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Motmot capoblu: habitat e caratteristiche

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Il motmot capoblu è un uccello poco conosciuto che si distingue per la particolarità dei suoi colori e del suo comportamento. Scoprite tutto su questa specie in questo articolo.
Motmot capoblu: habitat e caratteristiche
Raquel Rubio Sotos

Scritto e verificato la biologa Raquel Rubio Sotos

Ultimo aggiornamento: 19 febbraio, 2023

Il motmot capoblu (Momotus momota), è un uccello dell’ordine Coraciiformes, di cui fanno parte i gruccioni, e della famiglia Momotidae. Ha una distribuzione ampia e una dieta molto varia. Se volete scoprire di più su questo uccellino colorato, continuate a leggere.

Habitat e distribuzione del motmot capoblu

È un uccello dalla distribuzione molto ampia, che va dal sud del Messico, Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Perù, Paraguay, Venezuela, Guyana fino al nord dell’Argentina. Il motmot capoblu abita generalmente aree tropicali nelle vicinanze di un corso d’acqua.

Può vivere in una grande varietà di altitudini, che vanno dal livello del mare fino a 3.000 metri di altitudine. Per quanto riguarda la vegetazione, vive solitamente ai margini di foreste umide o secche, preferibilmente quelle che presentano qualche tipo di anfratto. È stato anche avvistato vicino a insediamenti umani, come campi coltivati o zone minerarie.

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Momotus momota.

Caratteristiche fisiche

Il motmot capoblu si distingue per i suoi colori vivaci. In genere misura 40 cm di lunghezza, anche se alcuni esemplari possono raggiungere dimensioni maggiori. Ha una testa grande e robusta dalla quale spicca il suo forte becco ricurvo.

Il becco di questi uccelli ha un bordo seghettato e affilato che va dalle narici alla punta, e che potrebbe venire scambiato per i denti. Si ritiene che abbia questa conformazione per via della sua dieta varia.

Per quanto riguarda il piumaggio, è per lo più di colore verde, anche se nella zona ventrale presenta sfumature olivastre e brune. Sulla testa ha una corona blu turchese circondata da una corona nera, mentre presenta una maschera nera sugli occhi e sulle guance. La coda è lunga ed è di colore verde che sfuma nel blu, e la sua estremità termina in due rachidi, con delle piume a forma di “racchette” di colore blu e nero.

Comportamento del motmot capoblu

Il motmot capoblu è un uccello prevalentemente solitario, a meno che non si trovi con il proprio partner. Inoltre, è un uccello sedentario, che una volta stabilitosi non lascia il proprio territorio, se non quando le condizioni lo richiedono. Di solito emette numerose vocalizzazioni di tono basso e profondo.

Ha abitudini diurne ed è un uccello abbastanza tranquillo, a meno che non cerchi un partner durante la stagione riproduttiva o debba difendere il proprio territorio. È stato avvistato in prossimità del bestiame alla ricerca di scarabei stercorari o vicino alle scimmie scoiattolo per catturare gli insetti che volano sulla sua strada.

Sottospecie di motmot capoblu

Si conoscono nove sottospecie di questi uccelli che si differenziano, principalmente, per le loro zone di distribuzione:

  • Momotus momota microstephanus: nelle pianure delle Ande, in Venezuela occidentale, Ecuador orientale e Perù e Brasile nord-orientale.
  • Momotus momota momota: dal fiume Orinoco fino alla Guayana e al nord del Brasile.
  • Momotus momota ignobilis: Perù orientale e Bolivia settentrionale.
  • Momotus momota simplex: dal Brasile settentrionale al sud del Rio delle Amazzoni.
  • Momotus momota cametensis: dalla zona bassa del fiume Xingu fino al fiume Tocantins.
  • Momotus momota parensis: Brasile nord-orientale.
  • Momotus momota marcgravianus: da Paraíba fino ad Alagoas, nel nord-est del Brasile.
  • Momotus momota nattereri: Bolivia settentrionale e centrale.
  • Momotus momota pilcomajensis: Bolivia orientale e meridionale e Argentina nord-orientale.

Alimentazione e riproduzione

Il motmot capoblu è un uccello onnivoro. Si nutre principalmente di invertebrati, con una grande predilezione per i coleotteri. Mangia anche frutta, rettili, pulcini di altri nidi e altri piccoli mammiferi.

Le osservazioni scientifiche condotte su questa specie hanno potuto verificare che a volte catturano prede di grandi dimensioni come i topi e che la predazione dei nidi è più comune di quanto si pensasse.

Si ritiene che la forma particolare del becco serva a catturare più facilmente le prede più grandi, per poterle fare a pezzi senza difficoltà. Per trovare il cibo vola da postazioni non molto elevate, e a volte si lascia cadere per poter catturare gli animali che si trovano a terra.

Per quanto riguarda la riproduzione, il motmot capoblu costruisce il nido in buche scavate nei pendii. Entrambi i membri della coppia si occupano sia dell’incubazione delle uova che della cura dei pulcini.

La stagione riproduttiva inizia normalmente nella stagione delle piogge, quando vi è una maggiore abbondanza di cibo. Le coppie sono monogame e i maschi corteggiano le femmine portando loro del cibo che, se viene accettato, porterà alla formazione della coppia.

Di solito depongono tre uova, anche se sono stati osservati nidi con due e cinque uova. L’incubazione dura tra i 29 e i 32 giorni, anche se può variare a seconda dell’altitudine e del clima. I pulcini nascono glabri e crescono molto rapidamente durante la prima settimana di vita. I piccoli di solito lasciano il nido un mese dopo la nascita e successivamente continuano ad essere nutriti dai genitori per qualche tempo.

Stato di conservazione

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Momotus momota.

Il motmot capoblu è un uccello classificato dalla IUCN come specie di Minor Preoccupazione. Il pericolo principale che deve affrontare è la distruzione dell’habitat per cause antropiche. Le sue principali minacce sono la deforestazione, l’agricoltura, l’allevamento, l’urbanizzazione, il turismo e l’uso improprio delle risorse, che provocano la frammentazione dell’habitat.


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  • Korzun, L. P., Érard, C., & Gasc, J. P. (2004). Morphofunctional study of the bill and hyoid apparatus of Momotus momota (Aves, Coraciiformes, Momotidae): implications for omnivorous feeding adaptation in motmots. Comptes rendus biologies327(4), 319-333.
  • Reid, J. L., & Gutiérrez, A. S. (2010). Observaciones de dos presas nuevas de vertebrados para el momoto común (Momotus momota). Zeledonia14(2), 68-72.
  • Información obtenida el día 22807/2021 en la web de la UICN: https://www.iucnredlist.org/species/61634607/95173087

 


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