Lo scarabeo tartaruga d'oro, un artropode davvero curioso

Gli scarabei svolgono un importate ruolo nella natura, perché, grazie alle loro molteplici funzioni metaboliche e di decomposizione della materia morta, aiutano a preservare gli ecosistemi.
Lo scarabeo tartaruga d'oro, un artropode davvero curioso

Ultimo aggiornamento: 29 ottobre, 2020

Nella nomenclatura dei nomi animali può capitare di trovare alcuni termini decisamente curiosi, come lo scarabeo tartaruga d’oro. Questa specie di artropode riceve questo nome grazie alla sua forma peculiare.

Tra tutte le specie esistenti di scarabeo, non si tratta della più nota, forse a causa della sua scarsa diffusione. Per questa ragione, nelle righe che seguono vi parleremo di alcuni aspetti caratteristici di questa specie.

Caratteristiche dello scarabeo tartaruga d’oro

Gli scarabei sono insetti che svolgono un importante ruolo nella natura. Oltre a essere in grado di vivere in qualunque ecosistema e avere il compito di decomporre diversi resti di materia organica, nell’antico Egitto venivano adorati come divinità.

Inoltre, vengono apprezzati grazie alle loro numerose qualità, dalla bioluminescenza alla loro capacità di nuotare. Oltre a tutto ciò, sono contraddistinti da alcuni aspetti curiosi di carattere naturalistico, dal momento che anche le coccinelle sono scarabei, anche se non lo sembrano.

Nome scientifico dello scarabeo tartaruga d’oro

Lo scarabeo tartaruga d’oro è un artropodo che fa parte degli insetti coleotteri. A sua volta, è collocabile nella famiglia dei crisomelidi e prende il nome di Charidotella sexpunctata.

Ciononostante, è possibile identificarlo anche mediante un altro nome scientifico: Metriona bicolor. Sotto questo nome, è possibile trovare traccia di questo scarabeo in libri e articoli del passato.

Scarabeo tartaruga d'oro sopra a una foglia.

Descrizione

Lo scarabeo tartaruga d’oro è un insetto di piccole dimensioni, dalla lunghezza compresa tra i 5 e i 7 millimetri. Questa specie possiede un interessante soprannome, composto da tre parole: “tartaruga d’oro”.

Il primo termine, “tartaruga”, si riferisce alla forma assunta dal suo corpo. Manifesta infatti dei margini trasparenti (dovuto alla loro carenza di pigmentazione) che si estendono verso i lati.

Osservando questi margini, è possibile notare che la sua forma ricorda il corpo di una tartaruga, con il suo guscio, le zampe e la coda. Questa è la ragione per la quale questo animale riceve il soprannome che abbiamo citato.

Il secondo termine che lo caratterizza, “d’oro”, è invece associato alla variazione di tonalità del suo corpo. È stato osservato che i colori che adotta vanno dall’aranciato al dorato, con un tono metallizzato.

Inoltre, un altro dettaglio curioso è dato dal fatto che è in grado di cambiare colore in base al suo “stato d’animo”. Questo fenomeno è dovuto al fatto che, quando l’insetto viene disturbato, la sua tonalità oro brillante si trasforma in un colore caffè scuro.

Anche se le cause che determinano il cambiamento di colore in questa specie non sono state oggetto di indagine, si è comunque provveduto a studiare quelle riguardanti C. egregia. Sembra che questo cambiamento sia associato ai processi di idratazione e di disidratazione dell’insetto.

Quando i margini delle elitre (le ali anteriori sclerificate) dello scarabeo si idratano o si disidratano, le valvole di controllo provocano il cambiamento di colore. Questo fenomeno fa sì che il corpo dell’animale passi da dorato brillante a marrone rossiccio.

Così, il colore così appariscente di questa specie può variare in base al suo stato d’animo o al livello di umidità. Inoltre, è in grado di manifestare sul proprio corpo dei piccoli punti di colore nero.

Distribuzione e habitat

Per quanto riguarda la sua distribuzione, lo scarabeo tartaruga d’oro è un insetto diffuso in America del Nord. Specificamente, nella regione meridionale del paese, ma è presente anche in America del Sud.

Alimentazione dello scarabeo tartaruga d’oro

Questa specie è fondamentalmente erbivora: la sua alimentazione, infatti, è costituita prevalentemente da foglie della specie Ipomoea purpurea. Questa pianta è una campanula, un vegetale caratteristico delle regioni tropicali e temperate.

Riproduzione

Tra i diversi tipi di riproduzione, gli scarabei sono classificati come animali ovipari. Il che significa che depongono uova, che a loro volta presentano diverse forme e dimensioni.

Nel caso dello scarabeo tartaruga d’oro, le femmine depongono delle uova appiattite di colore bianco. Al momento della deposizione, queste vengono collocate sui fusti delle piante o sul rovescio delle foglie.

Una volta che sono state deposte, la larva di colore rossiccio emerge dopo un periodo di tempo compreso trai 5 e i 10 giorni. Dopo la schiusa, aderisce a bucce o a escrementi, dai quali, dopo due settimane, sorge l’esemplare adulto.

Nemici naturali

È stata dimostrata la presenza di nemici naturali di questa specie, che può essere colpita da due specie di parassitoidi di vespe e mosche. Tra i suoi parassiti troviamo la mosca tachina, che possiede il nome scientifico di Eucelatoriopsis dimmocki, e la vespa eulofide Tetrastichus cassidus.

Inoltre, anche le larve possono trovarsi esposte alla minaccia di altri predatori. Tra questi sono comprese le coccinelle e diverse specie di cimice, come quelle della famiglia Nabidae.

Scarabeo tartaruga d'oro mentre si nutre di una foglia.

In sintesi, lo scarabeo tartaruga d’oro è un artropode tipico dell’America del Nord. Tra tutte le sue caratteristiche, la tonalità e la forma presentate dal suo corpo sono le più peculiari.

Come possiamo vedere, la natura è talmente vasta da accogliere casi così curiosi come quello esposto in questo articolo. Altri esempi di animali curiosi possono essere rappresentati dagli ibridi come l’orso grolare.


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