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L'Ara fronterossa, un maestoso pappagallo sotto minaccia

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Sono molte le specie di pappagalli minacciate dal traffico illegale, e una di esse è l'Ara fronterossa, niente meno che il pappagallo più a rischio della Bolivia!
L'Ara fronterossa, un maestoso pappagallo sotto minaccia
Eugenio Fernández Suárez

Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

La Bolivia è nota per il traffico illegale di specie esotiche che mette a rischio tantissimi pappagalli. Una delle specie più a rischio è l’Ara fronterossa (Ara rubrogenys), appartenente alla famiglia degli Psittaicidi e presente esclusivamente in questo stato sudamericano.

Scopriamo perché l’Ara fronterossa è sotto minaccia in quest’articolo. Questo magnifico pappagallo è in pericolo a causa dell’attività umana.

Caratteristiche dell’Ara fronterossa

Questo volatile appartenente al genere Ara, è molto più piccolo di alcuni dei suoi parenti e arriva a misurare appena 60 cm di longitudine totale. Prende il nome dalle caratteristiche macchie rosse sulla fronte e sulle guance, che le permetteno di distinguersi tra altri esemplari della stessa famiglia.

Possiede inoltre chiazze arancioni sulle spalle e le zampe, che contrastano con il resto del corpo, dal piumaggio verde. Tutto il suo corpo è ricoperto di piume salvo la zona intorno agli occhi e intorno al becco, dove si può notare una pelle rosea.

Possiede, come gli altri pappagalli del genere ara, un becco forte e in questo caso di colore nero, che gli permette di rompere i frutti più duri che altri uccelli non riescono ad aprire.

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Comportamenti dell’Ara fronterossa

Le specie di pappagallo sotto minaccia sono tendenzialmente monogame, ovvero scelgono un partner che mantengono per tutta la vita (anche se ci sono anche eccezioni alla regola). In coppia creano nidi molto particolari in cima a dirupi scoscesi; allevano due cuccioli alla volta, ma spesso uno solo riesce a sopravvivere.

L’Ara fronterossa vive in zone più secche rispetto ad altri psittacidi, motivo per cui spesso ricorre alle coltivazioni adiacenti, soprattutto quelle di mais, per cibarsi nella stagione secca che va da maggio a ottobre. Proprio come per la maggior parte dei pappagalli, il dimorfismo sessuale non è marcato, e maschi e femmine hanno ruoli e comportamenti simili.

Habitat e conservazione

Quest’animale vive nei boschi della Bolivia, concretamente a Cochabamba, Chuquisaca, Potosí e Santa Cruz, distribuendosi su un’area che misura all’incirca 5.000 chilometri quadrati. La si può trovare anche in prossimità di zone scoscese a clima semiarido, dove l’Ara fronterossa è solita costruire i suoi nidi.

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È bene sottolineare che in passato l’area di distribuzione della specie era molto più ampia: a partire dagli anni ’80 iniziò ad intensificarsi la cattura di questi pappagalli ai fini della vendita illegale come animale domestico. Più di 1000 esemplari furono sottratti al loro habitat naturale, motivo per cui oggi la specie è considerata in pericolo di estinzione.

Inoltre, si stima che il 40% del suo habitat sia stato distrutto: l’espansione dell’agricoltura intensiva da parte dell’uomo per alimentare il bestiame o produrre combustibile ha portato alla distruzione di gran parte delle aree popolate da questo volatile.

Sono purtroppo ben poche le misure protettive attuate in difesa della specie, e soltanto di recente il governo boliviano si è impegnato nella sua protezione insieme ad associazioni di protezione animale.

Per la loro sopravvivenza sono in progetto riserve naturali e la sensibilizzazione della popolazione locale circa il rispetto dell’ambiente, così da fermare il traffico illegale e il fenomeno del disboscamento. Si spera di poter assicurare un futuro ai pappagalli minacciati della Bolivia.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.