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Sapevate che in Spagna vivono ben 5 specie di tartarughe?

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La Spagna è il paese europeo che presenta la maggior ricchezza di specie di tartarughe. Ecco quali sono.
Sapevate che in Spagna vivono ben 5 specie di tartarughe?
Érica Terrón González

Scritto e verificato la veterinaria Érica Terrón González

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

La fauna chelonica spagnola può essere considerata povera, rispetto all’elevato numero di specie presentato da altri paesi del mondo, come gli Stati Uniti o l’India. Tuttavia, in abito europeo, le tartarughe della Spagna sono tra i gruppi più ricchi per numero di specie, con esemplari ben conservati e, in alcuni casi, perfino numerosi.

Le tartarughe della Spagna

Quali specie di tartarughe esistono in Spagna?

Nella penisola iberica sono presenti, in totale, cinque famiglie, e tutte loro sono comprese nel sottordine dei criptodiri. All’interno di queste famiglie esistono complessivamente 11 specie, tra le quali predominano le testuggini e le tartarughe marine. In totale si tratta di:

  • Due specie di tartarughe terrestri: la tartaruga moresca o testuggine greca (Testudo graeca) e la tartaruga di terra o testuggine di Hermann (Testudo hermanni).
  • Quattro specie di testuggini: la tartaruga palustre mediterranea (Mauremys leprosa) e la testuggine europea in tutte le sue forme, che sono: Emys orbicularis occidentalis, Emys orbicularis fritzjuergenobsti ed Emys orbicularis hispánica.
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Fonte: http://www.zoologicoelbosque.com/
  • Cinque specie di tartarughe marine: la tartaruga verde (Chelonia mydas), la tartaruga comune o tartaruga caretta (Caretta caretta), la tartaruga liuto (Dermochelys coriacea), la tartaruga di Kemp (Lepidochelys kempii) e la tartaruga embricata (Eretmochelys imbricata).

La loro distribuzione all’interno della geografia spagnola è condizionata dalla discriminazione tra la fauna iberica delle Baleari e quella delle Canarie.

Dove si trovano?

Distribuzione delle tartarughe della Spagna

Le specie marine hanno colonizzato tutti i mari spagnoli, ma vantano una presenza più numerosa nel mare Mediterraneo. La distribuzione peninsulare e delle Baleari non presenta specie endemiche.

In altre parole, quelle che possiamo trovare a Maiorca sono le stesse in cui potremmo imbatterci nella zona nordoccidentale della penisola. È, per esempio, il caso della tartaruga moresca o della testuggine di Hermann.

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Tuttavia, nelle Canarie è possibile trovare esclusivamente specie marine, perché quelle di acqua dolce e le testuggini terrestri non esistono a queste latitudini.

Distribuzione regionale

Per quanto riguarda la distribuzione regionale, le aree che ospitano il maggior numero di specie corrispondono alle zone protette e, spesso, prossime alle foci dei fiumi. Ciò favorisce l’ingresso di tartarughe marine e mantiene elevato il numero di esemplari di testuggini.

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Fonte: https://www.ecoticias.com/

Le regioni che presentano la più alta densità di specie sono le seguenti:

  • Il Parco Nazionale di Doñana, in Andalusia.
  • Il Parco Naturale del Delta dell’Ebro, in Catalogna.
  • La zona nordoccidentale della Catalogna.

La caratteristica di zona umida presentata da Doñana e dal Delta dell’Ebro, unitamente alla loro qualità di parchi, rappresenta un elemento fondamentale per la conservazione di specie di cheloni in Europa.

In Spagna esistono zone prive di tartarughe?

L’assenza di questi animali in alcune zone del territorio nazionale deve essere considerata da due punti di vista:

  • Il fatto che in alcune di queste zone è stato confermato che non esistono cheloni, a causa delle difficili condizioni climatiche per la sopravvivenza di animali a sangue freddo.
  • La possibilità che la loro esistenza sia ignorata, a causa della mancanza di studi erpetologici.

Esempi

Attualmente, in Galizia sono note popolazioni ben insediate di tartaruga palustre mediterranea nel bacino del basso Miño, quando, teoricamente, le temperature presenti non costituirebbero le condizioni ideali per la loro sopravvivenza.

Questo fatto rafforza la teoria secondo la quale, in realtà, a mancare sono gli studi sul terreno, non sugli animali. Nel caso però dei Pirenei catalano-aragonesi, l’assenza di cheloni è dovuta, senza alcun dubbio, alla geografia montuosa della regione.

Nella zona sudorientale della penisola si trovano le popolazioni più numerose dell’intera Spagna. Questo fenomeno è dovuto alla coesistenza di due specie di testuggini in enormi aeree che comprendono le provincie di Huelva, Cadice, parte di Siviglia, Cordova, Cáceres e Toledo, e praticamente la totalità di Badajoz e Ciudad Real.

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Fonte: https://serbal-almeria.com/

Nelle zone di Almeria e Murcia, è opportuno segnalare la presenza della più grande popolazione di tartaruga moresca di tutta la Spagna; più specificamente, nella Sierra de la Almenara.

Per quanto riguarda le città autonome di Ceuta e Melilla, invece, è stata riscontrata le presenza di una sola specie, quella della tartaruga palustre mediterranea. Si ritiene comunque possibile che, in passato, vi siano stati presenti esemplari di tartaruga moresca.

Per concludere, è importante rilevare che la Spagna è il paese europeo che presenta la maggior ricchezza di specie ed esemplari chelonici, grazie ai suoi terreni acquitrinosi protetti.


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  • Merchán Fornelino M, Martínez Silvestre A. Tortugas de España. Madrid: Antiquaria; 1999.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.