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Tutte le caratteristiche del millepiedi

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Oltre ad essere uno degli insetti più storici del pianeta, il millepiedi ha la capacità di rigenerarsi se perde una zampa; il suo morso può risultare velenoso
Tutte le caratteristiche del millepiedi
Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Quattrocento milioni di anni sono sufficienti per considerare il millepiedi uno degli insetti più antichi del mondo. 

Lasciando da parte i suoi antenati fossili di due metri di lunghezza, il millepiedi si è adattato a diversi habitat, ed oggi ne esistono 8000 specie in tutto il globo.

Ancora non si è riusciti a studiarne più di 3000. La caratteristica di avere tra le 15 e le 180 paia di zampe unifica tutta questa curiosa famiglia, mentre il corpo strutturato in anelli, che permette dei movimenti altamente articolati è il secondo tratto di questi insetti.

Il millepiedi appartiene alla famiglia degli artropodi, in particolare dei miriapodi. Sebbene sia un essere schivo, che tende a stare in posti oscuri e nascosti, vale la pena sapere qualcosa sulle sue abitudini, soprattutto se volete evitare la sua velenosa puntura.

Le principali caratteristiche del millepiedi

La tonalità del millepiedi oscilla tra la gamma dei marroni e dei beige. Possiede delle mandibole prominenti ad ogni lato della testa.

Dato che vive nell’oscurità, per orientarsi utilizza delle antenne lunghe che gli servono sia per vedere che per sentire. La vista del millepiedi è quasi nulla, e molte specie sono cieche.

Il suo veleno si trova nelle zampe anteriori, che sono le sue armi da difesa e uno strumento di caccia. Servono anche ad attirare il sesso opposto. I maschi hanno gli organi riproduttivi nelle zampe anteriori, e ciò gli permette di distinguersi.

La specie più grande è lo scoloprenda. L’esemplare di maggiori dimensioni è stato trovato in Colombia e misurava circa 24 cm.

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Una qualità del millepiedi è la sua capacità di rigenerarsi. Come accade in molti altri insetti, se perde una zampa, dopo poco tempo rinasce.

Alimentazione e habitat del millepiedi

Il millepiedi si alimenta degli insetti che caccia. La sua grande flessibilità e soprattutto il suo potente veleno, lo rendono praticamente invincibile nei cupi confini della terra e delle città. Dai lombrichi ai molluschi, passando alle uova dei propri cuccioli, questo feroce cacciatore non perdona nessuno.

E’ molto abile a scappare dai predatori. Sia paralizzando l’avversario con i suoi aghi tossici o sotterrandosi, questo insetto esce indenne da tutti gli scontri.

Per quanto riguarda l’habitat, preferisce dei climi umidi tropicali o semitropicali, anche se ci sono delle varietà sparse per tutto il mondo. Nei boschi, nelle foreste, nella savana o in montagna, è molto probabile incontrarne un esemplare.

Questo curioso insetto può nascondersi tra gli alberi, nella corteccia o tra le piante.

Dato che cammina veloce, si sposta velocemente cercando delle prede nei giardini. E’ frequente che durante i suoi viaggi esplorativi entri nelle case.

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Il veleno dei millepiedi

Negli ultimi anni gli scienziati si sono ripromessi di studiare il veleno di questi artropodi. Il morso letale del millepiedi assomiglia solo a quello dei ragni più pelosi. Delle ricerche riportano come risultato un cocktail chimico capace di uccidere dei topi.

Lo Scolopendra subspinipes mutilans, una varietà di millepiedi nota come Scoloprenda a testa rossa, è stato uno dei più analizzati. Il biologo Shilon Yang ha dato la notizia alla comunità scientifica della scoperta di una molecola mortale nel veleno dei millepiedi.

Come agisce Spooky, la terribile tossina dello scolaprenda a testa rossa? Il processo inizia bloccando gli ioni di potassio mediante la membrana cellulare. Ciò implica che tutti i sistemi del corpo smetteranno di funzionare, mentre il potassio serve ad attivare i muscoli.

Sebbene siano stati registrati pochi decessi a causa di un morso di millepiedi, è certo che le persone devono recarsi con urgenza al pronto soccorso.

Nel caso in cui in cui la puntura provenga da una specie molto velenosa, la ferita può provocare molto dolore.

Per un trattamento analgesico si possono applicare dei farmaci che lo blocchino. La medicina che potrebbe fronteggiare il blocco del potassio non è stata ancora provata sulle persone.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.