Statunitensi rischiano la propria vita per salvare gli animali
Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García
Le inondazioni hanno isolato diversi stati degli USA, soprattutto nella zona sud del paese. Oltre che per recuperare diversi beni materiali, molta gente ha unito le proprie forze per salvare gli animali.
Il rifugio in pericolo
Dopo queste inondazioni, il rifugio Dunham Springs Animal Shelter è stato gravemente danneggiato. Soltanto il tetto della struttura è rimasto visibile, il resto è diventato preda del disastro naturale che si è imbattuto nel sud degli Stati Uniti.
Per questa ragione, i soccorritori e gli abitanti della zona hanno fatto il possibile per salvare gli animali che erano rimasti intrappolati nel rifugio. Venne immediatamente forzata la porta affinché i cani riuscissero ad uscire nuotando, mentre altri si arrampicavano sul tetto.
Un abitante del luogo ha raccontato che, dopo il disastro, sono state utilizzate delle imbarcazioni per salvare gli animali in pericolo. Una volta messi in salvo, gli abitanti si sono anche occupati di dar loro da mangiare e di proteggerli dal freddo. Nel frattempo, gli impiegati della struttura lavorano per organizzare una nuova casa per i propri animali.
Gli abitanti del luogo hanno affermato che non si sono preoccupati solo di salvare gli animali del rifugio. Anche quelli che avevano perso la propria famiglia nel disastro o che si erano persi a causa dei danni provocati dalle inondazioni sono stati soccorsi.
I cani randagi
Sebbene il numero di animali abbandonati sia elevato, aumenta sempre di più anche la quantità di persone che si organizza per fronteggiare tale problema.
Per salvare un animale randagio e offrirgli una nuova opportunità, alcune persone si avvicinano con estrema cura ad esemplari molto diffidenti nei confronti delle persone.
L’abbandono degli animali è un problema mondiale che ne causa altri. Milioni di cani adottabili muoiono ogni anno semplicemente perché la gente continua a pagare per esemplari da allevamento o li acquista in negozi di animali. Queste stesse persone potrebbero salvare un cane innocente dalla morte adottandolo in un canile.
L’acquisto di cuccioli
Le persone che acquistano cuccioli nei negozi di animali finanziano la crudeltà degli allevatori, tra le altre cose perché i cani vengono di solito maltrattati crudelmente e assassinati in maniera disumana.
Alcuni allevatori che non riescono a vendere i propri cuccioli, infatti, se ne sbarazzano nei modi più orrendi, ricorrendo a metodi quali il soffocamento. Altri semplicemente li abbandonano.
Inoltre, molte delle persone che comprano dei cuccioli, in un secondo momento li considerano un inconveniente e se ne disfano, aggiungendo ancora altri cani innocenti al numero dei condannati a morte.
Altre persone fanno la stessa cosa quando, in modo del tutto inaspettato, si ritrovano a dover gestire una cucciolata perché non hanno avuto l’accortezza di castrare i propri cani.
Se stessimo attenti a non comprare, e se tutti adottassero, nessuno alleverebbe cani e probabilmente nessun innocente morirebbe.
Un tempo per adottare e salvare gli animali
Quando gli animali vengono abbandonati e finiscono in un canile, le loro probabilità di uscirne vivi sono poche.
Sin dal loro arrivo, comincia una corsa contro il tempo e cani e gatti hanno un periodo limitato per essere reclamati dai padroni o per trovare una nuova casa. Inoltre, agli animali che vengono considerati inadeguati a causa di malattie, incidenti o aggressività non viene fornita neppure questa piccola possibilità di salvezza.
I numeri parlano
Fonte: www.elcolombiano.comSecondo i dati raccolti in tutto il mondo, si stima che gli animali abbandonati ogni anno sfiorano i seicento milioni. Vengono abbandonai circa 4 milioni di cani all’anno solo negli Stati Uniti. Nel Regno Unito si stima che il numero sfiori i 130.000.
Non si tratta solo di cani abbandonai. Infatti, c’è anche un grosso problema riguardante gatti, conigli e furetti. Altre specie piccole soffrono la stessa sorte, ma il loro abbandono è molto più semplice da occultare.
Canili ed eutanasia
Molti rifugi e canili che in tutto il mondo conducono ogni anno milioni di animali adottabili e sani alla morte, spesso utilizzano il termine “Eutanasia” per giustificare le loro azioni.
L’eutanasia, però, è per pazienti con malattie dolorose e incurabili. La maggior parte degli animali che i canili sacrificano non sono aggressivi, sono anzi sani e pronti per essere adottati. Si ricorre a tale espediente solo perché non ci sono abbastanza persone che adottano o accolgono tutti gli animali che ne avrebbero bisogno.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.