Le mamme bonobo aiutano i figli ad accoppiarsi
Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez
Il bonobo è la specie meno conosciuta tra le grandi scimmie. La verità, però, è che negli ultimi decenni ha conquistato un ruolo da protagonista in seguito alle appassionanti condotte che mostra questa specie e che ricordano, in molti casi, quelle dell’essere umano. Nell’articolo di oggi vediamo come le mamme bonobo aiutano i propri figli maschi a trovare una compagna con cui accoppiarsi.
Il curioso caso delle mamme bonobo
Dobbiamo ricordare che gli scimpanzé non sono gli unici primati con un’enorme vicinanza alla nostra specie. Lo scimpanzé condivide insieme al bonobo quello che sarebbe il nostro antenato comune con entrambe le specie, dunque a livello evolutivo abbiamo una stretta relazione con entrambi questi animali. Tradizionalmente si parla dello scimpanzé comune, ma l’essere umano ha molto anche del bonobo.
Il bonobo è una delle specie dentro il regno animale in cui sono le femmine a comandare, oltre a trattarsi di un animale che tramite il sesso libera tensioni dentro il gruppo e che poche volte ricorre alla violenza.
Alla pari di altri primati, le cure nei confronti dei cuccioli da parte delle mamme bonobo sono lunghe e importanti. E adesso un gruppo di ricercatori ha osservato una condotta molto curiosa: le mamme bonobo sembrano aiutare i loro figli ad accoppiarsi, un comportamento finora sconosciuto e che sembra del tutto assente negli scimpanzé.
Le madri che aiutano i loro figli a trovare una compagna
Nella riserva di Kokolopori è stato osservato un comportamento che non passa di certo inosservato, così come ci indica lo studio pubblicato su Current Biology. Quando un maschio prova a copulare, ma il suo tentativo viene ostacolato da un altro maschio, la madre del primo insegue il secondo fino a farlo desistere.
Sappiamo già che la posizione sociale dei maschi dipende in larga misura dalle loro madri e proprio questo sembra essere uno dei meccanismi per cui si verifica ciò: le madri dominanti hanno più garanzie di aiutare i loro figli a riprodursi.
Per l’esattezza, quando i figli maschi e le loro madri sono nello stesso gruppo, questi hanno fino a tre volte più probabilità di riprodursi. Essere vicino alle loro madri, inoltre, consente essi di essere più facilmente accettati dal resto delle femmine, fattore che gli permette di interagire con loro.
Lo studio, con a capo il primatologo Martin Surbeck, indica le enormi differenze che questa abitudine presuppone con gli scimpanzé, dove la vicinanza alla madre in questo caso non solo non è positiva, anzi sembra persino essere controproducente per la riproduzione dei figli.
Perché le mamme bonobo aiutano i loro figli ad accoppiarsi?
Si è osservato anche che le mamme bonobo non hanno la stessa preoccupazione nei confronti delle figlie. Questo può dipendere dal fatto che la maggior parte delle femmine che nascono finiscono per lasciare il gruppo, e sono i maschi quelli che restano, a differenza di altre specie.
I maschi, inoltre, sono molto più propensi alla dispersione dei loro geni: una femmina di bonobo può avere solo un cucciolo ogni tre anni, ma un maschio può avere una discendenza molto più numerosa, elemento che aumenta il successo del lignaggio delle madri.
Non è la prima volta che si osserva che gli animali selvatici supportano il successo dei propri figli una volta superata la maturità. Per esempio, le mamme orche aiutano i loro figli durante la caccia, anche se questi sono già indipendenti. Conviene ricordare che questo atteggiamento avviene durante la menopausa, processo che non si verifica nei bonobo.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.