Tumori nei roditori: quando appaiono e come affrontarli
Scritto e verificato la biologa Ana Díaz Maqueda
Molte persone decidono tenere un roditore come animale domestico. Per questo motivo ci sono sempre più cliniche specializzate in animali esotici, dove è necessario rivolgersi quando questi animali si ammalano ed hanno necessità di cure. Difatti, soprattutto quando raggiungono la vecchiaia, la probabilità che appaiono dei tumori nei roditori aumenta vertiginosamente.
Pertanto, ratti, topi, porcellini d’India, degu, criceti e gerbilli, hanno bisogno, come cani e gatti, di visite regolari dal veterinario anche se non ci sono sintomi precedenti.
Come altri animali, anche i roditori sviluppano patologie. La differenza è che, a causa del loro rapido metabolismo, lo sviluppo della malattia può essere molto più veloce, causando la morte dell’animale in pochi giorni.
A volte, può accadere di osservare il proprio criceto in salute, senza sintomi e il giorno dopo che appaia moribondo o addirittura morire.
Quando si hanno dei roditori come animali domestici, è necessario essere estremamente attenti a qualsiasi cambiamento nella routine dell’animale: se mangia di più o di meno, o anche se la sua espressione facciale cambia.
Una cosa molto importante da tenere in considerazione quando si hanno dei roditori come animali domestici è la loro dieta, poiché ogni specie deve seguire un tipo di alimentazione esclusiva. Il più delle volte gli animali si ammalano perché non seguono una dieta adeguata. I problemi digestivi, assieme alle neoplasie, sono le malattie più comuni tra i roditori.
Tipi di tumori nei roditori
I tumori nei roditori sono una delle patologie più comuni quando questi animali raggiungono la vecchiaia. L’aspettativa di vita varia notevolmente tra le diverse specie, così come la comparsa di tumori spontanei. Di seguito riportiamo la durata della vita media in diversi roditori domestici:
- Ratti: tra i due e i tre anni e mezzo.
- Topi: tra un anno e due anni e mezzo.
- Gerbilli: tra i due e i tre anni.
- Criceti hamster: tra un anno e mezzo e due anni.
- Porcellini d’India: da quattro a otto anni.
- Degu: con un’aspettativa di vita più lunga, possono raggiungere i 10 anni.
La frequenza dei tumori nei roditori dipende anche dalla specie.
Ad esempio, i ratti sviluppano neoplasie più frequentemente dei topi o, in generale, degli altri animali domestici. I tipi di tumore più comunemente osservati sono:
- Ratti: fibroadenomi benigni del seno, fibromi e fibrosarcomi della pelle, linfosarcomi, carcinomi uterini e tumori timici benigni. Appaiono all’incirca quando l’animale ha circa due anni.
- Topi: in questi animali la cosiddetta età cancerosa, inizia nella seconda metà del primo anno di vita e di solito verso i 16 mesi di età e quando si verifica il picco più alto. All’incirca intorno ai due anni, il 10% dei topi sviluppa delle neoplasie. Gli adenocarcinomi del seno sono i più comuni.
- Gerbilli: carcinomi a cellule squamose, melanomi e neoplasie del sistema riproduttivo femminile.
- Criceti: linfosarcomi nodali, tumori corticali surrenali e adenocarcinomi uterini. Raramente possono comparire tumori alle guance.
- Porcellini d’India: tricofollicolomi, che sono un tipo di tumori benigni tipicamente localizzati nella regione dorsale lombare con alopecia e crosta con un poro centrale aperto che può infettarsi, neoplasie dei polmoni, del tratto riproduttivo, delle ghiandole mammarie del sistema ematopoietico.
- Degu: carcinoma epatocellulare.
E le cure?
La prima cosa di cui dobbiamo tener conto è che la stragrande maggioranza dei tumori nei roditori ha origine quando l’animale è anziano. Pertanto, se il vostro animale domestico è affetto da un tumore maligno, come diagnosticato da un veterinario, l’eutanasia può essere l’opzione più etica.
Di solito però, questi tumori sono benigni e quindi non sono pericolosi per la vita dell’animale. Perlopiù saranno un fastidio, in quanto tendono a crescere notevolmente impedendo la normale locomozione.
In conclusione, quando il tumore non ha una prognosi maligna è consigliabile rimuoverlo, in quanto non rappresenta un rischio per la vita del roditore.
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