Alla scoperta del condor, un uccello maestoso

Alla scoperta del condor, un uccello maestoso

Ultimo aggiornamento: 16 giugno, 2018

Vive sulle montagne delle Ande ed è un uccello veramente maestoso, quando distende le sue ampie ali in volo. In questo articolo vi parleremo del condor delle Ande, originario del Sud America e simbolo nazionale di diversi paesi di questa antica e affascinante regione.

Caratteristiche del Condor delle Ande

Si tratta dell’uccello più grande del pianeta. Solamente l’albatros è in grado di superarlo, per quanto riguarda l’apertura alare. Può arrivare a misurare un metro e mezzo di altezza per un peso di circa 15 chili. Quando dispiega le sue ali, esse coprono l’impressionante misura di 330 centimetri. Ecco perché, quando vola, assume un aspetto ancor più impressionante.

La testa del condor è sprovvista di piume, ma nei maschi si apprezza una cresta (o protuberanza) simile a quella di galli e tacchini. Una delle peculiarità di questo elemento distintivo è che cambia tono a seconda dell’umore dell’animale: può essere più a meno rossiccio.

Sia maschi che femmine possiedono un becco ricurvo con spigoli vivi, zampe prensili con unghie leggermente ricurve che permettono loro di afferrare le carogne. Servono anche a camminare tra le rocce delle montagne.

la straordinaria apertura alare di un condor

Il piumaggio negli adulti è nero brillante, con una parte bianca sul dorso delle ali e sul collo. Gli occhi sono rossi e sporgenti, senza piume, ma con delle specie di ‘rughe’ che aumentano con l’età dell’esemplare. Un’altra curiosità dei condor è che praticamente non producono suoni, per via dell’atrofia congenita che interessa la siringe, l’organo vocale degli uccelli.

L’habitat del condor

Come suggerisce il nome, il Condor delle Ande vive tra le cime dell’omonima catena montuosa dell’America meridionale. La cordigliera delle Ande si estende dal Venezuela alla Terra del Fuoco, in Argentina. Uno dei più grandi territori abitati da questo uccello è il Canyon del Colca, nel sud del Perù.

L’area di maggiore diffusione di questa specie è la Patagonia e la Pampa Argentina, ma è anche presente nella regione andina al confine con il Cile.

È uno degli uccelli che può volare ad altitudini elevate. Per riuscirci, sfrutta le correnti termiche ascendenti di aria calda. Può raggiungere i 6.500 metri di altezza e planare per molti chilometri senza praticamente spostare le sue ali distese. Ciò riduce il consumo di energia e gli permette di coprire distanze notevoli.

Cosa mangia il condor?

Per quanto riguarda l’alimentazione, è un uccello spazzino per antonomasia. Una volta rilevato un animale morto, lo sorvola anche per due giorni. Prima mangia le parti molli, poi usa il forte becco per farsi strada tra le ossa. Il condor può mangiare fino a 5 chili di carne in un solo giorno e poi è in grado di resistere per ben 5 settimane senza mangiare.

particolare di testa e becco del condor visti da vicino

Comportamento e abitudini del condor

Vive in gruppi, nidificando sulle parti più alte delle montagne, al riparo da vento, pioggia ad altezze impossibili da raggiungere da qualsivoglia predatore. In questi rifugi, molto difficili da trovare, i piccoli ed entrambi genitori dormono assieme.

Per quanto riguarda la riproduzione, si tratta di una specie monogama come la maggior parte degli uccelli rapaci. Una volta scelto il partner, a partire dai tre anni di età, gli rimangono fedeli per tutta la vita.

Grotte o pareti rocciose servono loro come nido e ogni stagione la femmina depone un singolo uovo, che si schiude dopo due mesi, con padre e madre che si alternano nella cova. Una volta che il pulcino è nato, viene nutrito con carne rigurgitata. Dopo appena ​​sei mesi, ai giovani viene insegnato a volare e a procurarsi il cibo da soli.

Per un anno e mezzo il piccolo continua a vivere con i suoi genitori. Poi abbandona il nido definitivamente andando a cercare un nuovo territorio in cui potersi nutrire e riprodurre.

Il Condor delle Ande, a volte confuso con l’avvoltoio, è considerato una specie a rischio di estinzione a causa dei bassi tassi di riproduzione. Ci sono progetti di conservazione per gli esemplari che nascono in cattività, anche se non si può ancora parlare di successo perché il processo può richiedere diversi anni.

Infine, vale la pena notare che il condor è avvolto dal misticismo, specialmente in Sudamerica. Gli Incas pensavano che questo uccello fosse immortale e tutte le tribù andine affermano che era responsabile del sorgere del sole, ogni mattina. Appare sugli stemmi di diversi paesi, come Bolivia, Colombia, Cile ed Ecuador e sul logo della compagnia di bandiera dell’Argentina.


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