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Ape regina: il più noto esempio di matriarcato nel regno animale

4 minuti
La comunità farà in modo che nasca un'ape regina per diversi motivi, come la morte di quella precedente o la mancanza di spazio nell'alveare e, dunque, il bisogno di fondare una nuova società.
Ape regina: il più noto esempio di matriarcato nel regno animale
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

L’ape regina è un simbolo unico nell’alveare, è essenziale per l’equilibrio dell’ordine sociale e della struttura gerarchica di questa comunità. In ogni alveare può esservi una sola regina, mentre in esso vivono molti fuchi e numerose api operaie. Ma sapete come avviene la riproduzione dell’ape regina?

In questo articolo descriviamo il ciclo di vita dell’ape regina, la sua importanza per l’intero alveare e come si riproduce per garantire la sopravvivenza della sua specie.

La struttura sociale dell’alveare

Le api sono animali eccezionalmente intelligenti e una delle specie eusociali. Si tratta, in altre parole, di animali che adottano i più alti livelli di organizzazione sociale in natura.

In ogni alveare si osservano tre gruppi o caste: l’ape regina, i fughi e le api operaie. In questa struttura gerarchica le api regine sono le protagoniste indiscusse, di fatto rappresentano l’anima e la mente della loro comunità. Per questo motivo la società delle api si regge sul matriarcato: l’ape regina è la leader e la madre di tutti gli individui che formano l’alveare.

La sua funzione principale ed essenziale è deporre le uova e decidere quali larve diventeranno fuchi (maschi) e quali api operaie (femmine non riproduttrici). In sintesi, a lei spetta, direttamente, la continuità della sua comunità e, indirettamente, quella della sua specie.

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Come nasce un’ape regina?

Una nuova ape regina nascerà solo se la comunità ha bisogno di sostituire l’ape regnante, situazione che può verificarsi per due motivi. Il primo è la morte dell’ape regina che guidava fino a quel momento l’alveare.

Un altro motivo è la mancanza di spazio nell’alveare che porta al bisogno di fondare una nuova comunità con un’ape regina propria.

In entrambi i casi, tutti gli individui dell’alveare devono prepararsi con un certo anticipo a sostituire la regina. In altre parole, la nascita di un’ape regina è pianificata e richiede un lavoro di squadra, dato che da essa dipende la sopravvivenza delle altre api.

Dopo aver stabilito la necessità di una nuova regina, le api operaie scelgono tra le tre e le cinque larve. Le larve prescelte saranno nutrite solo con pappa reale per prepararle a esercitare in futuro l’attività di regina, ma non solo.

La dieta a base di pappa reale permette a queste larve di raggiungere grandi dimensioni e ottenere una notevole fertilità. Le api regine possono deporre fino a duemila uova al giorno e sono sprovviste dell’apparato boccale di suzione (proboscide).

Oltre a ciò, la pappa reale assicura una particolare longevità; le regine possono vivere fino a cinque anni, mentre l’aspettativa di vita delle api operaie è di qualche settimana.

Da larva ad ape regina

Le larve scelte verranno accudite dalle api operaie fino al completamento del loro primo sviluppo. In seguito dovranno affrontarsi in una specie di combattimento mortale per stabilire chi tra loro diventerà la regina. Questo rituale è noto come battaglia delle api regine e tramite esso l’alveare conosce la sua nuova guida.

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L’ape regina deve provare di essere la più forte, capace e resistente; le sue informazioni genetiche saranno trasmesse a tutte le successive generazioni di api nell’alveare.

Come avviene la riproduzione dell’ape regina?

Dopo essersi affermata come la nuova regnante del suo alveare, l’ape regina è pronta ad accoppiarsi con i fuchi. Avranno la priorità nell’accoppiamento i maschi più veloci che cercheranno di procreare discendenti forti e veloci come loro.

Prima della fecondazione, avviene il cosiddetto volo nuziale durante il quale i maschi inseguono la regina e la corteggiano. Solo i fuchi più veloci riusciranno a depositare il loro sperma all’interno del suo corpo.

Dopo questo rituale di corteggiamento, l’ape regina torna nella sua cella nell’alveare dove riposerà per diversi giorni. In questo modo sarà pronta a deporre le uova dalle quali si formeranno le larve.

I discendenti della regina

In ogni alveare solo l’ape regina avrà dei discendenti, in altre parole è l’unica capace di riprodursi. Ma il suo potere e la sua importanza nell’alveare vanno oltre la procreazione di nuovi esemplari. Alla regina tocca anche decidere se dalle sue uova nasceranno maschi (fuchi) o femmine (api operaie).

Nel caso in cui voglia generare femmine operaie, la regina dovrà deporre in una cella un ovulo fecondato dallo spermatozoo di un fuco. Se invece ha bisogno di far nascere maschi riproduttori, dovrà solo far riposare in una cella un ovulo  non fecondato.

Un gruppo di api operaie nutrici si occuperà di accudire le larve e di nutrirle correttamente. Le api nutrici producono pappa reale a partire dalle ghiandole ipofaringee e mascellari che si trovano nelle loro teste.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.