I parassiti intestinali nei cuccioli di cane

I parassiti intestinali nei cuccioli di cane
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Molte persone che hanno un animale domestico in casa, appena nato o molto giovane, spesso non sanno che i parassiti intestinali nei cuccioli di cane sono una delle problematiche più frequenti. Durante le prime tappe della vita di ogni animale, il metabolismo attraversa una fase assai delicata.

I cuccioli e lo sviluppo del metabolismo

E’ nota la fragilità di un cucciolo quando attraversa la prima fase di sviluppo. L’attività cellulare del so corpo è molto attiva, poiché i muscoli, gli organi e le ossa vengono rinforzati verso il raggiungimento dell’età adulta. Anche il sistema immunitario è interessato da un momento chiave, perché inizia a creare le basi che serviranno alla difesa dell’organismo.

A livello di metabolismo, è necessario fornire al vostro piccolo animale un’alimentazione rinforzata, principalmente nelle proteine ​​e nei grassi sani. Pertanto, dovreste optare per cibi e pappe bilanciate, specifici per i cuccioli. Il cibo per cani adulti è infatti inadatto a esemplari di pochi mesi o settimane.

Questo stadio di sviluppo coincide dunque con una consistente presenza di sostanze nutritive che circolano nel sangue del giovane animale. Questo è il caso di vitamine, minerali, proteine, carboidrati e grassi. Ciò crea un ambiente più che favorevole per la presenza e diffusione dei parassiti, in proporzione assai maggiore a quanto succede negli animali più vecchi.

quattro cuccioli di cane nella cuccia

La vulnerabilità dell’intestino dei cuccioli

L’organismo di un cucciolo è più vulnerabile contro eventuali attacchi di parassiti. Da un lato, le sue difese non sono ancora completamente preparate per affrontare i numerosi microrganismi dell’ambiente esterno. Inoltre, il piccolo corpicino ospita organi di dimensioni ridotte che possono essere più facilmente attaccati e finire vittime di infiammazioni o intossicazioni.

Per questo motivo è importante sapere come eseguire periodicamente trattamenti interni contro i funghi. E anche sapere come e quando applicare i prodotti antiparassitari. L’obiettivo è evidente: proteggere il vostro amico a quattro zampe senza però creare problemi maggiori.

Principali parassiti intestinali nei cuccioli: tipi e sintomi

I parassiti interni nei cuccioli sono divisi in due grandi gruppi: vermi piatti e vermi rotondi.

Vermi rotondi

Esistono in maggiore quantità e più comunemente colpiscono cani, gatti e anche esseri umani. Ma possono anche attaccare mammiferi selvatici, rettili, uccelli e roditori. Il loro nome è dovuto all’aspetto del loro corpo. A differenza di tenie e vermi piatti, il loro organismo è grasso e tende ad essere più piccolo.

Nonostante le loro piccole dimensioni, hanno la capacità di riprodursi molto velocemente. Possono migrare in tutto il corpo attraverso il flusso sanguigno. In questo modo, riescono a colpire più organi allo stesso tempo e causare danni più gravi al corpo.

Da un punto di vista statistico, i più conosciuti sono i vermi intestinali, il cui nome tecnico è Ascaris lumbricoides. Questi parassiti interni si depositano lungo la mucosa dell’intestino tenue dell’animale infetto. E lo fanno assorbendo i nutrienti prodotti durante il processo digestivo.

Inizialmente, questa infezione parassitaria provoca una forte infiammazione, la cui prima conseguenza è la diarrea cronica. Successivamente, l’animale inizia a soffrire di una crescente carenza nutrizionale. I sintomi principali sono la perdita di peso grave e improvvisa, la mancanza di appetito e la prostrazione, così come alterazioni nella struttura e perdita del pelo.

Tuttavia, è un altro parassita interno, chiamato Toxocara, che rappresenta il maggior rischio per la salute di cuccioli e gatti adulti (specialmente quelli di età inferiore a 6 mesi). La malattia più nota è la toxoplasmosi.

A causa del suo elevato rischio di trasmissione all’uomo e in particolare ai bambini, la toxocariosi (il fenomeno dell’infezione umana per contatto con animali) è considerata una malattia infettiva (o zoonosi) ad alto rischio per la salute pubblica.

Vermi piatti o tenie

Il secondo gruppo è occupato da microrganismi con un corpo piatto e lungo, come una specie di nastro adesivo, che tendono ad essere più estesi dei vermi rotondi. Sono state riconosciute tenie di oltre 6 metri di lunghezza. Insomma, possono tranquillamente arrivare a occupare l’intero intestino.

cucciolo in grembo a ragazza seduta sul prato

A differenza dei lombrichi, le tenie hanno bisogno di un ospite intermedio. Le loro larve, infatti, possono svilupparsi e penetrare nel corpo di gatti, cani e umani.

Gli organismi “ospiti” più comuni sono le pulci e le zecche. Ciò genera la necessità di un doppio trattamento composto da sverminazione interna ed esterna.

Ci sono patologie di massiccia contaminazione da vermi piatti, come gli echinococchi. La malattia che ne deriva (echinococcosi) è contagiosa per gli esseri umani e la sua prognosi può essere seria. In Italia, vengono diagnosticati molti casi ogni anno. E diverse regioni hanno promosso vere e proprie campagne di eradicazione del problema.

I parassiti intestinali nei cuccioli rappresentano un rischio per la salute del vostro animale domestico ma anche delle persone che vivono attorno a voi. Per questo motivo, è essenziale portare spesso il cane dal veterinario e mantenere sempre aggiornati i trattamenti interni ed esterni contro vermi e funghi.

Fonte dell’immagine principale: Hugo A. Quintero G.


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