Scopriamo l'orice dalle corna a sciabola
Scritto e verificato il biotecnologo Alejandro Rodríguez
Oggi vi parleremo di un animale particolare: l’orice dalle corna a sciabola. Vi diremo tutto su di lui, anche le cause per le quali è stato dichiarato estinto allo stato selvatico.
Ecco tutte le caratteristiche dell’orice dalle corna a sciabola:
Orice dalle corna a sciabola: caratteristiche
Il genere Oryx ingloba le così chiamate antilopi orice: si conoscono 4 specie distinte, ma una di questa spicca per la sua bellezza: l’orice dalle corna a sciabola (Oryx dammah).
Stiamo parlando di un animale robusto, con un peso che va dai 140 ai 200 kg. Spicca anche per le zampe corte e per gli zoccoli larghi.
Ma la cosa che colpisce di più sono le sue corna.
Delle corna imponenti
Sia i maschi che le femmine possiedono delle impressionanti corna ad anelli. Possono raggiungere un metro e, a mano a mano che crescono, si incurvano all’indietro.
Da questa curiosa forma deriva il suo nome, poiché ricorda le sciabole curve che usavano alcuni popoli dell’Oriente.
Quando ci sono delle dispute per il territorio e per la gerarchia, le utilizzano per lottare. I combattenti le puntano in parallelo, quindi raramente si feriscono.
Habitat e alimentazione dell’orice dalle corna a sciabola
Prima della sua scomparsa, questa antilope abitava in zone aride e nei pascoli semidesertici a nord dell’Africa, addentrandosi nel deserto del Sahara per alcuni periodi. Si crede che nell’antichità il popolo egizio abbia addomesticato l’orice dalle corna a sciabola per consumarne la carne.
La sua alimentazione è basata su foraggi di graminacee e su vari tipi di arbusti. Come altri animali desertici, può sopravvivere per lunghi periodi di tempo senza bere acqua: la ricava unicamente dai frutti e dalle piante succulenti.
Perché è scomparsa allo stato selvatico?
La prima causa ha a che fare con la caccia eccessiva di cui ha sofferto questo animale. Le sue corna straordinarie lo hanno reso vittima dei cacciatori negli ultimi decenni.
D’altro canto, la perdita e il degrado del suo habitat hanno contribuito a farlo scomparire. L’occupazione umana del suo territorio, così come l’allevamento e la competizione con gli animali domestici per le risorse, hanno fatto diminuire la sua popolazione.
Nel 1985 sono stati contati solamente circa 500 esemplari. Dal 2000 non ci sono prove evidenti della sua presenza allo stato selvatico. Per questo motivo la IUCN ha dichiarato l’onice dalle corna a sciabola come specie estinta allo stato selvaggio.
Per evitare che scompaia totalmente, alcuni paesi come la Tunisia o il Senegal hanno avviato un programma per allevarlo in cattività. A poco a poco, sono state liberate alcune coppie nelle riserve naturali per cercare di recuperare questo meraviglioso animale.
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- Zhang, H., Ren, Y., Chen, L., & Sha, W. (2012). The complete mitochondrial genome of scimitar-horned oryx (Oryx dammah). Mitochondrial DNA, 23(5), 361-362.
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