grandi dell’Indonesia.
Questo rende poco probabile il rischio che l’orango del Borneo si estingua nel prossimo futuro. Ma anche così, c’è un urgente bisogno di prevenire altre morti.
Si stima che circa 10.000 orango abitino le aree destinate allo sviluppo della palma da olio, che sono ancora coperte da foreste. La caccia, l’uccisione in situazioni di conflitto tra nativi e l’uso di esemplari come animali domestici devono essere affrontati al più presto attraverso misure forti e concrete.
Ciò faciliterebbe la risoluzione dei conflitti nelle comunità e l’applicazione della legge.
In termini di conservazione, è essenziale sviluppare strategie appropriate che affrontino davvero il declino della popolazione attuale.
Inoltre, dovrebbero essere fatte ulteriori ricerche sul perché le persone uccidono gli orango.
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