Il test di intelligenza che i cani non superano
Scritto e verificato l'educatrice cinofila Laura Huelin
Sono molti gli scienziati che realizzano test di intelligenza sugli animali. Ve ne sono di vari tipi e sono fondamentali per portare avanti determinate ricerche. Ovviamente esistono test in cui determinate specie hanno maggior successo di altre. Come nel caso di un particolare esperimento che i cani non riescono a superare, a differenza di quanto mostrato da lupi e pappagalli. Ecco questi test di intelligenza
Cosa misurano i test di intelligenza animale?
Anche se vengono chiamati “test di intelligenza”, in realtà questi esperimenti prendono in esame molti altri elementi che potrebbero non essere correlate all’intelligenza, così come viene intesa da noi umani. Certo, non sono esperimenti di matematica o di logica: sono orientati a verificare certe capacità e comportamenti degli animali, come la cooperazione, l’altruismo, il senso di giustizia.
Uno degli esperimenti più famosi degli ultimi anni ha misurato quest’ultima variabile. Due scimmie dovevano portare a termine lo stesso esercizio in cambio di un premio. Una volta dopo l’altra, a una delle scimmie veniva dato un premio molto superiore all’altro e ciò che accadde fu davvero sorprendente.
Dopo solo un paio di ripetizioni, la scimmia che aveva ricevuto il premio di minor valore iniziò ad arrabbiarsi, fino al punto di rifiutare completamente il premio. Tuttavia, i ricercatori osservarono che la loro rabbia era diretta verso la persona che distribuiva i premi, non verso l’altra scimmia. In alcuni casi, addirittura, quest’ultima cercava di condividere il premio con la scimmia svantaggiata.
Il test che i cani non superano
L’esperimento sull’intelligenza animale non superato dai cani, fu realizzato con l’obiettivo di scoprire fino a che punto può arrivare la cooperazione tra due animali della stessa specie, e da tempo viene realizzato su animali molto diversi.
Nell’esperimento venne usata una piattaforma dotata di ruote, su cui vennero disposti molti premi molto interessanti, ma posta dietro una recinzione. Per poter accedere ai premi, gli animali dovevano tirare assieme due corde, allo stesso tempo.
Nel corso dei vari esperimenti, si scoprì che gli elefanti sono in grado di risolvere il problema quasi subito. Anche pappagalli e cornacchie riescono a collaborare facilmente, per ottenere il premio.
La sorpresa è arrivata con i lupi: sono stati in grado di risolvere il problema molto rapidamente. Dimostrarono una grande capacità di coordinazione: il lupo che arrivava per primo alla sua corda, aspettava il compagno per iniziare a tirare e risolvere il test.
Al contrario, furono i cani a fallire nell’esperimento. Impiegavano troppo tempo per capire che lo corde andavano tirate e non riuscivano a coordinarsi per realizzare l’esercizio assieme. Ogni volta, quindi, rimanevano letteralmente a bocca asciutta.
In alcuni esperimenti successivi, però, si scoprì che i cani addestrati riuscivano a risolvere il quiz dopo qualche tentativo. Parliamo dei cani da soccorso, da salvataggio e quelli poliziotti. Trattandosi solamente di animali altamente formati, è giusto affermare che i cani “normali” non sanno cooperare.
Possibili spiegazioni
Dopo ogni test di intelligenza sugli animali, ovviamente i risultati vengono analizzati e spiegati. In questo caso, però, gli scienziati dovettero elaborare una teoria apposta, dal momento che nessuno si aspettava questo palese fallimento da parte dei cani.
Da un lato, è normale che animali come pappagalli o corvi riuscissero a risolvere il test con una certa facilità: in natura sono costretti a collaborare con gli altri simili. Inoltre, è noto che i corvi comunicano tra loro e, in caso di bisogno, sanno come chiedere aiuto.
Lo stesso vale per gli elefanti: conducono una vita nomade muovendosi con la mandria, e insieme affrontano e superano prove anche molto complesse. Poco tempo fa apparve, su Internet, un video virale in cui diversi elefanti collaboravano per salvare un cucciolo da uno stagno.
Al contrario, i cani si sono evoluti abituandosi a dipendere dagli umani. I cani cominciarono a differenziarsi dai lupi quando scelsero di avvicinarsi ai primi insediamenti umani, nutrendosi dei loro scarti. Smisero di cooperare per poter cacciare e difendersi.
Pertanto, i cani dipendono maggiormente dall’uomo rispetto ad altri animali. Da moltissime generazioni, ormai, hanno smesso di contare sull’aiuto di altri cani per sopravvivere, dimenticando cosa significhi poter collaborare. Ciò non significa che non possano convivere con altri simili, ma che sono abituati a risolvere i problemi in modo individuale.
I test di intelligenza sugli animali sono molto vari e, sebbene non misurino il loro reale quoziente intellettivo in senso stretto, ci permettono di scoprire aspetti sorprendenti della psicologia di questi esseri viventi.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.