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Bisogna lavare più spesso gli animali durante la quarantena?

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Sono molti i dubbi suscitati dall'attuale pandemia. Vista l'insistenza da parte delle autorità nei confronti dell'igiene delle mani, è logico chiedersi come e ogni quanto lavare gli animali domestici.
Bisogna lavare più spesso gli animali durante la quarantena?
Juan Pedro Vazquez Espeso

Scritto e verificato il veterinario Juan Pedro Vazquez Espeso

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Al momento presente risulta ancora più importante curare l’igiene personale e seguire le raccomandazioni degli esperti. In seguito a ciò, alcune persone si chiedono, e con ragione, se bisogna lavare più spesso gli animali durante la quarantena affinché tutti gli abitanti della casa siano in qualche modo protetti.

In televisione, alla radio, sui giornali, sulle riviste… In tutti i mezzi di comunicazione i professionisti della salute e le autorità competenti sottolineano l’importanza di lavare correttamente le mani. Questa insistenza non è casuale, bensì si tratta di uno dei metodi più semplici ed efficaci per prevenire la diffusione di qualsiasi malattia, non solo del Covid-19.

Con il semplice gesto di lavare le mani con acqua calda e sapone, eliminiamo le particelle patogene che vi si sono depositate ed evitiamo di portarle al cavo orale e al naso, dove causerebbero la conseguente infezione.

Alla luce di queste raccomandazioni, molte persone si chiedono se valgono anche per i nostri amici a quattro zampe e se, di conseguenza, bisogna lavare più spesso gli animali durante la quarantena.

Il bagno degli animali domestici

Il bagno è un rituale che apporta diversi benefici agli animali. In particolar modo ai cani, che in genere vivono in parte o del tutto all’esterno. I gatti e i conigli, invece, in genere non hanno bisogno di essere lavati con la stessa frequenza viste le loro abitudini di igiene e condotte di pulizia.

I bagni mantengono il pelo dell’animale privo di agenti esterni, aiutano a eliminare le impurità, i resti di pelle, peli e cellule morte in generale. Lavare gli animali, è chiaro, aiuta anche a combattere gli odori poco gradevoli (per noi).

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Bisogna lavare più spesso gli animali durante la quarantena?

Vista l’importanza di lavare le mani in relazione alla diffusione del Covid-19, è naturale chiedersi come comportarsi con i nostri animali domestici. Per rispondere a questa domanda, dobbiamo tenere conto di due possibili scenari: padroni negativi e positivi alla malattia. Ma prima di tutto, dobbiamo chiarire un aspetto chiave.

Sono stati pubblicati diversi articoli in merito al tempo di permanenza del SARS- CoV-2 nell’aria, che è stato stabilito a un totale di 3 ore circa. Questo vuol dire che si tratta di un virus particolarmente pesante e che trascorre poco tempo “sospeso” in aria.

Trascorse queste tre ore, le particelle virali si depositano a terra o sulle superfici. È qui che, a seconda del materiale, il virus può rimanere più tempo con la capacità infettiva che ne deriva.

Padroni negativi al Covid-19

Laura vive con il suo compagno e il suo cane, Lucas. Nessuno dei due mostrano sintomi della malattia causata dal nuovo Coronavirus. Nonostante ciò, rispettano le raccomandazioni degli esperti e, al tempo stesso, si chiedono quali accorgimenti adottare nei confronti del bagno di Lucas.

Come abbiamo spiegato nei paragrafi precedenti, il virus resta per poco tempo nell’aria. Questo vuol dire che vi sono poche probabilità che Lucas, durante una delle sue passeggiate, possa catturare con il suo pelo particelle virali che sono rimaste sospese nell’ambiente.

Lo stesso non vale però per il terreno, dove invece le particelle virali restano per più tempo e possono essere raccolte con le zampe di Lucas mentre passeggia o nel suo naso mentre annusa.

In seguito a ciò, è importante pulire le zampe, il muso e la coda dell’animale dopo ogni passeggiata e prima di entrare a casa.

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Per quanto riguarda la frequenza dei bagni, a quanto sembra non è necessario aumentare la suddetta, poiché le prove scientifiche dimostrano che il contagio tramite aerosol risulta un fattore di scarsa importanza.

Nonostante ciò, in seguito ai numerosi interrogativi in merito al nuovo virus, si consiglia di aumentare i bagni se il cane passeggia in zone molto affollate o se alcuni membri della casa rientrano tra le categorie a rischio.

Padroni positivi al Covid-19

Daniele vive con la sua compagna e la sua cagnolina Luna. La compagnia di Daniele è risultata positiva al Covid-19, ma lui no. In questo esempio, oltre alle misure di prevenzione dell’isolamento forzato che Daniele e la sua ragazza dovranno rispettare, entrano in gioco le cure da garantire a Luna.

In questo caso, seppur in assenza di prove che i cani possano contrarre o trasmettere il Coronavirus, Luna potrebbe fare le veci di “superficie”. Se la compagna di Daniele tossisce in presenza di Luna, le particelle di virus possono cadere sul pelo dell’animale e restarvi, con capacità infettiva.

Per ridurre il contagio, quindi, Daniele dovrebbe lavare Luna con maggiore frequenza per eliminare le possibili particelle virali. Oltre a ciò, dovrà evitare di toccarsi la bocca dopo aver accarezzato Luna (o qualsiasi altra superficie che potrebbe essere contaminata).

Come lavare gli animali durante la quarantena?

Giunto il momento di lavare il proprio animale domestico, è sufficiente munirsi dello shampoo o del sapone abituale e lasciarlo agire alcuni minuti mentre si strofina bene tutto il corpo e, in particolar modo, le zampe.

Ma attenzione: non bisogna mai strofinare con troppo vigore per evitare di ferire l’animale. Con la comparsa della schiuma, la zona risulterà pulita. Oltre a ciò, è importante ricordare che:

  • In nessun caso si deve usare candeggina, ammoniaca o aceto per lavare gli animali domestici. Questa prodotti bruciano le pelle dell’animale e lo feriscono gravemente.
  • Non usare i prodotti per la pulizia della casa per realizzare questo compito.
  • Non si deve fare il bagno all’animale né pulirgli le zampe con l’alcool, poiché anch’esso può causare diverse irritazioni.

Dopo aver insaponato l’animale, è molto importante sciacquarlo per bene, così da eliminare le possibili particelle virali e poi procedere all’asciugatura.

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La frequenza del bagno dipenderà dalle misure di isolamento adottate e dal grado di esposizione dell’animale alla persona contagiata. È dunque possibile raggiungere persino una frequenza giornaliera in questo periodo.

Per ridurre la frequenza dei bagni nel caso degli animali complicati da lavare, come i conigli, si può prendere in considerazione l’uso di salviette igienizzanti per animali. Un’altra opzione è che il padrone positivo al Coronavirus affidi il proprio animale domestico a un’altra persona durante il periodo di isolamento forzato.

In questo caso, il tutore temporaneo dovrà disinfettare gli oggetti appartenenti all’animale, lavarlo non appena arriva a casa, aumentando così le precauzioni per evitare possibili contagi. Una volta fatto questo primo bagno, si può procedere con normalità alla convivenza con l’animale.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.