11 razze di cani ibridi
Scritto e verificato la biologa Georgelin Espinoza Medina
Ci sono più di 300 razze canine in tutto il mondo riconosciute dalla Federazione Cinologica Internazionale (FCI). Tuttavia, non sono le uniche razze esistenti. Esistono molte razze ibride, altrettanto belle e affascinanti. Conoscete le razze di cani ibridi?
Vengono chiamati anche cani designer, poiché cercano di risaltare determinati attributi o qualità, il colore o l’aspetto del corpo. In generale, si tratta di cani nei quali viene migliorata una caratteristica estetica. In questo articolo vi mostriamo che cosa si intende per cane ibrido e vi elenchiamo 11 diverse razze di questo tipo da non perdere.
Cos’è un cane ibrido?
I cani di razza ibrida derivano dall’incrocio di due razze pure ben definite e consolidate, al fine di evidenziare una certa caratteristica o qualità. In questo modo, alcune caratteristiche di due razze distinte risalteranno in un unico esemplare. Essendo un incrocio, sono considerati cani “impuri” o meticci, con diverse denominazioni nel mondo.
Questi cani costituiscono una parte importante della popolazione canina in tutto il mondo. Ad esempio, in paesi come gli Stati Uniti, uno studio pubblicato nel 2018 ha mostrato che il 47% delle famiglie intervistate aveva almeno uno di questi cani.
Inoltre, sono stati evidenziati dei vantaggi in termini di salute che questi esemplari presentano rispetto a quelli puri. Si stima che grazie alla mescolanza delle razze vi sia una maggiore variabilità genetica e che, quindi, queste siano meno soggette a malattie.
I cani ibridi derivano da un incrocio controllato. Sebbene non siano riconosciuti da associazioni come la Federazione Cinologica Internazionale (FCI) o l’American Kennel Club (AKC), sono altrettanto dolci e affascinanti.
Quali sono le razze di cani ibridi?
Come abbiamo già accennato, esistono molti tipi di cani ibridi. Ecco un elenco di 11 razze di questi cani che vi sorprenderanno.
1. Pomsky
Il Pomsky è un cane molto dolce e carino, nato dall’incrocio tra un Husky e un Pomerania. In questo caso, l’obiettivo era quello di risaltare l’aspetto fisico di un husky ma in un cane di taglia più piccola. In genere gli esemplari hanno un’altezza di 30 centimetri, anche se capita che in alcuni sia inferiore ai 25 centimetri. Sono inoltre cani adatti agli ambienti familiari, creati nel 2012 dall’allevatrice Tressa Peterson negli Stati Uniti.
2. Peekapoo
Il peekapoo nasce dall’incrocio tra un pechinese e un barboncino. Si tratta di un esemplare raro e poco conosciuto, alquanto scontroso, anche se affettuoso e iperprotettivo con la famiglia. Presenta un aspetto tenero, piccolo e dal pelo folto.
3.Cockapoo
Il cockapoo è un cane designer nato dall’incrocio tra un cocker spaniel e un barboncino. Ne è risultato un cane dal pelo ondulato che può raggiungere fino a 50 centimetri di altezza. È leale, intelligente e gentile, una combinazione perfetta per un cane da tenere in casa.
4.Puggle
Il puggle deriva dall’incrocio tra un beagle e un carlino, che ha portato alla nascita di un esemplare di piccole dimensioni. E’ originario del Nord America, nello specifico dello stato del Wisconsin, negli Stati Uniti. Nonostante le sue dimensioni, è carino, allegro, divertente e molto socievole, sia con i bambini che con gli altri cani. Pertanto, è un ottimo animale domestico nel caso in cui abbiate dei bambini a casa.
5.Labradoodle
Il labradoodle deriva dall’incrocio tra un Labrador retriever e un barboncino, di origine britannica. È facile da addestrare, quindi risulta utile nello svolgimento di alcuni tipi di attività. Pertanto, può essere utilizzato come cane guida, cane da assistenza o anche da terapia. Inoltre, grazie alla sua pelliccia ipoallergenica, è un cane adatto a chi soffre di allergie.
6. American bully
L’American bully è un incrocio tra l’American Pit Bull Terrier e lo Staffordshire Bull Terrier. Una razza di taglia media, muscolosa, forte e fedele, con una testa possente e prominente. Tuttavia, viene considerato potenzialmente pericoloso in alcune parti del mondo. Originario del Nord America e ufficialmente riconosciuto dallo United Kennel Club (UKC) nel 2013.
7. Goldendoodle
Il goldendoodle deriva dall’unione tra il golden retriever e il barboncino o poodle. Pertanto, è un cane amichevole, intelligente e popolare. Inoltre, si caratterizza per perdere poco pelo, motivo per cui viene considerato ipoallergenico. Ha un carattere facile da gestire, che lo rende un ottimo animale domestico.
8.Peagle
I peagle derivano da un incrocio tra il beagle e il pechinese. Sono di taglia media, molto amichevoli, affettuosi e giocherelloni: sicuramente una razza di cani ibridi che vale la pena avere a casa.
9. Horgi
L’horgi risulta da un incrocio alquanto strano ma sorprendente, tra un husky e un corgi. Il loro tratto caratteristico è la robustezza, nonostante le piccole dimensioni. Sono attivi e affettuosi.
10. Shichon
Lo shichon nasce dall’unione tra un bichon frise e uno shih tzu. Un piccolo cane del peso di circa 7 chilogrammi, dal pelo morbido e ipoallergenico, dal momento che lo perde raramente. Ha un carattere giocoso ed è facile da addestrare.
11. Yorkie Poo
Lo yorkie poo deriva dall’unione tra uno yorkshire terrier e un barboncino o poodle, quindi è un cane di taglia piccola. È un’altra delle razze di cani ibridi considerate ipoallergeniche. Ha un carattere amichevole, tenero e molto chiassoso: abbaia infatti molto spesso. Ha bisogno di compagnia e di attenzioni, dal momento che non gli piace stare da solo.
Considerazioni finali sulle razze di cani ibridi
Nonostante questo elenco di razze di cani ibridi carine e coccolose, è bene ribadire che l’incrocio tra due razze non va preso alla leggera. Idealmente, dovrebbe essere fatto da persone con esperienza nell’allevamento per evitare malformazioni o conseguenze indesiderate.
Ricordiamoci che i cani sono esseri viventi, e non possono essere trattati come oggetti. Quindi, al di là del loro aspetto esteriore, dobbiamo pensare alla loro salute e al loro benessere, affinché tutti, puri o meno, possano essere trattati con affetto e ricevano le cure di cui hanno bisogno.
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