Consigli per l'allevamento dei tacchini domestici
Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García
Sono molte le persone che si dedicano all’allevamento dei tacchini domestici. Sia per consumo personale che per la commercializzazione delle loro carne. Oltre ad essere un piatto tipico in diversi paesi, il successo del tacchino sulle nostre tavole deriva dalla bontà e dalla qualità di questo alimento, che rappresenta una valida alternativa al pollo.
Le proprietà nutrizionali che la carne di tacchino garantisce, rispetto a quelle di altri animali, hanno fatto sì che iniziasse ad essere sempre più presente nelle case degli italiani.
Stiamo parlando di una carne bianca più completa e leggera, povera di sodio, con meno calorie e grassi e con più proteine, calcio e vitamine rispetto al petto di pollo. Inoltre ha meno colesterolo, aspetto che offre un’alternativa a chi non può consumare le cosiddette carni rosse.
Ovviamente però, la qualità del prodotto finale dipende da tanti elementi. Per questo motivo, per poter portare avanti un allevamento di tacchini domestici come si deve, ogni allevatore dovrà fare in modo che questi animali vivano in modo sano, nutrendosi in modo equilibrato e sicuro.
L’allevamento dei tacchini domestici
Questo gallinaceo, sebbene sia snello, dotato di zampe lunghe e coda, non è in grado di volare. Il problema principale è che le sue ali sono doppie. Può misurare fino a un metro di altezza e il suo peso può variare da 4 a 20 chili.
Durante i primi mesi di vita, i giovani di tacchino passano le loro giornate sotto la protezione della loro madre. In un ambiente naturale, l’allevamento del tacchino domestico contempla tutte le fasi della vita dell’esemplare: dalla sua nascita fino a quando sarà in grado di nutrirsi da solo.
Il suo menù giornaliero comprende insetti, cereali, foglie e piccole pietre (per favorire la digestione). A questo si aggiungono: frutta, ghiande e altre specie selvatiche. Si nutrono anche di lombrichi, lumache, larve di insetti, semi, crusca di grano, verdure e cereali.
Creare un allevamento con molti tacchini
Se vi sono siti di riproduzione con un gran numero di tacchini, vengono solitamente utilizzate altre forme di allevamento diverse da quelle menzionate.
Alcune delle tecniche di allevamento più conosciute prevedono che il tacchino rimanga in un’incubatrice con il fondo ricoperto di carta, sul quale viene collocato il mangime, fin dai primi giorni di vita.
All’interno di questa speciale stanza è necessario disporre delle lampade da 120 o 250 watt posizionate sopra gli animali, in modo tale che la temperatura dell’ambiente sia sempre intorno ai 34 gradi.
Dopo questo periodo di incubazione, la dieta dell’animale da allevamento sarà garantita da un alimentatore. Sia questo contenitore che quello per l’acqua devono sempre garantire una quantità sufficiente per la corretta alimentazione di 25 tacchini che, evidentemente, a partire da ora vivranno insieme. Verranno tenuti lontani dal calore delle lampade, ma posizionati in modo da poter agevolmente raggiungere, con il proprio becco, sia i semi che l’acqua.
Durante le prime settimane di allevamento del tacchino domestico, si raccomanda che la sua dieta contenga il 30% di proteine in ogni razione e con un’aggiunta di mais e avena nelle prime 14 settimane. Dopo 80 giorni dalla nascita, potrete aggiungere patate e cereali e lasciare liberi gli uccelli, finalmente, di mangiare erba.
Meglio evitare i mangimi commerciali, poiché questi riducono la qualità della carne. Bisogna anche evitare che crescano eccessivamente di peso, perché le loro dimensioni anormali possono essere il sintomo di un allevamento supportato troppo artificialmente. I consumatori sanno che più naturale e biologico sarà l’allevamento, migliore sarà la qualità della carne acquistata e consumata.
Prendersi cura della salute dei tacchini domestici
La femmina è in grado di riprodursi dopo tre anni e può farlo solo in primavera. Durante questo periodo potrà deporre da 8 a 15 uova, che poi coverà per circa 28 giorni.
Per garantire il benessere del tacchino e assicurare la buona qualità della carne, è necessario tenere conto di alcune cure. Per esempio, dovrete isolare gli uccelli malati per ridurre il rischio di infezione e la trasmissione di malattie.
Un altro punto importante sono le misure preventive che mirano a ridurre il livello di cannibalismo. Da un lato, il tacchino dovrebbe avere abbastanza spazio per spostarsi e allontanarsi. E anche per uscire a pascolare, oltre che per proteggersi dalla luce del sole e dal calore.
Una volta cresciuto a sufficienza, ma ancora giovane, si consiglia di tagliare la punta del becco per evitare la possibilità di scontri e il beccarsi a vicenda, situazioni che possono persino provocare la morte di uno dei maschi del gruppo.
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