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Il Borzoi: un elegante cane originario della Russia

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Il borzoi, o levriero russo, è un cane molto agile e atletico. È noto tra gli allevatori per il suo carattere docile e il morbido pelo. Un cane adatto anche alle famiglie.
Il Borzoi: un elegante cane originario della Russia
Ultimo aggiornamento: 19 dicembre, 2020

Il borzoi è un cane dall’aspetto gracile ed elegante, selezionato come cane per la caccia nei terreni aperti. Per via della sua natura, questa razza ha la vista acuta e raggiunge grandi velocità.

Ebbe il suo momento di massima gloria durante il regno degli Zar. Nella corte russa veniva addestrato magistralmente per essere impiegato nella caccia del lupo siberiano.

Ottimo cacciatore anche di piccoli animali, è un cane affettuoso e ubbidiente con il padrone, ma estremamente diffidente con gli estranei. È conosciuto anche come cane da caccia russo.

Storia e antenati del borzoi in Russia

Per centinaia di anni, l’aristocrazia russa ha avuto come cani i borzoi o levrieri russi. Il nome di questa razza proviene dalla parola russa borzyi, ovvero “veloce”.

Nel XII secolo, la caccia di lepri era uno sport popolare tra i nobili. Dopo due o tre secoli, era comune far accoppiare tra loro i cani da caccia per ottenere razze più grandi e dal pelo migliore.

Il primo esemplare di borzoi è stato documentato in un libro di regole di caccia del XVII secolo. Esistono diverse documentazioni in merito alle premurose cure rivolte a questi cani da caccia presso la corte russa.

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L’importanza di questa razza si rivela in uno dei documenti trovati che descrive una battuta di caccia del granduca Nicola Nikolaevič. Per l’occasione, oltre un centinaio di cani borzoi, cavalli e cacciatori, percorsero lunghe distanze in treno per prendere parte all’evento.

Verso la fine del 1800, in Russia esistevano ben sette diversi sottotipi della razza borzoi. Il granduca Nicola Nikolaevič conservò il sottotipo che discendeva dalla razza perchino.

La maggior parte delle successive importazioni in America derivavano proprio dagli allevamenti del granduca. Lo zar russo regalò molti borzoi ai reali in visita. La Rivoluzione Russa, tuttavia, pose fine alla prosperità dell’aristocrazia e, in seguito a ciò, morirono numerosi esemplari di borzoi.

Negli Stati Uniti, la razza divenne famosa come cane che accompagnava le stelle del cinema. Il borzoi è popolare come animale domestico ed è particolarmente apprezzato per il suo aspetto elegante e per le sue doti da cane da caccia e da esposizione.

Caratteristiche fisiche e temperamento

Il borzoi ha un portamento elegante e aristocratico. Presenta un lungo e setoso pelo che può essere riccio, liscio oppure ondulato. Il suo bel pelo gli risulta essenziale per i climi rigidi.

Questa razza è molto veloce ed è più corpulenta dei classici levrieri. La sua potente mascella, di fatto, gli permette di avere la meglio su un lupo.

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In genere il borzoi è buono con i bambini e timido con gli estranei. Si tratta di un esemplare ideale come animale da compagnia per via del suo carattere docile.

Quando si trova all’aria aperta, corre selvaggiamente e insegue anche piccoli animali. Questo segugio si distingue per la sua indole indipendente e sensibile.

Cure e salute del borzoi

Se tenuto in casa, si consiglia di lasciargli sempre facile accesso al cortile o al giardino. Il borzoi resiste facilmente all’aperto durante la stagione invernale, purché gli si offra un rifugio caldo e coperte o lenzuola morbide. Il pelo di questa razza deve essere spazzolato due o tre volte alla settimana.

Il borzoi deve avere la possibilità di fare molto esercizio fisico tutti i giorni. Per via della sua natura da cacciatore, ha molte energie.

Oltre a ciò, gode di una aspettativa di vita di circa 10 o 12 anni, ma tende a soffrire di gravi problemi di salute come la torsione gastrica. Può soffrire anche di disturbi meno gravi come la miocardiopatia e l’ipotiroidismo.

Il borzoi presenta reazioni avverse all’anestesia con barbiturici. Per rilevare questi problemi di salute, il veterinario dovrà realizzare esami della tiroide e del cuore a cadenza regolare.


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