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Martin pescatore gigante: cosa mangia e come si riproduce

3 minuti
Il martin pescatore gigante è un uccello africano che venne avvistato per la prima volta nel 1769.
Martin pescatore gigante: cosa mangia e come si riproduce
Ultimo aggiornamento: 05 aprile, 2019

Il martin pescatore gigante è il più grande esemplare della famiglia dei martin pescatori e attira la nostra attenzione non solo per le sue dimensioni, ma anche per il suo piumaggio e le sue abitudini particolari.

Scopriamo insieme tutto ciò che c’è da sapere sul martin pescatore gigante africano leggendo questo articolo.

Caratteristiche e habitat del martin pescatore gigante africano

Il suo nome scientifico è Megaceryle maxima e appartiene agli uccelli coraciformi della famiglia dei Cerylidae, che vivono solo in Africa. Il martin pescatore gigante africano può essere trovato in quasi tutto il continente, specialmente in quelle aree con molta vegetazione vicino a fiumi e torrenti, dove trova il cibo.

Sebbene non superi i 50 centimetri, è la specie più grande tra i martin pescatori. Inoltre, vale la pena ricordare che presenta un evidente dimorfismo sessuale: il maschio è più grande e più robusto della femmina.

In entrambi i sessi il piumaggio è nero e argento o bianco; la punta delle piume della testa finisce in bianco e il petto è più chiaro delle ali o della coda, con alcune macchie marroni o rossastre.

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Inoltre, il martin pescatore gigante africano ha le gambe molto scure e un lungo becco nero, proprio come gli occhi. Il verso caratteristico di questo uccello è un forte “wak wak wak”, che usa per comunicare con i suoi congeneri.

Finora si conoscono due sottospecie di martin pescatore gigante africano: il Megaceryle maxima maxima (che vive nella parte meridionale dell’Africa, in Senegal ed Etiopia) e il Megaceryle maxima gigantus (che abita nelle giungle della Liberia, Tanzania e Angola).

La prima volta che questa specie è stata descritta durante una spedizione dal naturalista tedesco Peter Simon Pallas nel 1769, venne chiamata Alcedo maxima. Più tardi, nel 1848, venne ribattezzato con il nome con cui la conosciamo oggi grazie ad un altro naturalista tedesco, Johann Jakob Kraup.

Alimentazione e riproduzione

Come nel caso di altri membri della famiglia, il martin pescatore gigante africano si nutre di pesci, ma a volte può aggiungere alla sua dieta dei crostacei (in particolare i granchi).

Quando l’acqua è molto torbida, e non riesce a individuare la preda, che pesca rapidamente inserendo il becco in acqua, può consumare insetti, rettili e anfibi.

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Per quanto riguarda il modo in cui questa specie si riproduce, la stagione degli amori dipende dall’area in cui vive.

Se il suo habitat è a nord del continente, i mesi di nidificazione sono tra dicembre e febbraio; se al contrario si trova nel sud, i mesi saranno da dicembre a gennaio.

Non è ancora noto se il martin pescatore gigante africano sia monogamo, ma si sa che entrambi i membri della coppia costruiscono il nido vicino alle rive di un fiume. È curioso che la “casa” dei pulcini sia un tunnel lungo fino a 50 centimetri, che termina in una camera spaziosa e confortevole.

Prima di deporre le uova, sia la femmina che il maschio portano le provviste al nido e dopo la deposizione – tra tre e cinque uova – si alternano per covarle durante un mese intero.

Quando i pulcini nascono, impiegano un altro mese per lasciare il nido per la prima volta e altri 30 giorni per andarsene completamente. Durante queste otto settimane, sono completamente dipendenti dai genitori.

Non si sa molto sulle abitudini del martin pescatore gigante africano. Ma, per quel poco che ne sappiamo, possiamo dire che è un uccello molto affascinante.


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Takeishi, M. (1983). Avifauna od the Omo National Park, Ethiopia, in the Dry Season. African Study Monographs.

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