L'obbligo di sterilizzazione nei contratti di adozione
Molti proprietari di animali domestici si chiedono come mai i contratti di adozione includano una clausola che richiede la sterilizzazione dell’animale. Qualcuno obietta che si tratta di un obbligo esagerato e violento.
In questo articolo, al contrario, vi illustreremo i motivi per i quali questo strumento di prevenzione non solo è utile, ma anche fondamentale, per la salute di tutti. Oggi parliamo di sterilizzazione e contratti di adozione.
I contratti di adozione
Ogni volta che si decide di adottare un animale domestico da un rifugio per animali, occorre firmare un contratto di adozione.
In esso vengono stabiliti alcuni punti fondamentali, come il divieto di vendita dell’animale, l’impegno a prendersene cura, la responsabilità di nutrirlo e garantirgli felicità e benessere.
Ma, oltre tutto ciò, a volte vengono aggiunge delle clausole che, spesso e volentieri, possono sorprendere il firmatario. Come quella riguardante la castrazione o sterilizzazione.
Le clausole
Quando parliamo di clausola ci riferiamo alle diverse disposizioni che appaiono in un contratto, e che impegnano entrambe le parti al loro adempimento.
Firmare un contratto e violare una o più clausole può portare all’annullamento di quell’accordo scritto.
La sterilizzazione nei contratti di adozione
Uno dei problemi più dibattuti riguarda la clausola di castrazione o sterilizzazione. Il che significa che, quando l’animale raggiunge l’età appropriata, chi l’ha adottato ha l’obbligo di portare l’animale dal veterinario e farlo sterilizzare.
Per semplificare l’operazione, gli stessi responsabili o i volontari del rifugio, o canile, forniscono informazioni su dove è possibile realizzare questo piccolo intervento e altri dettagli che possano aiutare i nuovi proprietari.
Spesso si resta sorpresi dalla perentorietà di questa clausola. Ma, come vedrete, si tratta di una misura preventiva che produce vantaggi sia per l’animale che per l’intera comunità.
Sterilizzare un cane adottato: è obbligatorio?
Generalmente, recandovi presso un rifugio per animali abbandonati, avete la possibilità di adottare un cucciolo o anche un cane adulto.
In questo secondo caso, si tratta spesso di esemplari con alle spalle già un’esperienza di adozione o di animali recuperati da uno stato di randagismo.
Nel nostro paese, è obbligatorio sterilizzare i cani randagi. Si tratta di una misura introdotta in Italia con la legge Finanziaria del 2007 per dare supporto al piano di controllo delle nascite degli animali domestici.
Tenete presente che, nel Belpaese, ogni anno vengono abbandonati 150 mila cani e 450 mila gatti, molti dei quali nati da animali di proprietà che non sono stati sterilizzati.
Se, da un lato, abbandonare un animale può portare all’arresto e a pagare multe salatissime, è logico che l’alta capacità riproduttiva di questi animali può innescare una vera emergenza sanitaria per città e regioni.
Vantaggi della sterilizzazione negli animali domestici
Anche se può sembrare una scelta imposta e alcune persone possono accusarvi di agire contro natura, la sterilizzazione è un’opzione responsabile che ha come conseguenza soltanto vantaggi. Vediamo quali sono quelli più rilevanti:
- Riduce la comparsa di malattie gravi, come il cancro.
- Viene eliminata la possibilità di gravidanze inattese.
- Previene la riproduzione illegale e lo sfruttamento degli animali.
- Abbassa il tasso di abbandono.
- Allunga la vita delle femmine.
- Limita il rischio di fuga dei maschi.
- Modera l’aggressività ormonale.
Pertanto, se state pensando di adottare un animale domestico, tenete presente che avete l’obbligo di sterilizzare il vostro nuovo amico a quattro zampe. Si tratta di una misura di prevenzione che migliorerà la salute di questi esseri viventi ed eviterà possibili rischi per la comunità.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.