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6 animali senza ossa

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Gli invertebrati costituiscono la stragrande maggioranza degli animali su questo pianeta. Dagli insetti, ai lombrichi alle stelle marine, c'è un'incredibile varietà tra loro. In queste righe vediamo nello specifico 6 animali senza ossa.
6 animali senza ossa
Francisco Morata Carramolino

Scritto e verificato il biologo Francisco Morata Carramolino

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Quando viene chiesto di pensare ad un animale, la maggior parte delle persone non specializzate immagina organismi dotati di uno scheletro, che appartengono ad una categoria ben precisa: i vertebrati. Questi esseri viventi sono generalmente più grandi, più facili da vedere e prevalenti in varie culture umane, ed anche tra i circoli specializzati ricevono molta più attenzione. Nonostante ciò, questo gruppo – uccelli, mammiferi, rettili, pesci e anfibi – costituisce solo una piccola parte della vita animale. Quelli comunemente chiamati “bug”, infatti,  sono infinitamente più numerosi e diversi, perché sprovvisti di ossa. Oggi parliamo proprio di loro, degli invertebrati, ed in particolare di 6 tipi di animali senza ossa.

Questi esemplari hanno conquistato ogni angolo del pianeta, appartengono a gruppi molto diversi tra loro e nascondono ancora innumerevoli segreti per l’uomo.

Caratteristiche degli animali senza ossa

Come già accennato, gli invertebrati costituiscono la stragrande maggioranza della vita animale. Degli oltre 30 phyla – i gruppi più grandi in cui sono divisi gli esseri viventi – di animali esistenti, i vertebrati ne rappresentano uno soltanto.

Tutti questi phyla si sono formati in seguito ad antichissime divisioni evolutive tra gruppi faunistici. Pertanto, è facile comprendere che questi gruppi sono molto indipendenti l’uno dall’altro, si sono evoluti lungo percorsi molto diversi e mostrano caratteristiche anatomiche ed ecologiche radicalmente diverse.

Gli invertebrati sono generalmente piccoli. A causa delle limitazioni dei loro sistemi circolatorio e respiratorio, della struttura dei loro corpi, della competizione con i vertebrati ed altri fattori, la maggior parte di questi animali disossati non raggiunge grandi dimensioni. Alcuni sono addirittura microscopici.

Tuttavia, non è sempre stato così. In passato, grazie a condizioni ambientali differenti, alcuni invertebrati raggiungevano dimensioni maggiori rispetto ad oggi. Anche loro, come i vertebrati, sono estremamente antichi, in quanto i primi esemplari facevano parte di questo gruppo. Tendono ad avere una vita abbastanza breve e, naturalmente, non hanno ossa fatte di calcio, come le nostre.

Nonostante ciò, alcuni di questi esseri ‘primitivi’ hanno altre strutture a cui ancorare i propri muscoli e per proteggere il proprio corpo: possono essere esoscheletri, conchiglie, scheletri idrostatici, ecc.

1. 6 animali senza ossa: gli Echinodermi (Phylum Echinodermata)

Questo gruppo comprende ricci e cetrioli di mare, stelle marine e crinoidi. Sono i più sconosciuti al grande pubblico e tra i più affascinanti. 

In totale ci sono circa 20.550 specie descritte di echinodermi, e 7.550  specie che vivono ancora oggi. Generalmente, hanno una simmetria radiale, poiché il loro corpo è diviso in 5 parti uguali attorno a un asse centrale, dove si trova la bocca. Il loro corpo può anche essere diviso in un numero di parti che è un multiplo di 5, ed è ricoperto da un caratteristico esoscheletro calcareo, composto da piccole placche separate tra loro, da cui deriva il suo nome scientifico. Tutti gli echinodermi abitano acque salate.

È interessante notare che le larve di questi animali non sono radiali, ma hanno simmetria bilaterale.

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2. Porifero (Phylum Porifera)

I poriferi sono meglio conosciuti come spugne marine. Diversamente da quanto si può pensare, questi esseri sono animali. Sono infatti gli esseri viventi più antichi che esistono e costituiscono il gruppo gemello di tutto il resto della fauna del pianeta.

Le 8659 specie che presenti oggi sono marine, sebbene possano occupare diversi ecosistemi all’interno degli oceani. Sono per lo più sessili (immobili) e mancano di tessuti autentici. Il loro cibo si basa sulla filtrazione delle particelle sospese: per nutrirsi generano correnti d’acqua nei loro corpi grazie a delle cellule flagellate.

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3. Artropodi (Phylum Arthropoda)

Tra i 6 animali senza ossa, troviamo anche gli artropodi, che sono di gran lunga la phyla di animali di maggior successo, numeroso e diversificato. Sono costituiti da 1 257 040 specie viventi e altre 45 769 estinte. I grandi gruppi all’interno degli artropodi sono gli esapodi (che include insetti), i miriapodi (millepiedi), i chelicerati (ragni, scorpioni, ecc) e i crostacei.

Tutti questi animali disossati hanno simmetria bilaterale. Il loro corpo è ricoperto da un esoscheletro duro e chitinoso, che li protegge dall’ambiente. Inoltre, è diviso in una serie di segmenti, ciascuno con una coppia di appendici articolate.

Questi segmenti e appendici possono essere fusi, modificati e specializzati in qualsiasi modo immaginabile, conferendo agli artropodi un’enorme adattabilità. Grazie a loro, questi invertebrati hanno colonizzato con successo ogni angolo del pianeta.

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4. Molluschi (Phylum Mollusca)

Questi animali disossati sono il secondo gruppo più diversificato, con circa 84.977 specie attuali. Sono organismi dal corpo molle e vulnerabile, per lo più acquatici, che hanno adottato strategie molto diverse.

Da un lato abbiamo i bivalvi, poco mobili, filtratori e protetti da gusci o valve molto robusti. Dall’altro, invece, i gasteropodi, che sono più mobili e si nutrono di piante o animali attraverso la radula. Molti portano un guscio a forma di spirale all’interno del quale si nascondono.

Infine, ci sono i cefalopodi, che hanno optato per un’estrema mobilità in acqua, carnivori e dotati di un’intelligenza incredibile. Questi animali presentano braccia o tentacoli multipli e mobili, attraverso i quali si riproducono, cacciano ed interagiscono con l’ambiente. Inoltre, questi invertebrati sono maestri del cambio di colore.

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5. Cnidari (Phylum Cnidaria)

Ancora una volta, si tratta di una creatura esclusivamente acquatica. Comprende 10.203 specie molto diverse. Alcuni cnidari hanno una vita mobile e sono chiamati meduse. Altri sono polipi, che vivono permanentemente attaccati al substrato marino. Alcune specie possono alternare un’opzione o l’altra a seconda della loro fase di vita.

D’altra parte, ci sono cnidari che vivono individualmente, mentre altri formano massicce colonie di organismi coordinati. Alcune colonie nuotano liberamente, mentre altre sono sessili. Inoltre, ci sono cnidari che sono ricoperti da una protezione rocciosa e inorganica: i coralli.

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6. Anellidi (phylum anellidi)

Gli anellidi sono spesso indicati come “vermi”, sebbene questo termine sia ampio e includa anche altri organismi. La maggior parte delle sue 17.388 specie sono marine.

Il gruppo maggioritario di anellidi sono i policheti. Alcuni di loro sono mobili e presentano appendici ispessite in ogni segmento. Altri vivono all’interno di tubi rigidi ed espellono i filamenti nell’ambiente per catturare il cibo. Anche i lombrichi o oligocheti sono anellidi. Lo stesso vale per le famose sanguisughe.

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Abbiamo analizzato nel dettaglio 6 animali senza ossa. Sebbene piccoli e spesso trascurati, gli invertebrati hanno un valore inestimabile. Essi, infatti, svolgono una miriade di funzioni utili al supporto degli ecosistemi di tutto il mondo. Senza di loro, nulla sopravvivrebbe su questo pianeta.


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