Come prevenire l'aggressività nel vostro cane
Di certo, vivere con un cane è una delle esperienze più belle che si possano fare. Tuttavia, quello che si immagina come un rapporto padrone-cane idilliaco, diventa un vero e proprio incubo se l’animale è aggressivo. È molto importante evitare l’insorgere di tale comportamento per non imbattersi in situazioni spiacevoli, e spesso dai risvolti tragici. In questo articolo vi parleremo di come prevenire l’aggressività nel vostro cane.
Un certo grado di aggressività nei cani è normale
Si pensa che l’addomesticamento del cane sia avvenuto nel Neolitico. Tuttavia, 15000 anni di convivenza con l’essere umano non hanno cancellato le regole della vita sociale del branco. Infatti i cani considerano l’essere umano alla stregua di un individuo del gruppo e gli assegnano un ruolo specifico. Per questa ragione è fondamentale che il vostro cane capisca fin da subito chi comanda in casa. Ovviamente dovete essere voi!
Aspetti importanti per evitare che il vostro cane sia aggressivo
1.Informazione.
Per prima cosa dovete sapere che tipo di cane volete: da compagnia, da guardia, da lavoro, ecc.
Valutate poi l’ambiente in cui vivrà il vostro cane. Dovete considerare se ci sono bambini, o persone anziane, sapere quanto tempo gli potete dedicare, pensare se la casa è adatta e, se ci sono già altri animali, se la convivenza è possibile. Insomma soppesate tutti gli elementi che il cane troverà quando farà ingresso nella vostra famiglia.
Una volta considerati tutti questi fattori, potete cominciare ad informarvi sulle razze per scegliere il cane che più si adatta alla vostra situazione. I cani tranquilli ed obbedienti sono più docili e non danno problemi.
2.Educazione. Dovete sapere che nella vita del cane ci sono due momenti cruciali che determinano lo sviluppo della sua personalità. Entrambi appartengono alle prime fasi della vita del cane, quando è ancora un cucciolo:
- Socializzazione Primaria: fino al secondo mese di vita. In questo periodo la madre sprona i cuccioli più sottomessi per farli essere più forti e, allo stesso tempo, mitiga il carattere degli individui più aggressivi. Per questa ragione è importante non separare i cuccioli dalla madre prima che questa fase sia giunta a termine.
- Socializzazione Secondaria: comincia appena si conclude la primaria e dura fino al quarto mese. In questo periodo dovete assumere il ruolo che fino a quel momento è stato della madre e far capire al cucciolo che adesso siete voi il capobranco.
Se volete essere cauti e non correre nessun rischio che possa mettere a repentaglio la salute di chi vi sta intorno, scegliete l’individuo più calmo della cucciolata.
3.Castigo. L’aver scelto un cucciolo calmo, non vi esime dall’educarlo. È importantissimo infatti che il vostro cane capisca il prima possibile ciò che rappresenta un premio e ciò che rappresenta un castigo. Mai e poi mai dovete picchiare il vostro animale da compagnia! Dovete anche sapere che il premio o il castigo devono essere dati nel momento stesso in cui si produce l’azione. Il vostro cane non può collegare la causa all’effetto se questi non sono simultanei.
4. Veterinario. La figura del veterinario è cruciale. Se il vostro cane è aggressivo, parlatene con il veterinario. Prima si diagnostica l’aggressività, meglio è. Non minimizzate gli episodi aggressivi. Non pensate che siano comportamenti estemporanei e di poca importanza. Ricordate che questi atteggiamenti non spariscono da soli. L’aggressività può solo aumentare e quando decidete finalmente di correre ai ripari, magari è troppo tardi.
5. Addestratore. Se ce l’avete messa tutta ma non siete riusciti a controllare l’aggressività del vostro cane, chiedete aiuto ad un addestratore. Ci sono numerose tecniche che possono essere messe in pratica solo da un professionista. Leggete I segreti per correggere il comportamento del vostro cane.
Se seguite attentamente tutti i consigli contenuti nell’articolo, avrete ottime possibilità di controllare l’aggressività del vostro cane.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.