Tartarughe di terra: alimentazione e cura
Scritto e verificato il biologo Cesar Paul Gonzalez Gonzalez
Le tartarughe sono tra i rettili più affascinanti che esistano, in quanto hanno un aspetto piuttosto imponente grazie al loro guscio duro e pesante. Contrariamente alla credenza popolare, occuparsi di loro in cattività può essere difficile. Pertanto, non sono considerate un buon animale domestico per i principianti.
Per quanto sia vero che le tartarughe sono esemplari dall’aspetto sorprendente, i loro bisogni primari non sono sempre alla portata di tutti. Se volete sapere come occuparvi delle tartarughe in cattività, continuate a leggere questo articolo.
Come sono fatte le tartarughe?
Le tartarughe di terra fanno parte della famiglia Testudinidae, che si caratterizza per avere un guscio ruvido, zampe colonnari e dita ben differenziate. Grazie a queste caratteristiche, le tartarughe che vivono sulla terraferma sono in grado di muoversi senza difficoltà e difendersi dai predatori.
Le dimensioni e la lunghezza di ogni esemplare dipendono dalla specie. Tuttavia, questi rettili terrestri misurano in media 83 centimetri di diametro e pesano quasi 99 chili. I loro maggiori rappresentanti sono le testuggini delle Galapagos, con un guscio che misura più di 1 metro di lunghezza e un peso fino a 300 chilogrammi.
In generale, tutte le tartarughe hanno una lunga aspettativa di vita, in quanto alcune specie sono in grado di superare i 100 anni di età. Quindi, se avete l’obiettivo di tenere uno di questi curiosi esemplari in cattività, dovreste prepararvi a prendervene cura per molto tempo.
Specie più comuni come animali domestici
Secondo il portale dell’Enciclopedia Britannica, esistono circa 15 generi e 49 diverse specie di tartarughe. Tra tutte, gli esemplari più spesso tenuti come animali da compagnia sono i seguenti:
- Testuggine marginata (Testudo marginata).
- Testuggine di Horsfield (Testudo horsfieldii).
- Testuggine greca (Testudo graeca).
- Testuggine di Hermann (Testudo hermanni).
- Testuggine africana (Centrochelys sulcata).
Cura delle tartarughe
I rettili sono tra gli animali esotici più difficili di cui prendersi cura, poiché la loro pelle e il loro metabolismo richiedono determinate condizioni per mantenersi in salute. Questo vale anche per le tartarughe di terra. Tuttavia, la maggior parte dei proprietari non ne è a conoscenza e gran parte degli esemplari muore nei primi anni di vita.
Prima di acquisire qualsiasi tipo di animale domestico, è importante informarsi sui suoi bisogni di base. In caso contrario, potrebbero verificarsi una serie di problemi a lungo termine che ne compromettono la salute e la qualità della vita. Per quanto riguarda le tartarughe, alcuni dei loro requisiti sono i seguenti.
1. Terrario
I terrari delle tartarughe devono essere abbastanza lunghi in modo da non provocare problemi durante la crescita. Finché sono piccole, è possibile tenerle in uno spazio ristretto come un acquario, ma in breve tempo dovranno essere spostate in uno più grande. Per questo motivo, diversi proprietari utilizzano parte del proprio cortile per allestire una specie di zona dedicata, che dia loro libertà e simuli un po’ il loro habitat naturale.
Una volta deciso quale spazio occuperà la tartaruga, è necessario prestare attenzione alle caratteristiche del terrario. I seguenti 4 punti sono essenziali per la loro vita in cattività:
- Umidità. Sebbene le abitudini di queste tartarughe siano terrestri, hanno comunque bisogno che l’ambiente sia umido. Idealmente, l’umidità dovrebbe essere compresa tra il 40 e il 50%, ma alcune specie potrebbero richiedere fino all’80%. Potete posizionare un contenitore d’acqua all’interno del terrario e l’evaporazione aumenterà i livelli di umidità.
- Temperatura. I rettili sono animali ectotermi, che hanno bisogno di calore per svolgere le loro funzioni vitali. Pertanto, la temperatura dovrebbe essere mantenuta tra 25 e 32°C. Inoltre, è bene dividere l’habitat in 2 parti, una fredda e una più calda, in modo che la tartaruga possa raffreddarsi quando necessario.
- Illuminazione. Oltre al calore, le tartarughe utilizzano i raggi UV della luce naturale per metabolizzare alcune proteine coinvolte nella calcificazione delle ossa e del guscio. Per questo motivo, hanno bisogno di almeno 10 ore di luce solare quotidiana affinché il loro corpo funzioni normalmente. Nel caso in cui la posizione del terrario non sia favorevole alla ricezione della luce solare, è possibile utilizzare speciali luci a led per rettili, che emettono la radiazione UV di cui hanno bisogno.
- Substrato. Il terreno dell’habitat della tartaruga dovrebbe essere costituito da terra naturale o sabbia. Questo servirà come riserva di calore e permetterà al vostro animale domestico di sentirsi libero. Inoltre, esistono alcuni substrati alternativi, come la carta di giornale, che riducono i costi e il lavoro di pulizia.
2. Cibo
La maggior parte delle tartarughe di terra sono erbivore, quindi la loro dieta si basa su diverse verdure, frutta, foglie, piantine e semi. Hanno però bisogno anche di un piccolo apporto di proteine che si trovano in alimenti come mangimi, insetti, vermi o lombrichi. Pertanto, una buona dieta comprenderà sia alimenti di origine animale che verdure varie.
Tenete presente che i gusci delle tartarughe crescono e si riparano costantemente, pertanto hanno bisogno anche di integratori di calcio. Di solito vengono aggiunti al cibo sotto forma di polvere e non presuppongono perciò ulteriori problemi con la dieta. In generale, ad ogni esemplare dovrebbe essere offerto cibo a sazietà tra le due e le tre volte alla settimana.
3. Salute
I rettili sono tra gli animali più complicati da diagnosticare, poiché le loro condizioni di salute non si fanno evidenti a meno che non siano già gravi. Per questo motivo, è essenziale controllare lo stato dell’habitat dell’animale, il suo aspetto, il suo comportamento e i possibili sintomi ogni giorno. Alla minima indicazione che qualcosa non va, portatelo immediatamente dal veterinario.
Uno dei problemi più frequenti nei cheloni sono i disturbi respiratori. Per evitarli, monitorare da vicino i parametri del terrario e non lasciare che si verifichino sbalzi di temperatura. Inoltre, considerate di far controllare il vostro animale domestico almeno una volta all’anno per assicurarvi che sia in buona salute.
4. Riproduzione
La riproduzione delle tartarughe di terra avviene solitamente tra i mesi di maggio e settembre. Tuttavia, sono le condizioni climatiche a regolare il momento esatto dell’accoppiamento. Una volta fecondate, le femmine cercano un’area dove poter scavare il nido e deporre fino a 16 uova. Il substrato (terra o sabbia) fungerà da riserva di calore e incuberà i piccoli per un periodo compreso tra 2 e 4 mesi.
Non è consigliabile far riprodurre le tartarughe se non si dispone di una formazione professionale. Questo perché le uova richiedono cure speciali e l’uso di incubatrici, il che rende impossibile per un proprietario farlo da solo.
La deposizione pone anche un pesante fardello sul corpo della femmina. Pertanto, la sua vita è a rischio durante questo processo e in alcuni casi sia lei che tutta la sua prole possono morire. Infatti, anche se le uova escono dal corpo della madre, la maggior parte dei piccoli morirà poco dopo la schiusa senza cure adeguate.
Come potete vedere, prendersi cura delle tartarughe di terra non è un compito facile. Comporta un grande sacrificio e un profondo impegno per la salute dell’animale, quindi non tutti hanno i requisiti per poterne avere una. Anche se potrebbe non sembrare, questi rettili sono tra gli animali più difficili da tenere in cattività. Pertanto, riflettete attentamente sulle opzioni che avete a disposizione prima di scegliere queste tartarughe.
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