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Le murene e le loro incredibili mascelle faringee

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La testa delle murene è troppo stretta per inghiottire la preda. Per questo motivo, hanno un secondo paio di mascelle situate nella gola chiamate mascelle faringee.
Le murene e le loro incredibili mascelle faringee
Luz Eduviges Thomas-Romero

Scritto e verificato la biochimica Luz Eduviges Thomas-Romero

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Si chiamano murene tutte le specie appartenenti alla famiglia delle murenidi (Muraenidae Rafinesque). Tutti gli esemplari hanno il caratteristico aspetto dell’anguilla, cioè un corpo lungo e cilindrico. Ad oggi sono note circa 200 specie raggruppate in 16 generi.

La specie più grande, la Strophidon sathethe, può raggiungere i quattro metri di lunghezza. Questi pesci vivono in cavità rocciose e sono carnivori. Grazie ad uno sviluppatissimo senso dell’olfatto, sono degli eccellenti cacciatori.

Senza meritarlo, queste bellissime creature si sono guadagnate la reputazione di essere aggressive. Ciò è dovuto al fatto che aprono spesso la bocca mostrando i denti. Tuttavia, questo accade perché hanno bisogno di far entrare più acqua, dato che le loro branchie sono piuttosto piccole.

Dove vivono le murene?

Possiamo definire questa famiglia di pesci cosmopolita. Le murene vivono tra la superficie del mare e i 100 metri di profondità.

Sono note per trascorrere la maggior parte del tempo nascoste all’interno di fessure e piccole grotte. La maggior parte delle specie di murene vivono in acque calde ed in regioni dove sono presenti le barriere coralline.

Questi pesci, pertanto, vivono in mari tropicali, subtropicali e temperati. Molte specie di murene vivono in acque salmastre e pochissime specie marine in acqua dolce.

Tra queste individuiamo la Gymnothorax polyuranodon e l’Echidna rhodochilus.

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Come possiamo riconoscere le murene?

Come abbiamo detto in precedenza, le murene presentano un corpo allungato e cilindrico. Si caratterizzano per l’assenza di pinne e per la pelle liscia e senza squame. Hanno una fessura opercolare molto stretta, di solito un semplice foro.

Generalmente il colore della pelle è viola-brunastro o nerastro, ma le specie tropicali hanno dei colori più luminosi e chiari. In alcune specie, i colori della pelle sono presenti anche dentro la bocca.

Questi pesci hanno un corpo robusto e leggermente compresso lateralmente, soprattutto sul dorso. La testa, corta e massiccia e dal profilo arrotondato, presenta da uno a tre pori laterali.

Una caratteristica particolare di alcune specie di murene è la bocca grande con numerosi denti lunghi e appuntiti.

Sono così feroci come si narra?

A causa del loro aspetto, si crede che le murene siano dei pesci particolarmente aggressivi. In realtà, attaccano per legittima difesa solo quando si sentono minacciate.

Le murene hanno paura dell’uomo e preferiscono fuggire piuttosto che attaccare. Attaccano solamente quando sono disturbate all’interno della loro tana. In questo caso reagiscono con forza ed aggressività.

Molti degli attacchi avvengono a causa delle immersioni subacquee dei turisti che cercano di dare loro del cibo.

Le murene hanno una vista scarsa e per cercare il cibo utilizzano principalmente l’olfatto. Ecco perché distinguono difficilmente le dita dei turisti dal cibo. Per questo motivo, in alcune zone come la Grande Barriera Corallina, l’attività di immersione a scopo turistico è vietata.

Forse non tutti sanno che la pelle delle murene è priva di squame e spesso è preda di parassiti. Questo è uno dei motivi che spingono questi pesci a strofinare il loro corpo contro i subacquei e persino a cercare delle carezze.

Le murene sono velenose?

Sebbene alcune specie producano delle tossine, in alcuni luoghi si usa cacciare le murene per procurarsi del cibo. La tossina che producono è resistente alla cottura e si chiama ciguatossina.

Questa tossina causa un’intossicazione alimentare chiamata ciguatera. A sua volta, la ciguatera deriva dal metabolismo di un’altra tossina, la maitotossina, prodotta da un dinoflagellato (Gambierdiscus toxicus) che fa parte dello zooplancton.

Quando il pesce ingerisce il dinoflagellato, si metabolizza la tossina precursore e la sostanza risultante si accumula nei livelli trofici più alti.

Secondo gli esperti, questo meccanismo potrebbe essere una risposta evolutiva alle minacce di potenziali predatori. È interessante sapere che in alcune specie la tossina è secreta nel muco protettivo della loro pelle.

La sorprendente mascella faringea delle murene

La bocca delle murene è profonda e presenta di numerosi denti. Oltre ai normali denti del bordo della mascella, molte specie di murene hanno le cosiddette mascelle faringee.

Queste mascelle non hanno una base ossea e sono sostenute solo dai legamenti muscolari. Sono molto simili alle mascelle e ai denti della bocca.

Quando si alimentano, le murene fanno avanzare le mascelle faringee nella cavità orale per prendere la preda e trasportarla nella gola.

Le murene sono gli unici animali finora conosciuti che usano le mascelle faringee per catturare e trattenere attivamente le prede.

Alimentazione

Le murene sono carnivore e agiscono come i predatori. Si nutrono prevalentemente di piccoli pesci come polpi, calamari, seppie e crostacei. I loro predatori sono le cernie, i barracuda e i serpenti di mare.

Sulle barriere coralline, si è osservato che le cernie coralline (Cephalopholis miniata) si associano alle murene giganti (Gymnothorax javanicus) per cacciare insieme. Questa strategia di caccia collaborativa consente alle murene di cacciare le prede negli anfratti non accessibili alle cernie.

Stato di conservazione e ruolo ecologico

Esistono vari studi che sostengono che le murene del genere Gymnothorax possono agire come predatori naturali della specie invasiva pesce scorpione (Pterois volitans). Per quanto riguarda lo stato di conservazione, ad oggi non sono note minacce importanti a livello globale per la famiglia delle murenidi (Muraenidae Rafinesque).

Tuttavia, la modifica del loro habitat nelle barriere coralline potrebbe rappresentare un problema.

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Molte specie di murene sono considerate LC (specie a rischio minimo, dall’inglese Least Concern). La produzione di tossine, tuttavia, non è una caratteristica di tutte le specie e alcune tipologie di murene sono cacciate per il consumo umano.

Fortunatamente, lo sfruttamento commerciale delle murene è limitato. Pertanto, non esistono misure di conservazione specifiche per la protezione di questa specie di pesci.


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