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4 miti sui baffi dei gatti: sfatiamoli

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I baffi dei gatti sono molto importanti nella loro vita quotidiana, poiché li aiutano a conoscere la posizione degli oggetti attorno a loro, cacciare e persino esprimere il loro stato d'animo.
4 miti sui baffi dei gatti: sfatiamoli
Ultimo aggiornamento: 10 maggio, 2021

Proprio come si dice che i gatti neri portino sfortuna, che le fusa indichino che sono felici o che dovrebbero bere latte di mucca, ci sono anche diversi miti che circondano i baffi dei gatti.

I baffi dei gatti sono profondamente radicati nella pelle, circondati da nervi, cellule sensoriali e muscoli, collegati al loro sistema locomotore e nervoso. In questo modo, inviano messaggi sensoriali al loro cervello e sono esploratori instancabili dell’ambiente.

Nonostante siano già di per sé straordinari, noi esseri umani abbiamo ricamato su di essi tutta una serie di credenze smentite dalla scienza ma dure a morire. Scopriamo 4 miti sui baffi dei gatti che non corrispondono affatto alla realtà.

4 miti sui baffi dei gatti

1. Servono solo a far sì che i gatti si orientino

I baffi dei gatti sono molto sensibili alle vibrazioni e ai cambiamenti nell’ambiente e, quindi, sono di fondamentale importanza per il loro orientamento spaziale, insieme al resto dei sensi, secondo l’etologa Rosana Álvarez. Pertanto, non servono soltanto ad aiutarli a posizionarsi nello spazio.

I baffi sono anche chiamati vibrisse, perché attraverso di loro i gatti percepiscono gli spazi e gli oggetti vicini. In questo modo, i felini possono rilevare la dimensione e la posizione degli elementi che li circondano.

Allo stesso modo, queste strutture aiutano i gatti con la loro visione da vicino, con la loro visione notturna, a camminare in linea retta, calcolare le distanze quando saltano e distinguere le dimensioni e la posizione della loro preda.

In ogni caso, i baffi non vengono utilizzati solo per misurare la dimensione dei luoghi in cui circola il gatto o la vicinanza di oggetti. Oltre a tutte queste funzioni, ci aiutano anche a determinare l’umore dell’animale.

Se il gatto è rilassato, i suoi baffi saranno leggermente incurvati di lato; se è felice o curioso, i suoi baffi saranno allungati. Man mano che diventa più interessato a qualcosa, queste strutture si estenderanno in avanti, mentre invece se è spaventato o arrabbiato, le ritrarrà all’indietro.

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2. I baffi si trovano solo sul muso

I baffi sono peli tattili multifunzionali – più spessi e più lunghi degli altri che compongono la pelliccia del gatto – situati su occhi, orecchie, mascella e zampe anteriori. Svolgono la funzione di un utile radar. Quindi, non sono presenti solo sul muso.

3. Puoi tagliare i baffi dei gatti

Immagina di essere un felino e che tutte queste caratteristiche sopra menzionate cessino di esistere nella tua vita. I baffi dei gatti sono essenziali per la loro vita quotidiana. Per questo motivo, non bisogna mai tagliare o tirare i baffi di un gatto, poiché potrà essere disorientato e spaventato senza questo prezioso radar.

Inoltre, queste strutture hanno molte terminazioni nervose e se le tagli, il gatto soffrirà. D’altra parte, se per qualche motivo il tuo animale perde un baffo, ricrescerà in un mese o due, se ha ancora un bulbo pilifero sano.

4. Il gatto perde l’equilibrio senza baffi

Come accennato, i gatti usano i baffi come sensori o radar, ma non per l’equilibrio. L’equilibrio nel gatto è un circuito sofisticato formato dal sistema muscolare, tattile e visivo.

Se il gatto perdesse i baffi, dovrebbe affidarsi molto di più a questi altri sensi per esplorare il territorio, vedere da vicino e di notte, cacciare ed esprimere le sue emozioni. Tuttavia, questo non significa che perderebbe completamente la capacità di muoversi e stare in equilibrio.

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Ora che conosci l’importanza dei baffi del gatto e le loro tante funzioni, sai anche perché il tuo amico a quattro zampe si innervosisce quando li tocchi. Ci sono molti altri modi in cui coccolarlo che gli faranno più piacere!


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