Nudibranchi: i gioielli del mare
Scritto e verificato il biologo María Muñoz Navarro
Gli oceani ospitano alcuni degli ecosistemi più complessi e variegati di tutto il pianeta. Gli organismi acquatici che popolano le profondità marine si contraddistinguono per la diversità di colori, forme, abitudini alimentari e meccanismi di difesa. E i nudibranchi sono tra i più straordinari.
A dispetto dell’isolamento e della mancanza di luce naturale, fondali marini sono abitati da organismi estremamente appariscenti, tra cui pesci dai corpi trasparenti oppure dotati di organi capaci di produrre luce.
Una delle creature più esotiche sono i nudibranchi, lumache marine capaci di conquistare chiunque si addentri nelle profondità acquatiche. Continuate a leggere per scoprire tutto quello che c’è da sapere su questi spettacolari organismi.
Le lumache marine o nudibranchi
I nudibranchi sono conosciuti anche come lumache di mare. Si tratta di molluschi dell’ordine dei gasteropodi, proprio come le vongole o i calamari, e vivono nei fondali marini. Il loro nome significa letteralmente “con le branchie nude”, a causa delle loro branchie esposte, simili a penne, posizionate sul dorso e rivolte verso l’esterno.
Caratteristiche generali
La principale particolarità di questi esseri è la loro varietà di forme e colori. Durante la forma larvale, presentano una conchiglia che perdono una volta adulti.
Una volta sviluppati, i nudibranchi non hanno conchiglia e assumono un aspetto simile a quello delle lumache che conosciamo. Si spostano grazie a delle estremità muscolose che rilasciano una sostanza mucosa che permette loro di appoggiarsi e muoversi per il sustrato marino.
Sono animali ciechi anche se possiedono occhi, che servono loro a distinguere tra luce e oscurità. Possiedono inoltre due antenne denominate rinofori. Queste “corna” funzionano come organi sensoriali e non solo gli permettono di individuare il cibo, ma anche gli altri nudibranchi con cui accoppiarsi.
A causa dell’assenza di conchiglia, che in altri animali serve da protezione, questi organismi hanno sviluppato altre tecniche di difesa dai predatori, come la secrezione di composti altamente tossici. Alcuni esemplari sono molto velenosi.
Dimensioni e habitat dei nudibranchi
Si tratta di creature principalmente bentoniche, che vivono cioè attaccate alla superficie del fondale marino. Alcune varietà sono invece pelagiche, vale a dire che si muovono grazie alle correnti di acqua salata meno profonde. In quanto a dimensioni sono molto variabili, con esemplari che raggiungono i 40 centimentri e altri di appena pochi millimetri di lunghezza.
Riproduzione e alimentazione
Si tratta di molluschi ermafroditi, cioè sono maschi e femmine allo stesso tempo. Hanno bisogno di un altro individuo per riprodursi e, quando lo incontrano, si fecondano l’un l’altro.
I nudibranchi possono arrivare a deporre milioni di uova per aumentare le probabilità di sopravvivenza.
La loro alimentazione si basa sulla caccia ad altri invertebrati, e sono dunque carnivori. Possono includere nella loro dieta anche alghe e coralli, e talvolta mangiano anche altri nudibranchi o le loro uova. Catturano le prede grazie alla radula, una struttura dotata di piccoli denti situata all’interno della loro bocca.
Alcune speie accumulano le cellule urticanti provenienti dai polipi o le spicole delle spugne di mare, che riescono a incorporare su di sé per usarle come metodo di difesa.
Diversità di colori e forme
Sono state descritte più di 3.000 specie di nudibranchi diffuse in colonie per tutti gli oceani, a profondità diverse e in acque sia calde che fredde. Gli scienziati suppongono però che ne esistano almeno altre 3.000 non ancora scoperte.
L’aspetto più particolare di questi esseri è la diversità delle loro forme (possono essere lisci o rugosi, sottili o panciuti, lunghi o corti) e la loro colorazione vivace. Bisogna fare però attenzione a queste meraviglie dell’ecosistema marino, in quanto la loro varietà cromatica serve ad avvisarci della loro pericolosità. Nella maggior parte dei casi sono infatti velenosi.
Queste specie sono un chiaro esempio di aposematismo, un sistema di difesa che prevede la colorazione vistosa di una parte del corpo come avvertimento contro possibili predatori. Inoltre, sono dotati di molteplici strutture e caratteristiche che li aiutano a passare inosservati davanti ai predatori:
- Omocromia. Le forme e i colori li permettono di mimetizzarsi con le piante acquatiche e con l’ambiente marino.
- Spicole. Sono prolungamenti del corpo che ricordano degli aghi e servono a difendersi. Alcune sono ricavate dall’ingerimento di spugne marine.
- Secrezione di composti biologici tossici, che li rende altamente velenosi.
- Cattivo sapore. I predatori imparano a non mangiarli dopo averli provati.
Alcune curiosità sui nudibranchi
All’interno dei nudibranchi esistono specie incredibilmente variopinte. Alcune, pur essendo inoffensive, imitano l’aspetto di altre specie esotiche per sembrare pericolose.
- Glaucus atlanticus: il drago blu presenta una colorazione incredibile ed ha un aspetto davvero curioso. È la specie più letale che esiste.
- Elysia clorotica: conosciuta come la lumaca marina a energia solare, quest’esemplare incorpora i cloroplasti delle alghe di cui si nutre. Grazie ad essi e all’energia solare, dà il via alla fotosintesi che le fornisce nutrimento.
- Ceratosoma gracillimum: il ceratosoma dell’Indonesia vive in simbiosi con un gambero imperiale che lo mantiene pulito; in cambio, il nudibranchio lo trasporta e lo aiuta a trovare nutrimento.
Uno spettacolo per gli occhi
Come abbiamo visto, l’ecosistema marino è il più diversificato di tutto il pianeta e, fra tutti gli organismi che lo popolano (tralasciando quelli che si mimetizzano) i nudibranchi sono un vero e proprio spettacolo per gli occhi.
Grazie al loro aspetto etereogeneo, alle loro forme e ai loro colori, sono esseri unici che dimostrano come le dimensioni non siano fondamentali per poter sopravvivere e difendersi dai predatori. I nudibranchi, infatti, mettono in atto una serie di tecniche di difesa persuasive ed estremamente efficaci.
Naturalmente, le loro tecniche di difesa e mimetizzazione sono anche il fattore che rende difficile cercarli e individuarli nei fondali marini.
Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- https://opistobranquis.info/es/guia/nudibranchia/
- https://es.wikipedia.org/wiki/Nudibranchia
- https://www.nationalgeographic.es/photography/2017/04/nudibranquios?image=850.600×450
- https://opistobranquis.info/es/curiositats-sobre-els-nudibranquis/
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.