Sparviero: caratteristiche e comportamento
Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García
Il nome scientifico di questo bellissimo uccello, lo sparviero comune, è Accipiter nisus e appartiene all’ordine degli uccelli falconiformi. In questo articolo vi aiuteremo a conoscerlo meglio.
Questo piccolo rapace vive praticamente in tutta Europa, compresa l’Italia, dove nidifica. Ma lungo tutta l’Asia, fino al Vietnam e al Giappone, passando attraverso il Nord Africa. Anche se è considerato difficile da addestrare, viene da tempo usato nella pratica della falconeria.
Nel corso storia, diverse civiltà antiche, come greci, egizi e germani, ritenevano che lo sparviero fosse un uccello sacro. A questo volatile venivano attribuiti alcuni “poteri” per via della sua velocità e la forma di volare.
Dato che è considerato un uccello a rischio di estinzione, vedremo ora le sue caratteristiche e il suo comportamento per identificarlo e proteggerlo.
Lo sparviero: caratteristiche fisiche
Questo uccello nella fase adulta presenta un grande dimorfismo sessuale, cioè differenze evidenti tra gli esemplari di genere diverso. Infatti, la femmina è più grande del maschio. Lo supera del 25% rispetto alle dimensioni, con un’apertura alare compresa tra 67-80 centimetri e circa 300 grammi di peso.
Per quanto riguarda la sua altezza, il maschio può misurare 28 centimetri e la femmina 38. Lo sparviero ha ali corte e arrotondate sul bordo e una coda leggermente più lunga. Queste due caratteristiche consentono un volo veloce ed efficace per cacciare qualsiasi preda.
Il suo piumaggio è grigio bluastro nella parte superiore, mentre il dorso è biancastro con abbondanti strisce marroni. Questa dualità di colori lo rende attraente per gli occhi.
Gli occhi gialli e dilatati al centro gli conferiscono uno sguardo attento e penetrante. Si ha l’impressione che lo sparviero veda tutto e possa sempre controllare tutto ciò che si muove attorno a lui.
Per poter cacciare, utilizza il suo piccolo becco ricurvo in punta che gli consente di afferrare e trascinare la preda. Le sue zampe forti e gli artigli larghi sono armi perfette per immobilizzare la vittima e sostenerla durante il volo.
Gli sparvieri, durante la fase di accoppiamento, emettono dei versi acuti e ripetitivi facilmente riconoscibili, simili a un “ki-ki-ki-ki”.
L’habitat dello sparviero
Questo bellissimo rapace vive solitamente in foreste umide e fitte, come boschi di querce e pinete, ma anche aree boschive vicino agli insediamenti umani. Sebbene questo uccello predatore sia sedentario, quelli presenti al nord, sono soliti migrare verso le aree meridionali tra settembre e novembre.
Alimentazione
Le sue prede preferite sono piccoli uccelli, come storni, tordi, passeri e merli. Ma gli esemplari adulti sono in grado di cacciare prede fino al mezzo chilo di peso, senza particolari problemi.
A seconda della disponibilità di cibo, possono nutrirsi anche di roditori, insetti e lucertole. Gli sparvieri cacciano in modo veloce e preciso grazie alle loro caratteristiche fisiche, in particolare la forma delle ali e la lunga coda, che assicurano a questo uccello grande manovrabilità. Quando avvista la sua preda, lo sparviero vola in circolo aumentando di altezza, per poi lanciarsi in picchiata sulla vittima.
Riproduzione
La femmina depone da tre a sei uova tra i mesi di maggio e giugno e l’incubazione dura in media 30 giorni. Il nido degli sparvieri viene costruito tra i rami degli alberi o sopra i cespugli, utilizzando piccoli rami e cortecce.
Lo sparviero maschio si occupa di cercare cibo per i pulcini e la madre, fino a quando sono in grado di volare da soli, circa 30 giorni dopo la nascita. I piccoli di sparviero raggiungono la maturità dopo due o tre anni.
Alla nascita, hanno un becco ricurvo di colore grigio, con la punta nera, e zampe di una tonalità gialla. Il loro piumaggio è bianco con macchie nere. Dopo pochi giorni le piume della testa cambiano di colore.
La situazione attuale dello sparviero in Italia
Abbiamo già anticipato che questo rapace vive nel nostro paese. In Italia è possibile vederlo su Alpi e Appennini, nonché in Sicilia e Sardegna. Ama nidificare ad alta quota, fino ai 1900 metri sul livello del mare.
Fortunatamente, questa specie è inserita come specie a basso rischio nella Lista rossa dell’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura).
Durante la metà del XX secolo, la popolazione di sparviero in Italia diminuì sensibilmente, per colpa dell’uso di antiparassitari che ne causavano l’infertilità. Negli Anni ’70 tali prodotti furono banditi e si è potuto immediatamente apprezzare un progressivo recupero della specie.
Oggi, i maggiori pericoli sono rappresentati da strutture umane in cui lo sparviero può rimanere intrappolato, come cavi elettrici o filo spinato. A livello di predatori, invece, lo sparviero deve vedersela con gufi, civette, ma soprattutto falchi, aquile, astori e martore.
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