Sindrome di Wobbler nei cani: cause, sintomi e trattamento

Sindrome di Wobbler nei cani: cause, sintomi e trattamento
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

La sindrome di Wobbler o spondilomielopatia cervicale caudale (SCC) è una malattia che colpisce il rachide cervicale dei cani di grossa taglia. La diagnosi precoce è essenziale per evitare complicazioni gravi, come disabilità o deficit neurologico. In questo articolo parleremo di questa compressione della colonna vertebrale nel cane, presentandovi cause, sintomi e trattamenti possibili.

Sindrome di Wobbler: caratteristiche e sintomi

La sindrome di Wobbler comprende diversi disturbi cronici degenerativi che di solito causano problemi motori e danni neurologici. Succede quando il midollo spinale e i nervi del collo sono sottoposti a compressione eccessiva (mielopatia).

La malattia diventa visibile solo quando il paziente inizia a lamentarsi del dolore costante al collo. Un sintomo non specifico che nei cani, inoltre, è molto difficile da riconoscere all’inizio.

Pertanto, la maggior parte delle diagnosi viene generalmente realizzata dopo la comparsa di segni neurologici più avanzati. Accade solitamente quando il cane inizia a barcollare e perde facilmente l’equilibrio. I principali sintomi della sindrome di Wobbler sono:

  • Camminata instabile e traballante, riscontrabile anche con pochi passi.
  • Dolore o torcicollo.
  • Perdita di massa muscolare su spalle e arti anteriori.
  • Stanchezza e debolezza.
  • Paralisi parziale o completa.
  • Gonfiore delle zampe anteriori e posteriori.
  • Difficoltà ad alzarsi e muoversi.

Sindrome di Wobbler: cause ed eredità genetica

È noto che questa mielopatia deriva dalla riduzione del canale osseo che circonda il midollo spinale molle (canale vertebrale). Detta riduzione è solitamente causata da una malformazione ossea o da uno scivolamento del disco intervertebrale.

L’eziologia specifica della sindrome di Wobbler è sconosciuta. Ma conoscere le sue cause, insieme alla compatibilità delle possibile diagnosi, consente di presumere che la chiave si nasconda nell’ereditarietà genetica.

Quasi il 50% dei casi diagnosticati colpisce cani delle razze Doberman, Mastino Inglese e Alano (Gran Danese). Una maggiore predisposizione è anche osservata in altre razze, come: Levriero irlandese, Bassotto gigante e Rottweiler.

un alano che soffre di Sindrome di Wobbler

Un altro fattore determinante è la dimensione dell’animale. Si presume che la rapida crescita di cani di grossa taglia li renda più suscettibili alle malattie degenerative.

Quasi il 70% delle diagnosi di sindrome di Wobbler si verifica in cani grandi o giganti. Alcuni rari casi si sono verificati in cani piccoli o in miniatura (Yorkshire, Pinscher e Chihuahua).

Diagnosi della sindrome di Wobbler nei cani

La diagnosi differenziale per la sindrome di Wobbler si ottiene osservando la colonna vertebrale e le rispettive vertebre. Per fare questo, il veterinario richiederà l’esecuzione di un test a raggi X, una tomografia computerizzata, una risonanza magnetica e un mielogramma.

Normalmente, il medico richiederà anche esami del sangue e delle urine per escludere altre patologie più frequenti. Terrà inoltre conto di un’analisi del quadro generale della salute dell’animale, oltre al suo profilo genetico.

Come curare la sindrome di Wobbler nei cani?

Il trattamento consiste nell’intervento chirurgico per alleviare la pressione nel midollo spinale e decomprimerlo. Ma l’esito dell’operazione dipenderà dalla forma fisica dell’animale e dalla posizione di compressione nel midollo.

Quando l’animale è molto indebolito o ha un’età avanzata, il veterinario può scegliere di non eseguire l’intervento. La probabilità di morte o di danno neurologico irreversibile è talmente elevata da non giustificare l’esposizione dell’animale a un rischio del genere.

un cane lupo sdraiato sul lettino del veterinario

In questi casi, il trattamento è di solito ambulatoriale per ridurre il dolore e migliorare la qualità della vita del cane con sindrome di Wobbler.

Recupero post operatorio

Per garantire un recupero adeguato, il cane deve completare un periodo di riposo di 2-3 mesi. È essenziale evitare che l’animale salti o corra per non danneggiare la solidificazione delle ossa.

Dato che il cane non può camminare, è importante adagiarlo su superfici morbide e comode. Logicamente, l’animale verrà tenuto sotto osservazione per evitare la formazione di ulcere e ferite.

La fisioterapia sarà essenziale per accelerare il recupero e rafforzare il corpo del cane. Inoltre, previene la perdita di massa muscolare e atrofia dovuta alla mancanza di movimento.

Sindrome di Wobbler: è possibile prevenirla?

Poiché è associato a fattori genetici, non è possibile parlare di una vera prevenzione per la sindrome di Wobbler. Comunque, vi suggeriamo di rafforzare il corpo e il sistema immunitario del vostro migliore amico in modo che cresca e si sviluppi in modo più sano.

Pertanto, è essenziale fornire una dieta equilibrata e far fare un’attività fisica regolare al cane. Oltre al rispetto della medicina preventiva e andare dal veterinario con una certa frequenza.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.